Ferrari: funzionerà l'estrattore d'aria dal diffusore?

Guardi la Ferrari SF15-T e, al di là dell'appariscente muso nuovo, sembra molto la monoposto dello scorso anno da cui deriva. In realtà, andando a scandagliare con più attenzione le immagini postate dal Cavallino si trovano interessanti soluzioni che testimoniano il lavoro di sviluppo che è stato svolto dall'equipe tecnica diretta da James Allison.

Gli aerodinamici avrebbero guadagnato in galleria del vento otto decimi di secondo rispetto all'ultima F14 T (senza contare gli 80 cavalli in più che dovrebbero arrivare dal motore evoluto). Ecco uno degli aspetti che ha contribuito al salto di qualità della Rossa: la paratia laterale dell'alettone posteriore non mostra solo le tradizionali frange verticali nella parte più esterna (che in questa immagine sono state coperte da una pelle di carbonio), ma la griglia orizzontale composta da sei feritoie che è visibile poco sopra il diffusore e in prossimità della ruota posteriore.

La collocazione non è casuale: il passaggio dei flussi, infatti, avviene dall'interno verso l'esterno. Si tratta, insomma, di una sorta di "estrattore" che dovrebbe sfruttare la rotazione della ruota posteriore (che di solito genera solo delle dannose turbolenze aerodinamiche) per risucchiare l'aria dalla superficie superiore del diffusore, aumentando il carico aerodinamico senza costi sull'efficienza della SF15-T.

Funzionerà? I dati di galleria del vento sono incoraggianti, bisognerà vedere se gli stesi risultati si vedranno anche in pista. Le prime risposte le avremo già domani a Jerez dove la Rossa inizierà a girare con Sebastian Vettel...