F1 | Ferrari: ecco perché la F1-75 è la macchina più competitiva
La Scuderia vuole cancellare subito la delusione francese e si sta preparando al GP d'Ungheria con l'obiettivo di costruire una doppietta con Leclerc e Sainz. A Maranello sono consapevoli di disporre in questo momento della monoposto più performante, capace di far durare più a lungo le gomme rispetto alla Red Bull di Max Verstappen. Scopriamo quali sono le armi della F1-75.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La delusione della Francia deve essere messa da parte: a Maranello guardano avanti e c’è un solo obiettivo che attende la squadra del Cavallino, costruire una solida doppietta in Ungheria che finalmente renda concreta e reale la superiorità tecnica della F1-75.
Finora la Ferrari è vissuta di recriminazioni per quello che poteva essere e non è stato, lasciando una quantità di punti lungo la strada che avrebbero permesso di scrivere nella stagione 2022 tutta un’altra storia: perché agli errori dei piloti si sono sommati a quelli nelle strategie e ai problemi di affidabilità.
Charles Leclerc, Ferrari F1-75, dopo avere perso la leadership del GP di Francia alla curva di Le Beausset
Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images
Il quadro è fortemente compromesso, ma il potenziale della rossa autorizza a mantenere viva la speranza per la conquista dei due titoli mondiali, se davvero la squadra di Maranello sarà in grado di esprimere la sua potenza di fuoco in Ungheria.
La pista magiara non ha curvoni veloci, ma è un tracciato con una percorrenza media piuttosto alta e dovrebbe adattarsi a pennello alle caratteristiche della F1-75, regina indiscussa dove si può esprimere il massimo carico aerodinamico.
Red Bull RB18: ecco il doppio deviatore di flusso che è stato bocciato al Paul Ricard
Photo by: Giorgio Piola
L’evoluzione della Ferrari è costante: bisogna riconoscere ai tecnici diretti da Enrico Cardile che ogni pezzo nuovo portato sulla rossa quest’anno è stato promosso e ha contribuito alla crescita prestazionale della vettura, mentre la Red Bull ha bocciato in Francia un fondo copiato dalla Scuderia che sulla RB18 non si è ben adattato, ma che, probabilmente, rivedremo più avanti.
A Milton Keynes stanno cercando di reagire con tutte le forze, ma al momento lo staff di Maranello è consapevole di avere per le mani un’arma vincente e, purtroppo, troppo spesso spuntata.
Ferrari F1-75: ecco come sono cambiati i condotti dei canali Venturi
Photo by: Giorgio Piola
Al Paul Ricard abbiamo visto debuttare un diverso fondo nella parte anteriore: sono state riviste le geometrie delle bocche dei canali Venturi, riducendo sensibilmente la portata di quello più esterno che non ha più un “tetto” obliquo, ma piatto.
Il deviatore di flusso che ha il compito di essere un separatore fra l’aria pulita che arriva dalla parte anteriore e i vortici nocivi causati dalle turbolenze della ruota ha cambiato forma e grandezza, contribuendo a quella che è un’ottimizzazione aerodinamica che viaggia di pari passo con quella che viene condotta dalla Red Bull, quasi che ci sia una convergenza su soluzioni che stanno dando la massima efficienza.
Ferrari F1-75, dettaglio della pancia che in coda è stata ridisegnata per ridurre il drag
Photo by: Giorgio Piola
Gli interventi nelle floor fence arrivano dopo che dal GP di Gran Bretagna c’è stato un certosino lavoro per ridurre la sezione in coda della pancia e limitare il drag e la resistenza all’avanzamento.
Non ha stupito, quindi, che Charles Leclerc sia riuscito a tenere testa a Max Verstappen con la RB18 che poteva sfruttare l’ala mobile: il campione del mondo non è riuscito a portare nemmeno un attacco sul rettilineo del Mistral alla rossa, segno che il grande vantaggio che la Red Bull aveva con il DRS aperto è andato via via svanendo grazie al lavoro di sviluppo che è stato fatto alla Gestione Sportiva.
Ferrari F1-75, dettaglio dell'ala posteriore meno resistente
Photo by: Giorgio Piola
Un contributo lo ha certamente dato l’alettone posteriore scarico che ha fatto la sua prima uscita in Canada con Leclerc e che poi è stato usato stabilmente sulle F1-75: i supporti delle paratie laterali a sostegno del flap mobile sono stati ridotti di sezione, ora sono incurvati, mentre prima erano più squadrati.
A Budapest servirà il massimo carico aerodinamico e sarà importante garantire il miglior raffreddamento della meccanica con le alte temperature che di solito si registrano nella bollente conca dove si adagia il circuito magiaro. Va segnalato che è prevista la pioggia sabato, nel giorno delle qualifiche, ma la Ferrari ha mostrato di essere competitiva anche con le gomme rain.
I dati al simulatore hanno confermato una grande adattabilità della F1-75 all’Hungaroring dove i piloti utilizzeranno i motori più freschi a disposizione, sperando che la causa individuata che ha determinato due ko di PU (Barcellona e Baku) sia effettivamente sotto il controllo degli ingegneri di Enrico Guatieri. Altrimenti saremmo a parlare di niente, consegnando un titolo a Verstappen in grande anticipo…
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