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F1 | Ferrari: ecco l'ala scarica tenuta nascosta a Miami

La Scuderia nella seconda sessione di prove libere ha sfoggiato su entrambe le rosse l'ala posteriore che era attesa in Florida e che poi non si è vista se non in un run del filming day. Con questa soluzione Leclerc è riuscito a recuperare una decina di chilometri all'ora in velocità massima, anche se il margine dalla Red Bull resta ancora importante. Sul giro secco la F1-75 è parsa più veloce della RB18, ma sul passo la monoposto di Milton Keynes ha le sue carti migliori. Cosa si inventeranno a Maranello?

Ferrari F1-75, dettaglio dell'ala posteriore

Foto di: Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Ferrari ha sfoggiato finalmente l’ala scarica. Avrebbe dovuto debuttare a Miami, ma alla fine è rimasta nel garage del Cavallino, sebbene fosse stata spedita in Florida, perché i tecnici avevano preferito una configurazione aerodinamica che offrisse ai piloti più confidenza nel posteriore.

E, allora, quella che doveva essere l’arma negli Usa si è trasformata in una soluzione misteriosa che si è vista solo per qualche tornata sulla F1-75 guidata da Charles Leclerc che aveva effettuato il filming day a Monza, nel blindatissimo tracciato brianzolo che era stato reso off limit a quasi tutti gli occhi indiscreti.

Ecco l'ala posteriore più carica usata in mattinata a Baku sulle Ferrari F1-75

Ecco l'ala posteriore più carica usata in mattinata a Baku sulle Ferrari F1-75

Tanto in Spagna che a Monaco, piste da alto carico, l’ala in questione ovviamente non si è vista e ha destato una certa curiosità quando la Ferrari ha preso parte alla prima sessione di libere con una soluzione che certo scarica non era e che si era già vista a Jeddah come a Imola.

La Scuderia ha permesso ai piloti di prendere confidenza con l’insidiosa pista azera con una configurazione che desse loro piena sicurezza e solo nel secondo turno è stata montata la famigerata ala scarica. I risultati si sono visti subito con Charles Leclerc che è risultato il più veloce di tutti nel giro secco, mettendo la rossa davanti con le due Red Bull all’inseguimento.

La vernice flo-viz sull'ala posteriore scarica montata pomeriggio sulla Ferrari F1-75 di Charles Leclerc

La vernice flo-viz sull'ala posteriore scarica montata pomeriggio sulla Ferrari F1-75 di Charles Leclerc

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Il nuovo alettone posteriore è facilmente riconoscibile per il profilo principale che è piatto per i tre quinti e mostra una leggera forma a cucchiaio nelle restanti porzioni laterali, per ridurre ulteriormente la resistenza all’avanzamento in prossimità delle paratie laterali.

Il flap mobile segue l’andamento del profilo principale ai lati, ed è rettilineo al centro con una corda piuttosto importante in modo da garantire il necessario grip nei primi due tratti del tracciato azero, mentre si scarica completamente quando il flap mobile si apre. Rispetto alla sessione del mattino la rossa ha fatto un importante salto di qualità nelle velocità massime, ma la F1-75 paga ancora un gap di 11 km/h nei confronti della Red Bull quando la RB18 riesce a viaggiare con l’ala mobile aperta.

Telemetria GP Azerbaijan, FP2: Leclerc VS Perez

Telemetria GP Azerbaijan, FP2: Leclerc VS Perez

Photo by: Matteo Bobbi

E sarà quello l’aspetto sul quale gli ingegneri di Maranello dovranno lavorare nella notte per non essere rendere la rossa vulnerabile a degli attacchi in fondo al rettilineo. Sarà molto una partita tattica, nella quale conteranno molto le scelte che saranno portate avanti dagli staff tecnici...

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