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Ferrari: diversi cestelli e prese per l'aria messicana rarefatta

La Scuderia guarda al GP del Messico con un cauto ottimismo, perché la pista dei fratelli Rodriguez dovrebbe adattarsi alle caratteristiche della SF21. La squadra del Cavallino oltre a puntare sul nuovo ibrido, si è preparata con un pacchetto aerodinamico da massimo carico aerodinamico per bilanciare l'aria molto rarefatta. Modifiche importanti riguardano anche i cestelli e le prese dei freni. Scopriamo perché...

Ferrari SF21, dettaglio del freno

Ferrari SF21, dettaglio del freno

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Ferrari guarda al GP del Messico con ottimismo: la squadra del Cavallino ha svolto una preparazione specifica della SF21 per evitare i problemi che sono legati all’aria molto rarefatta in quota.

Il circuito dedicato ai fratelli Rodriguez si trova a oltre 2.200 metri di altezza per cui tutte le squadre sono state costrette a potenziare gli impianti di raffreddamento del motore e dei freni, mentre a livello aerodinamico si deve fare ricorso al massimo carico (con soluzioni degne del GP di Monaco, pur non raggiungendo la downforce che si avrebbe al livello del mare), sebbene le velocità massime che si possono raggiungere sul lungo rettilineo possano superare i 360 km/h.

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21

Carlos Sainz Jr, Ferrari SF21

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Degli interventi al motore abbiamo già detto ieri con il maggiore sfruttamento del turbo e dell’ibrido, mentre il motore endotermico non è sottoposto a grandi stress (l’acceleratore resta aperto a tutto gas solo il 62% del tempo di un giro), per cui ci concentriamo sull’impianto frenante: essendo necessaria una maggiore portata d’aria per raffreddare disco in carbonio e pinze le prese che saranno montate sono le più grandi fra quelle disponibili in gamma della SF21.

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Il circuito messicano è severo con l’impianto frenante perché ci sono tre staccate rilevanti (curva 1, 4 e 12): la più dura è quella della prima curva con un picco di decelerazione di 5,6g. E’ interessante mettere in rilievo che il tempo di frenata stimato in circa 13 secondi è tra i più alti dell’intero campionato.

I piloti dovranno prendere le misure al fatto che, proprio per la minore densità dell’aria, anche gli spazi di frenata saranno ragionevolmente più lunghi e nelle prove libere Charles Leclerc e Carlos Sainz dovranno trovare la giusta corrispondenza fra il simulatore di Maranello e la pista.

Ma quando si parla di flussi nel corner anteriore non ci si deve limitare solo al discorso del raffreddamento dei freni, perché la circolazione dell’aria nei cestelli di carbonio assolve anche due altre funzioni strategiche nel rendimento della rossa.

Ferrari SF21: dettaglio del cestello anteriore chiuso

Ferrari SF21: dettaglio del cestello anteriore chiuso

Photo by: Giorgio Piola

Nel corso della stagione abbiamo visto spesso le Ferrari correre con i cestelli quasi completamente chiusi, perché l’esigenza era di allontanare dal cerchio quanta più aria calda prodotta dall’impianto frenante, onde evitare il riscaldamento del cerchio e, quindi, della gomma Pirelli.

Negli ultimi GP, invece, la Scuderia ha utilizzato due cestelli semiaperti che contribuiscono a mandare nella giusta finestra di temperatura le gomme, oltre che a indirizzare i flussi con le funzioni aerodinamiche in modo diverso.

Ferrari SF21, dettaglio del cestello anteriore più aperto

Ferrari SF21, dettaglio del cestello anteriore più aperto

Photo by: Giorgio Piola

Ferrari SF21, dettaglio del cestello anteriore con il diadema esterno

Ferrari SF21, dettaglio del cestello anteriore con il diadema esterno

Photo by: Giorgio Piola

La squadra del Cavallino, come tutte quelle del mondiale, sono costrette ad adeguare queste parti in funzione delle caratteristiche del tracciato che affronteranno: siccome la portata d’aria è quella massima concessa dalla presa, i tecnici devono dividere il flusso destinato al raffreddamento da quello che, invece, serve a deviare l’aria che proviene dall’ala anteriore e che viene spinta all’esterno della ruota anteriore.

Ferrari SF21, dettaglio del cestello anteriore

Ferrari SF21, dettaglio del cestello anteriore

Photo by: Giorgio Piola

Il getto d’aria che fuoriesce fra le razze dei cerchi serve proprio a correggere i flussi anteriori evitando che siano sporcati dalle turbolenze generate dalla ruota anteriore. L’animazione di Giorgio Piola, sotto, ci mostra come cambia il passaggio d’aria nei due diversi cestelli anteriori.

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