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F1 | Ferrari davanti, ma la Red Bull resta favorita. Ecco perché...

La migliore prestazione di Leclerc alla fine della prima giornata di prove libere del GP dell'Azerbaijan testimonia che la rossa è molto a posto nel giro secco, ma la Red Bull sembra disporre ancora di un passo gara più convicente. Le distanze sono minime e la differenza potrebbe venire fuori dal lavoro di sviluppo che le due squadre riusciranno a fare prima delle qualifiche. La F1-75 ha portato al debutto l'attesa ala posteriore scarica, ma le RB18 possono ancora fare affidamento su una velocità massima più alta.

La vernice Flow-viz sull'ala posteriore della Ferrari F1-75 di Charles Leclerc

Mark Sutton / Motorsport Images

Sarà tirata, sia in qualifica che in gara. Questo è il dato che emerge al termine della prima giornata di attività in pista a Baku, circuito sul quale la Red Bull è stata preceduta dal ruolo di grande favorita sulla base dei risconti emersi in questa prima parte di stagione.

Le due RB 18 di Verstappen e Perez restano le monoposto più gettonate in vista dei 51 giri in programma domenica, ma i margini sulla Ferrari si sono confermati inferiori rispetto alle aspettative.

	
I meccanici della Red Bull sistemano il DRS di Max Verstappen

I meccanici della Red Bull sistemano il DRS di Max Verstappen

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Lo scenario è complesso. Red Bull può contare su una power unit fresca (la numero 2 montata dopo sette Gran Premi) e, come confermato dai piloti, su margini di miglioramento sul fronte del setup.
“Abbiamo iniziato bene la giornata – ha confermato Perez – ma nella FP2 abbiamo preso alcune direzioni che non si sono rivelate corrette”. Anche la Ferrari può contare su miglioramenti. La Scuderia ha iniziato la sessione FP1 con un carico aerodinamico elevato, utile anche a consentire ai piloti un adattamento più agevole ad una pista tra le più temute della stagione.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Nel turno pomeridiano Leclerc e Sainz sono scesi in pista con un setup aerodinamico decisamente più scarico, grazie soprattutto all’utilizzo dell’ala posteriore provata nel filming day di Monza.

La differenza sui rettilinei si è vista immediatamente, passando dai 320 km/h di velocità massima ottenuta sul traguardo nella sessione FP1, a 330 km/h. Anche per gli ingegneri della Ferrari ci sono ampi margini di miglioramento in vista della giornata di domani, un lavoro che sarà fatto proprio sulla base dei dati emersi nella FP2.

Carlos Sainz, Ferrari

Carlos Sainz, Ferrari

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Nella sessione pomeridiana Leclerc ha piazzato la zampata che gli ha garantito il miglior tempo di giornata. Che Charles sia in gran forma non è una notizia, ed in più a Baku ha un qualcosa in più che potrebbe fare la differenza nelle qualifiche di domani, soprattutto se i margini con la Red Bull si confermeranno ridotti.

Nella lotta per la pole position sarà cruciale trovare una scia, visto che a Baku la differenza è impressionante (circa quattro decimi), e sarà interessante vedere se i top-team decideranno delle strategie specifiche in merito. Alle spalle di Leclerc, ed ormai non è più una sorpresa, la classifica di giornata ha confermato Perez, di un soffio davanti a Verstappen, ma pur sempre davanti.

Max Verstappen discute con Sergio Perez sulle scelte Red Bull da fare

Max Verstappen discute con Sergio Perez sulle scelte Red Bull da fare

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Reduce dal rinnovo di contratto e dal successo monegasco, Checo ha iniziato con un buon passo il weekend azero, confermando che in questa prima parte di stagione è pronto ad approfittare del più piccolo imprevisto che accade al compagno di squadra per piazzarsi davanti.

Oggi Max ha incontrato traffico in pista quando ha montato il set di gomme soft, ma lo scorso anno anche davanti ad imprevisti era comunque costantemente davanti a Perez. In questo inizio di stagione, invece, il margine tra i due piloti Red Bull si è assottigliato molto, e per quanto sia un vantaggio per gli ingegneri (che possono contare su due telemetrie più coerenti) Verstappen sa che ogni piccola sbavatura può comportare di vedere la Red Bull numero 11 davanti.

Nel venerdì di Baku sono mancati i riscontri dei long-run, visto che la sequenza di giri per tutti i ‘big’ si è confermata molto ridotta.

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Sergio Perez, Red Bull Racing RB18

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Il lavoro è stato rimandato alla sessione FP3 di domani, quando le condizioni ambientali dovrebbero essere molto simili a quelle previste domenica in gara. A differenza di Monte Carlo, quella di Baku è una pista sulla quale la posizione di partenza non è particolarmente significativa nell’ottica della corsa, ed i long-run offrono il vero termometro dei valori in campo che saranno determinanti per la vittoria.

Senza i riscontri relativi all’usura delle gomme (che emergono dopo almeno 12/15 giri) è impossibile al momento fare delle valutazioni.

Un’ultima curiosità di giornata riguarda l’Alpine, che soprattutto con Alonso ha dimostrato un buon potenziale (Fernando si è attestato al quarto posto nella classifica dei tempi nella sessione FP2) confermandosi anche la vettura più performante nel terzo settore grazie ad un’ottima velocità di punta.

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C’è chi sull’onda dell’entusiasmo ha subito pronosticato Alonso in grado di inserirsi domenica nel gruppo di testa, ma serve molta prudenza. Sia la Red Bull, che (soprattutto) la Ferrari, hanno girato con mappature delle rispettive power unit molto conservative. Chi lotta per il mondiale è obbligato a centellinare ogni chilometro per ottimizzare la gestione dei motori, e i cavalli realmente a disposizione di vedranno solo domani pomeriggio a partire dalla sessione Q2.

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