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Ferrari: c'è la paura di ricominciare a sognare in grande

Charles Leclerc si è infilato fra le due Mercedes con la SF21: il distacco da Hamilton è minimo e anche il long run del monegasco è stato in linea con quello della Red Bull di Verstappen. La Ferrari in Turchia sembra avere qualche asso da giocare, ma nella Scuderia si scherniscono all'idea di pensare in grande. Sainz si rammarica della penalità perché vede la Rossa degna del podio.

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

A cosa potrà ambire la Ferrari nel Gran Premio di Turchia? I risultati della prima giornata di attività in pista hanno confermato Charles Leclerc ai piani alti della classifica, grazie al secondo tempo conquistato nella simulazione di qualifica.

È un exploit importante, quello del pilota monegasco, che gli ha permesso di posizionarsi molto più vicino al leader di giornata Lewis Hamilton che a Valtteri Bottas, terzo.

La prima delle Red Bull, quella di Sergio Perez, è a oltre quattro decimi. Vista così, si potrebbe ipotizzare una trasferta turca in discesa per la Scuderia, ma nessuno nel box rosso vuole farsi trasportare dall’entusiasmo.

Domani sul circuito Istanbul Park arriverà molto probabilmente la pioggia, e in più occasioni quest’anno abbiamo visto dei repentini cambi di gerarchie tra il venerdì e il sabato.

Ma al di là delle condizioni con cui proseguirà il weekend, la sensazione è che la Ferrari abbia preparato bene la trasferta turca, impressione confermata sin dai primi giri della sessione FP1 con Leclerc e Carlos Sainz che si sono confermati subito a loro agio con la monoposto.

Alla vigilia del fine settimana il monegasco si augurava un weekend simile al 2020, ovvero con una pista molto scivolosa, ma anche se le prove di oggi hanno confermato un buon grip generale dell’asfalto, Leclerc si è espresso molto bene.

“Rispetto allo scorso anno la pista offre molto più grip – ha commentato Charles – c'è più aderenza ma la sensazione è relativamente simile a quella dell'anno scorso, il che è un po' strano. Quando si spinge si scivola ancora un po', ma c'è solo molto più grip e abbiamo visto quanto i tempi sul giro si siano confermati molto più veloci. Ma non dovremmo lasciarci trasportare, perché sento che le migliori squadre non hanno ancora mostrato tutto il loro potenziale. Dobbiamo rimanere concentrati e lavorare sui dettagli dell’assetto per avere una buona qualifica”.

Il potenziale di Leclerc si è confermato anche nei long-run. Dopo le due Mercedes, (che hanno coperto dodici giri con il tempo medio di 1’27”732 con Hamilton e 1’28”020 con Bottas) c’è un notevole equilibrio, e Leclerc si è confermato molto vicino alle Red Bull, come confermano i riscontri: 1’28”223 per Verstappen, 1’28”317 per Leclerc, sempre sulla distanza di 10 giri con gomme medie.

“Sì, siamo andati bene anche a pieno carico di carburante – ha confermato Charles – quindi al momento sembra tutto a posto, ma… è solo venerdì, voglio tenere la testa bassa e continuare a lavorare con la squadre”.

La paura di deludere sembra essere maggiore della soddisfazione per i riscontri arrivati al termine di una buona giornata, ma l’atteggiamento prudente è comprensibile.

Il rimpianto di Sainz davanti ad un potenziale da podio

Il buon venerdì di Leclerc ha cambiato un po' la visione di Carlos Sainz in vista del proseguimento del weekend di Istanbul. Ieri lo spagnolo si era detto pronto ad affrontare con entusiasmo la gara in rimonta a cui sarà chiamato avendo montato la power unit numero 4 (operazione che comporta la partenza dal fondo della griglia), ma oggi dopo aver visto il potenziale di Leclerc è apparso anche un po' di rammarico.
“Sono ancora carico per la rimonta che dovrò fare – ha confermato Sainz- ma ora forse un po' meno di ieri… perché vedo dove si trova Charles dopo la simulazione di qualifica e credo che ci sia il potenziale per lottare per un podio".

"Questo aspetto mi fa rimpiangere un po' di non poter essere a lottare per posizioni importanti in qualifica e in gara, a meno che non faccia una grande rimonta, ma non è semplice. Questo aspetto mi fa sentire un po' giù”.

Sainz ha lavorato ovviamente in ottica gara, completando il long-run più lungo in assoluto (23 i giri percorsi da Carlos). “Devo ammettere che è stato insolito non tentare mai un giro veloce con poco carburante – ha commentato - ma il nostro obiettivo del weekend è recuperare posizioni in gara. La monoposto sembra competitiva e la pista è cambiata parecchio rispetto allo scorso anno: il livello di grip è elevato, direi uno dei più alti della stagione fino a questo punto, ed è importante capire fino in fondo come questo condizionerà il comportamento delle gomme e la performance della vettura”.

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