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Ferrari: c'era Marchionne ad accogliere Arrivabene

Il nuovo team princiapal del Cavallino ha fatto la sua prima apparizione nella Gestione Sportiva

C’era Sergio Marchionne ad accogliere Maurizio Arrivabene questa mattina a Maranello. Il presidente della Ferrari ha voluto esserci in prima per persona per dare il benvenuto al nuovo team principal del Reparto Corse del Cavallino rampante che da oggi diventa operativo nella gestione della Scuderia Ferrari, prima di lasciare la sede intorno a mezzogiorno.

Il 57enne bresciano che ha lasciato la vicepresidenza della Philip Morris Europa per accettare il difficile incarico che gli ha affidato Sergio Marchionne, deve rilanciare la Rossa dopo la stagione peggiore degli ultimi ventuno anni. E' persona capace, molto preparata, che conosce bene l’ambiente di Maranello e gli uomini. Che preferisce i fatti alle parole, alle chiacchiere.

A differenza di Marco Mattiacci che, quando è stato chiamato da Luca di Montezemolo eratotalmente a digiuno di corse, ha avuto bisogno di un certo periodo di acclimatamento alla Gestione Spotiva, Maurizio Arrivabene può subito essere operativo.

Sarà interessante vedere quale sarà il suo piano di azione: la sensazione è che andrà a mettere mano nella parte tecnica dopo che si sono fatti degli interventi nell’ambito dei motoristi. Avrebbe gradito il ritorno di Ross Brawn, ma l’ex team principal della Mercedes ha declinato l’offerta, tenendosi alla larga da Maranello. E non è escluso un nuovo tentativo su Adrian Newey, magari attraverso Sebastian Vettel. Segno che la fiducia che viene accordata a James Allison, attuale direttore tecnico, è a scadenza limitata. E sarebbero sotto osservazione anche Nicholas Tombazis, potentissimo capo progettista, e Pat Fry, responsabile dell’ingegneria che fino a qulche settomana fa sembravano gli "intoccabili".

Ma non è detto che Arrivabene vada a cercare un pezzo da novanta e non cerchi di rilanciare le professionalità che esistono fra le 900 persone che compongono la squadra di Formula 1, tipo Rory Byrne. Il sud africano potrebbe essere richiamato a dare un contributo nella lettura delle pieghe del regolamento. L’importante è sviluppare delle idee e non copiare (in ritardo) quelle degli altri.

La Ferrari, inoltre, con Maurizio cercherà di diventare più baricentrica nelle scelte politiche del Circus, sia nei rapporti con la Fia che con Bernie Ecclestone. Il compito è gravoso, ma non sembra preoccupare Arrivabene che conosce bene le regole del gioco e di chi smazza le carte…

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