Ferrari: Binotto scrive ai dipendenti del Reparto Corse
Il team principal del Cavallino in un momento molto duro per la squadra ha scritto una comunicazione di riepilogo dei test ai dipendenti per condividere che la SF1000 non è una monoposto in grado di vincere in Australia, ma che si augura che ci sia la pronta reazione di tutti.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
La Ferrari è in piena bufera. Mentre la squadra si prepara per partire verso l’Australia dove si dovrebbe disputare il primo GP della stagione 2020, la Scuderia vive violente turbolenze fuori e dentro il Reparto Corse.
E in questo clima molto pesante Mattia Binotto ha scritto ai dipendenti della Gestione Sportiva come è solito fare dopo un test o una gara. Il team principal del Cavallino ha ringraziato tutti per lo sforzo profuso nelle prove invernali svolte a Barcellona, rimarcando il fatto che la SF1000 ha dimostrato di non essere abbastanza veloce per poter competere per la vittoria in Australia contro le altre squadre top.
Nessuna polemica, nessuna accusa, ma solo la constatazione di uno stato di fatto che era già venuto fuori nell’incontro con la stampa che Mattia aveva tenuto in Spagna dopo l’ultimo giorno di test.
La squadra del Cavallino a detta di Charles Leclerc sarà solo terza forza a Melbourne dietro a Mercedes e Red Bull Racing. Il monegasco nell’intervista con Motorsport.com aveva aggiunto di essere certo che “…tutti nella squadra ci rimboccheremo le maniche e miglioreremo, come abbiamo fatto l’anno scorso”.
E il team principal ne è convinto, visto che ha lasciato intendere una reazione dalla quarta gara, vale a dire dal ritorno a Zandvoort, la prima gara europea o dalla Spagna quando dovrebbe apparire una SF1000 rivista e corretta.
Insomma, nel momento più difficile della Ferrari, sottoposta a un duro attacco da parte di sette squadre capitanate dalla Mercedes, è il momento di mantenere il sangue freddo e il gruppo unito, in attesa che la FIA batta un colpo.
Helmut Marko rivendica una squalifica del team di Maranello dal mondiale Costruttori 2019, contando di mettere le mani sul cospicuo bottino di premi in denaro che valgono milioni di euro, ma il consulente austriaco sta forse correndo troppo in fretta, perché non è dato sapere cosa ci possa essere dietro al criticato accordo FIA-Ferrari.
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