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Ferrari spinge per sviluppare i ventilatori polmonari

La Casa di Maranello sta per iniziare una collaborazione con la Siare Engineering International Group di Valsamoggia - Crespellano per mettere a disposizione il know how tecnologico utile ad accelerare i processi di produzione dei ventilatori polmonari durante la crisi sanitaria dovuta al Coronavirus.

Logo Ferrari

Ercole Colombo

La Ferrari come altri team di Formula 1 si è messa a disposizione delle autorità governative per contribuire in modo concreto alla lotta contro il Coronavirus. In questo caso la Casa di Maranello, proprio come stanno facendo i team Mercedes, Red Bull, McLaren e Williams in Gran Bretagna, si è resa disponibile a condividere il proprio know-how tecnologico per incrementare la ricerca e la produzione delle attrezzature mediche come i ventilatori polmonari.

“Non pensiate che i team di F1 possano convertire una parte dei reparti corse alla produzione di ventilatori polmonari – ha detto Rody Basso, ex Motorsport Business Director della McLaren, visto che la struttura di Woking aveva all’interno di McLaren Applied Technologies un reparto dedicato al medicale – ma l’approccio del mondo dei GP alla rapida soluzione dei problemi può essere molto utile a ridurre i tempi di produzione di un ventilatore polmonare”.

In quale modo?

“In F1 si cerca di velocizzare l’introduzione di sviluppi fra un GP e l’altro e l’utilizzo di tecnologie di prototipazione rapida, stampanti 3D e additing manufacturing. La logica, quindi, non è tanto produrre, quanto contribuire a snellire i processi di realizzazione. E siccome i ventilatori polmonari in questa emergenza sanitaria servono subito, l’esperienza della F1 può essere molto utile”.

La Ferrari sta studiando una collaborazione con lo Siare Engineering International Group, che opera nei settori dell’anestesia, rianimazione e terapia intensiva. La piccola azienda di Valsamoggia- Crespellano, in provincia di Bologna, ha sempre avuto come obiettivo principale quello di portare l’alta qualità dei prodotti salva vita al servizio dei pazienti e del personale sanitario. L'intenzione è di portare la produzione da 150 pezzi al mese a 2.500 per contribuire a risolvere l'emergenza.

La volontà è di creare un pool di aziende flessibili e disposte a lavorare giorno e notte per costruire i ventilatori polmonari anche su licenza, magari impiegando molte realtà produttive orfane di lavoro dalla F1 (non solo Ferrari) visto che quasi tutte le squadre del Circus si approvvigionano nella Motor Valley per la fornitura di certi elementi.

Lo stop che il Coronavirus ha imposto alla F1 può essere utilizzato al meglio per salvare delle vite...

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