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Ferrari 2013: come stallare l'ala posteriore?

La Rossa non sarà rivoluzionaria, correggerà gli errori della F2012 e dovrebbe provare un concetto nuovo

Fernando Alonso ha chiesto alla Ferrari una monoposto più estrema per il 2013: la F2012 si è rivelata una vettura molto affidabile (zero ritiri per rotture), ma non sufficientemente prestazionale. I tecnici diretti da Pat Fry, quindi, se esaudiranno i desiderata dello spagnolo dovranno realizzare una macchina più ai limiti del regolamento, interpretando le norme che lasciano aperti ampi margini di sviluppo. Quali sono le aree dove è possibile intervenire? CORREGGERE GLI ERRORI Questo è la domanda che si stanno facendo i tecnici di Formula 1 e sarà interessante scoprire quali sono le risposte che arriveranno dalle singole squadre. La stabilità regolamentare potrebbe portare a monoposto che si assomigliano di più e molti cercheranno di correggere gli “errori” della stagione 2012, prendendo la Red Bull Racing RB8 come punto di riferimento. ROSSA COMPETITIVA SUBITO? Anche a Maranello non si sottraggono a questi ragionamenti, ma sono perfettamente consapevoli che se si vuole vincere il mondiale è necessario un salto di qualità, uno scatto di reni che ponga la Ferrari al vertice del gruppo fin dal primo Gran Premio 2013. Il presidente Luca di Montezemolo auspica da qualche anno una Rossa subito competitiva, ma è un po’ che i tecnici del Cavallino non lo accontentano. ALONSO: DA RECUPERARE 6/8 DECIMI Senza rivoluzioni nelle regole è difficile che la 664 (numero di progetto) possa ritrovarsi ad un paio di secondi dalla migliore concorrenza, come è tristemente accaduto all’inizio dell’anno ai test di Jerez: il 5 febbraio, quando sulla stessa pista spagnola inizierà ufficialmente la stagione 2013, sarà importante scoprire che la nuova monoposto possa essere “sana”, riservandosi di introdurre le novità più importanti nell’ultima sessione di test collettivi, prima della spedizione delle macchine in Australia. Fernando Alonso sostiene che ci sono 6/8 decimi da recuperare sulla Red Bull: un gap comunque importante. NIENTE RIVOLUZIONI La Ferrari, che è in via di definizione al Reparto Corse, pare sia una macchina molto tradizionale, figlia diretta della F2012: non aspettiamoci, dunque, delle rivoluzioni: oltre alla sospensione anteriore con schema pull rod che verrà copiata da molte altre squadre, ci sarà quella posteriore carenata (il semiasse avvolto nel profilo alare dei bracci). C’è chi sostiene che si ritornerà ai radiatori inclinati in avanti per avere una pancia più rastremata nell’area degli scarichi e sfruttare meglio l’effetto Coanda per generare carico nel retrotreno, ma c’è chi ritiene che questo lay-out non sia troppo allettante perché porterebbe a rivedere sostanzialmente la distribuzione dei pesi che è definita per regolamento. COME STALLARE LE ALI? E, allora, su cosa si stanno concentrando gli uomini del Cavallino? Il regolamento limiterà l’uso dell’ala mobile solo nei detection point (uno o due per circuito) sia in qualifica, sia in gara, riducendo l’impatto di questa soluzione. Non solo, ma se si avrà l’ambizione di stare davanti, l’utilizzo del DRS sarà praticamente nullo. L’attenzione, quindi, si sta concentrando su altri aspetti dell’aerodinamica: stallare le ali quando non serve il carico. È in questo ambito che, probabilmente, vedremo delle soluzioni interessanti: il Doppio DRS non è stato vietato dalla FIA a patto che il suo comando resti passivo, vale a dire che il suo funzionamento non venga influenzato dall’apertura o chiusura dell’ala mobile. NELLE MANI DI SANCHEZ Buttato a mare il sistema anteriore della Mercedes (è parso sempre una bluff, o meglio una sorta di “specchietto delle allodole” usato da Ross Brawn per avere un buon effetto mediatico), i tecnici stanno valutando come “interpretare” lo stallo dell’ala posteriore. David Sanchez ne dovrebbe sapere qualcosa: il francese è arrivato a Maranello da Woking dove era il responsabile del reparto aerodinamico, mentre adesso al Reparto Corse è agli ordini di Loic Bigois (un altro transalpino che è giunto dalla Mercedes). ALI FLESSIBILI PIU’ CONTROLLATE Sanchez è l’interprete dell’ala anteriore flessibile (con l’inasprimento delle verifiche: 10 mm di flessione anziché 20 mm come era l’anno scorso con un carico di 100 kg sarà un aspetto meno importante), di quella posteriore e del diffusore. È nel retrotreno che ci sarà “qualcosa” di interessante. In questo ambito si sono gettati a capofitto un po’ tutti: gli esperimenti di Lotus e Mercedes li abbiamo già visti nelle prove libere. La Ferrari non si è mai dedicata al Doppio DRS, ma ha aperto, invece, un filone di studio sullo stallo dell’ala. COSA INVENTERA’ NEWEY? Un argomento che vedrà in prima fila anche Adrian Newey, geniale progettista della Red Bull Racing: chi saprà risolvere meglio questo tema potrebbe costruire il suo vantaggio nella stagione 2013. Ma non illudetevi di vedere certe soluzioni sulle monoposto che verranno presentate. Bisognerà aspettare con pazienza…

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