Il suono dei vecchi turbo merita un 7 in pagella

Chi voleva una conferma l'ha avuta al Red Bull Ring: ha ragione chi sostiene che le vecchie monoposto con i motori turbo sono in grado di fare più rumore rispetto alle attuali Formula 1 dotate di power unit. Nell'immagine di Alex Galli è possibile ammirare il pre-griglia dell'esibizione che ha visto Niki Lauda tornare a guidare la McLaren MP4-2 con accanto Nelson Piquet sulla Brabham BT52, seguito da Alain Prost con la McLaren MP4/2B e da Riccardo Patrese con la Renault RE50-03, mentre in terza fila si scorge Pierluigi Martini con la Minardi M186-01 prima del principio d'incendio che l'ha bloccata.

Domenica non ha potuto girare Gerhard Berger sulla Ferrari 87/88C perché l'austriaco ha rotto il motore della Rossa al sabato (caustico Gerhard: "Non è cambiato niente da allora!") mentre Christian Danner doveva esibirsi con la Zakspeed e Jean Alesi ha girato con la Sauber C14 sull’unica monoposto che non era dotata di un motore sovralimentato.

Si è sporto dal muretto dei box della Ferrari anche Sebastian Vettel per assistere al passaggio delle vecchie monoposto anni '80 che hanno fatto riaffiorare grandi ricordi e qualche nostalgia. Il dato incontrovertibile che quella generazione di motori turbo era in grado di fare più rumore: l'arrivo di una macchina era preceduto dal suono dei turbo da 1200 cavalli tipo il 4 cilindri BMW 1.5 della Brabham. Se il rumore delle moderne power unit vale un voto di cinque, possiamo dire che i propulsori degli anni '80 meritano almeno un sette.

L'idea, quindi, di dotare gli attuali 6 cilindri turbo da 1,6 litri di un secondo scarico alla wastegate dovrebbe avere effetti produttivi: sempre che i signori del Circus riescano a trovare un accordo anche su un provvedimento che tutto sommato dovrebbe essere banale...