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Mercedes: la molecola segreta nella benzina Petronas!

I motoristi giunti a Maranello da Brixworth non denigrano lo 059/3 e consigliano di sviluppare i carburanti

Si chiama Cedric Cornebois. È un motorista Mercedes che da qualche giorno ha rinforzato il gruppo diretto da Mattia Binotto, dopo che l’ingegnere francese ha ultimato il periodo di gardening leave iniziato a settembre. Non è un tecnico di prima linea, ma un ingegnere che negli ultimi tre anni ha visto nascere e crescere a Brixworth l’invidiato motore Mercedes PU 106A. Insieme a Wolf Zimmermann, tedesco arrivato a Maranello dall’AMG, ecco un altro specialista che ha portato alla Ferrari utili informazioni sull’unità della stella a tre punte che ha monopolizzato la stagione 2014 collezionando 16 vittorie su 19 Gp!

IL “BUCO” NELLE REGOLE LO HA TROVATO JAMES ALLISON
Alla Ferrari stanno lavorando sodo sulla power unit 059/3 con i 32 gettoni di sviluppo che il regolamento FIA concede nella stagione 2015. Le modifiche saranno diluite nel corso del campionato, dopo che il presidente, Sergio Marchionne, e il team principal, Maurizio Arrivabene, hanno ottenuto un’importante vittoria politica che non impone di congelare i motori alla fine di febbraio, visto che James Allison, dt del Cavallino, aveva trovato un “buco” nelle norme, non essendo stata scritta alcuna data per il freezing 2015.

PRESSIONE A 500 BAR NEL NUOVO SISTEMA DI INIEZIONE
A Maranello sono perfettamente consapevoli che non riusciranno a introdurre tutte le modifiche sulla power unit prima dell’avvio del campionato a Melbourne, ma hanno programmato una serie d’interventi nella parte alta del motore grazie ai quali contano di ridurre drasticamente il gap dal Mercedes. Alcuni sviluppi riguardano l’iniezione diretta che potrà finalmente arrivare ai 500 bar di pressione grazie agli iniettori della Magneti Marelli e ad un’adeguata pompa della benzina, mentre il 6 cilindri turbo l’anno scorso non superava i 350 bar. Altri interventi sono orientati sui pistoni che vengono sviluppati in collaborazione con i tecnici AVL presenti nella Gestione Sportiva e sulla sovralimentazione: la Ferrari adotterà turbina e compressore della Honeywell più grandi che richiederanno uno scambiatore di calore maggiorato, mantenendo però la collocazione attuale, con i due elementi uno vicino all’altro e non separati come sul motore Mercedes.

LA… SORPRESA DELLA BENZINA PETRONAS
Starebbe emergendo, però, che uno dei punti forti della Mercedes sarebbe la benzina della Petronas. Giuseppe D’Arrigo, anile Responsabile Europeo di Petronas Lubricants International, non ha mai “quantificato” il vantaggio che i tecnici di Villastellone sono stati in grado di garantire alla Mercedes, ma c’era chi nel paddock sussurrava di 10 secondi a Gran Premio.

UN CARBURANTE CHE VALE QUARANTA CAVALLI?
Alla Ferrari avrebbero scoperto che l’effetto carburante sulle power unit delle frecce d’argento potrebbe essere stato ancora maggiore: c’è chi parla di una quarantina di cavalli frutto della “chimica”. Un’enormità, se si considera che il regolamento sui carburanti è vincolante, visto che impone benzine con caratteristiche simili a quelle che vanno alla pompa del distributore. L’argomento, ovviamente è top secret, e a Maranello tengono le bocche ben cucite, smentendo qualsiasi illazione.

UN ADDITIVO TROVATO DAI CHIMICI DI VILLASTELLONE?
Gli scienziati di Petronas che si trovano alle porte di Torino, dove c’è il Centro Ricerche di Villastellone (i malesiani hanno acquisito un’eccellenza italiana che era del Gruppo Fiat…), in collaborazione con i “chimici” assunti da Mercedes, avrebbero trovato un nuovo additivo che renderebbe il carburante Petronas molto più anti-detonante di quelli della concorrenza, consentendo, di trovare il miglior MBT (Maximum Brake Torque), variando il tempo di accensione per assicurare la più efficace propagazione di fiamma nella camera di combustione che si può tradurre in un sensibile aumento di potenza oltre che in una riduzione dei consumi. Due dati emersi molto chiaramente nella stagione 2014…

NESSUNA FURBIZIA, TUTTO REGOLARE
Lo chiariamo subito, per evitare inutili polemiche. Si tratta di un tipo di benzina perfettamente regolare che la FIA ha più volte verificato e approvato. Nessun furbata, quindi, ma il risultato di un lavoro molto profondo che starebbe dando risultati incredibili. A Maranello tengono le bocche cucite, ma non ci sorprenderemmo affatto se venisse “simulata” la benzina miracolosa della Petronas con degli additivi vietati (ricordate il toluolo nella prima era turbo?) dal regolamento per raggiungere lo stesso potere calorifico, per vedere che dati emergerebbero anche con il tanto vituperato 059/3. Insomma, si scoprirebbe che il motore che è costato il posto a Luca Marmorini in primavera, da un punto di vista endotermico, forse non era poi così disastroso come lo si era fatto passare?

LA MCLAREN HA RISENTITO DELLA BENZINA DIVERSA?
Se vogliamo trovare una conferma, possiamo ricordare che la McLaren, l’anno scorso, non ha utilizzato il carburante della Petronas per alimentare il 6 cilindri turbo Mercedes, preferendo la benzina della Mobil, alla quale è legata da un contratto di sponsorizzazione di lunga data. I propulsori dedicati alla MP4-29 giravano su un banco di Brixworth diverso da quelli usati per i motori di Mercedes, Williams (ha usato Petronas anche se ha un contratto di sponsorizzazione Petrobras) e Force India. E, forse, non è un caso il fatto che proprio la squadra di Mallya, che disponeva di un budget nettamente inferiore a quello di Woking, sia stata a lungo davanti alle McLaren nella classifica Costruttori che il team di Dennis ha concluso al quinto posto finale. Certo la MP4-29 non era un fulmine di guerra (la sospensione a “tapparella” verrà abiurata quest’anno), e c’è dice che nella seconda parte della stagione abbia potuto contare anche sull’aiutino Petronas per aggrapparsi almeno al quarto posto nel mondiale a squadre…

LA SHELL ORA DOVRA’ REAGIRE IN FRETTA
La “pressione” ora sarà trasferita sulla Shell che è fornitrice di carburante della Ferrari: gli specialisti inglesi hanno supportato la squadra di Maranello con una serie di benzine che sono state evolute nel corso della stagione 2014, ma senza raggiungere i risultati conseguiti dalla Petronas. Il campionato 2015, quindi, si apre con un nuovo filone di ricerca che potrebbe condizionare le prestazioni delle monoposto che vedremo girare per la prima volta in pista dal 1 al 4 febbraio a Jerez, nella prima sessione di test collettivi. Invero i chimici inglesi avevano trovato un additivo (ferrocene?) in grado di “regalare” 40 cv, ma era corrosiva di diverse parti del V6, a cominciare dalle candele (ma non solo) per cui non veniva garantita la “vita” del motore per il ciclo di cinque Gp. E senza affidabilità non sarebbero andati da nessuna parte.

E SE L’ADDITIVO FOSSE NEL LUBRIFICANTE?
C’è chi sostiene che gli additivi vietati nelle benzine, possano essere portati in camera di combustione attraverso l’impianto di lubrificazione, “pescandoli” dalla parte inferiore del V6 Turbo. Tutti i motoristi avrebbero svolto delle prove, ma è necessario far trafilare la molecola fra i segmenti del pistone, aumentando sensibilmente il consumo di olio che non è certo l’ideale se si vuole tenere sotto controllo l’affidabilità. Insomma, una strada percorribile, ma piena di rischi e difficoltà. E del resto è questo il bello della F.1 che cerca sempre un modo geniale di garantirsi in modo legale ciò che le regole vietano…

ARRIVABENE SI ASPETTA UNA BELLA REAZIONE
Maurizio Arrivabene è consapevole che la Mercedes dispone ancora del miglior pacchetto sviluppando l’imbattibile W05 Hybrid, ma il team principal del Cavallino è fiducioso che la Ferrari possa risalire la china, puntando magari a quelle due o tre vittorie che al pranzo di Natale con i giornalisti potevano sembrare solo un auspicio, ma che nella sua testa potrebbero concretizzarsi nella seconda parte della stagione 2015. Magari con il carburante “giusto”…

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