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La Ferrari poteva raccogliere di più a Melbourne?

La squadra del Cavallino è in testa alla classifica costruttori, ma forse è stata poco cinica...

La Ferrari è in testa al mondiale Costruttori dopo la prima gara del mondiale 2013. Questo è un segnale inequivocabile del salto di qualità che la squadra del Cavallino ha fatto rispetto allo scorso anno. Luca di Montezemolo, prima della trasferta in Australia, si sarebbe accontentato di vedere Fernando Alonso sul podio e, invece, lo spagnolo ha regalato al Presidente un secondo posto. E, ciliegina sulla torta, si è messo alle spalle Sebastian Vettel, il tri-campione del mondo con la temibile Red Bull RB9. UNA COPPIA ASSORTITA I tifosi del Cavallino avranno di che gioire: la stagione è partita con il piede giusto. Anche Felipe Massa è arrivato a ridosso del podio, constatando che oggi la coppia di piloti di Maranello è forse quella più assortita, visto che Mark Webber continua a sprecare le partenze in prima fila con degli start disastrosi (l’australiano ha patito un problema alla telemetria nel giro di formazione della griglia e ne hanno risentito frizione e KERS: chissà perché sempre e solo lui…). LA SOSTA IN MENO DI KIMI Va tutto bene, ma non dimentichiamoci che sul gradino più alto del podio è salito Kimi Raikkonen con la Lotus E21. Il finlandese ha disputato una gara perfetta, sapendo gestire con maestria il degrado delle nuove gomme Pirelli, permettendosi di effettuare un pit stop in meno segno che i tecnici di Enstone hanno capito prima di tutti gli altri in che modo si devono gestire questi pneumatici certamente più performanti, ma con il degrado improvviso quando arrivano alla “frutta”, specie le Supersoft. DA RISOLVERE IL REBUS GOMME Non è colpa della Casa milanese, ma della volontà espressa da Bernie Ecclestone che ha chiesto ai tecnici di Paul Hembery coperture che contribuissero allo spettacolo. Sarà interessante vedere in quanto tempo i top team sapranno simulare il modello matematico della Bicocca (l’anno scorso c’era voluta mezza stagione, ma in questo 2013 impiegheranno di meno…). LA LOTUS SI METTE AVANTI CON I LAVORI Kimi Raikkonen capitalizza una bella vittoria (la 20esima della carriera) e si candida come pretendente del mondiale piloti: la squadra diretta da Eric Boullier ha colpito a freddo, preferendo mettere subito l’erba in cascina (nel 2012 il finlandese salì sul gradino più alto del podio solo ad Abu Dhabi, nel terz’ultimo appuntamento). La E21 è una logica evoluzione della monoposto dello scorso campionato: il DDRS, per il momento, non si è visto, preferendo la concretezza a soluzioni ancora acerbe. Il dubbio è se la Lotus, che dispone di un budget che è poco più della terza parte di quello di Ferrari, Red Bull Racing, Mercedes e McLaren, avrà linfa vitale per stare al passo con gli sviluppi dei grandi. LA VITTORIA… COSTA CARA Nel campionato scorso ha retto il confronto a costo di un forte indebitamento (nell’inverno erano state messe in vendita delle quote del team), ma difficilmente si potrà permettere il bis anche in questa stagione, tanto più che gli eventuali successi di Kimi peseranno sul bilancio (è pagato con un fisso più un tot piuttosto salato a punto). Ma è bello vedere come Raikkonen abbia arpionato al volo la prima occasione e non se la sia lasciata sfuggire. LA ROSSA MARCAVA VETTEL A Maranello devono essere sicuri che i sette punti concessi alla Lotus non saranno determinanti nella lotta per il titolo piloti : del resto Stefano Domenicali ripete, ma non è il solo nel paddock, che i team non coinvolti nel mondiale ad un certo punto fermeranno gli sviluppi per dedicarsi alla vettura 2014 che imporrà la rivoluzione del motore turbo con l’ERS, un tema tecnico costoso e complicato. La Ferrari ha impostato la sua gara su Sebastian Vettel, marcando la RB9 del tedeschino, ma lasciando campo libero alla E21. Un errore di valutazione o l’ammissione di un’oggettiva inferiorità? UNA PARTITA GIOCATA IN DIFESA A Melbourne il Cavallino ha giocato in difesa, nella consapevolezza di non disporre ancora della migliore monoposto del lotto: credeva di dover fare i conti con i “bibitari” (dominatori in qualifica) e, invece, si è trovato davanti l’ex campione del mondo ripudiato. Forse è il caso di smetterla di fare i confronti con il 2012 perché si rischia di dare troppe giustificazioni ad una Ferrari che potrebbe essere più cinica. E poi la Lotus non va sottovalutata, perché al momento è una bella realtà di cui tenere conto. UN PIT STOP (TROPPO) RITARDATO Nelle prime fasi della corsa Felipe Massa, autore di una partenza strepitosa, ha fatto sudare le proverbiali sette camicie a capitan Alonso: il brasiliano ha replicato duramente ad un sorpasso subito dallo spagnolo, riprendendosi la posizione quasi che non ci fossero delle gerarchie ben delineate in squadra. Fernando è stato richiamato al secondo pit al 20esimo giro: i meccanici sono stati lesti (2”8 di sosta) e l’asturiano è stato un fulmine nel giro di rientro, mettendosi alle spalle Vettel che fino a quel momento era davanti. Ma la squadra ha lasciato Felipe in pista fino al 24esimo giro, troppo: il muretto non poteva pensare che il brasiliano riuscisse ad allungare lo stint per sperare nelle due soste, e allora viene il dubbio che sia stato “sacrificato” per avere la certezza che Felipe stesse dietro al pilota di punta, senza correre il rischio di dover dare un ordine di squadra già al primo Gp… SPETTATORI IN CRESCITA! Comunque sia, la mossa potrebbe essere costata il podio a Massa: il brasiliano, infatti, aveva il passo per stare davanti a Vettel, togliendo altri punti preziosi al tedeschino. La Ferrari, insomma, va a Sepang nella consapevolezza di poter dire la propria su una pista dove sarà possibile verificare efficienza aerodinamica e carico. La stagione si preannuncia molto interessante e chi ha visto il Gp d’Australia in diretta su Sky o in differita su Rai1 si è certamente divertito: altrimenti non si spiegano i 4.846.000 spettatori che hanno aspettato le 14 per gustarsi l’apertura stagionale (la Rai nel 2012 aveva avuto 2.800.000 appassionati per la diretta del mattino presto…) e che si sommano ai 605.920 della tv satellitare al debutto in diretta, ma nell'intera giornata Nell’intera giornata i canali Sky dedicati alla Formula 1 hanno raccolto 2.268.071 spettatori unici.. Altro che F.1 in decadenza…

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