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Il ritorno di Raikkonen, la Ferrari e il recupero di Alonso

Kimi prende il posto di Massa, ma il miglior acquisto del Cavallino può essere rimotivare lo spagnolo

Monza fischia Sebastian Vettel. L'Italia becera dà un'altra pessima prova del suo livello di civiltà, non avendo rispetto per un pilota che proprio nel "tempio della velocità" ha conquistato la sesta vittoria della stagione, aprendo la porta a quello che sarà il suo quarto titolo mondiale piloti. Non siamo arrivati agli eccessi con cui fu trattato Alain Prost, ma questo clima di tipo calcistico certamente evidenzia il malessere di un Paese che non riesce più ad essere obiettivo nemmeno nello sport. Va riconosciuto a Luca di Montezemolo che ieri, dopo la presentazione della 458 Speciale a Francoforte, ha ringraziato i tifosi del Cavallino per il calore con cui seguono la Rossa anche se non vince, ma ha rimarcato il suo disagio nel sentire i fischi a Sebastian. VETTEL E’ IMPRENDIBILE La superiorità del tedesco è stata visibile a tutti: in questo momento il pacchetto Fernando Alonso - Ferrari non riesce ad arginare lo strapotere del tre volte campione iridato sulla Red Bull Racing RB9. È un dato di fatto al quale si dovrà rassegnare anche il Presidente, anche se continua a incitare i suoi uomini di non arrendersi finché non ci sarà la condanna della matematica. Ci sono grandi aspettative per il Gp di Singapore, ma è facile prevedere che un altro anno andrà in archivio senza un mondiale della Rossa. Per ricordare l'ultimo titolo bisogna tornare al 2007, rievocando Kimi Raikkonen, il finlandese che torna prepotentemente di attualità a Maranello: è scontato un annuncio del Cavallino ufficializzando il ritorno di “Iceman” al Reparto Corse che è cosa fatta. IL RITORNO DI KIMI Il finlandese è un top driver che alla Lotus ha saputo spremere il massimo del potenziale a disposizione, avendo la piena autonomia da parte della squadra diretta da Eric Boulllier. Nessun vincolo promozionale, nessun impegno al di fuori dei Gran Premi. Una pacchia per un tipo che non accetta di essere blindato dalle regole. Ed e strano che ritorni proprio a Maranello dove alla fine della prima esperienza si sentiva come in “prigione”. Fernando Alonso non ama guidare al simulatore, Kimi addirittura lo odia (ha attacchi di vomito se ci sta a lungo). Se questa dovesse essere la coppia di piloti per il 2014, i tifosi del Cavallino non avranno da stare allegri pensando alla nuova monoposto che sarà una rivoluzione per l'adozione dei motori turbo con il recupero di energia. In un'epoca in cui i test sono visti come la kriptonite, avere due piloti titolari che non amano il simulatore non è proprio il massimo, ma tant’è... IL DREAM TEAM PER IL COSTRUTTORI Questa volta Stefano Domenicali sarebbe riuscito ad imporre il ritorno di Raikkonen al Presidente, convincendolo che la Ferrari ha bisogno di un dream team per andare a conquistare almeno il mondiale Costruttori. Gli ultimi anni di Felipe Massa sono stati insoddisfacenti in termini di punti e la squadra del Cavallino fa bene a volersi potenziare. Qualcuno di molto autorevole del Cavallino ieri ci ha detto a Francoforte: “Paghiamo due piloti, ma raccogliamo i punti solo di una macchina”. Il brasiliano a Monza parlava già come un ex ferrarista e ieri sera ha twittato il suo commiato dal Cavallino, ma c'è da domandarsi se l'arrivo di Kimi serva a mettere un argine a Fernando Alonso. I MAL DI PANCIA DI FERNANDO Lo spagnolo ha giurato amore eterno per la Ferrari, avendo ancora tre anni di contratto, ma è sotto gli occhi di tutti che qualcosa si è incrinato nel rapporto fra la Rossa e lo spagnolo. Era l'uomo squadra, il faro intorno al quale è stata costruita una struttura. Spesso ha fatto da parafulmine alle manchevolezze della macchina, ma ora non è disposto ad ammettere nemmeno i suoi errori plateali, come quello in qualifica a Spa che è costato una possibile prima fila. Insomma, non c'è più il feeling di qualche mese fa. Aver dato degli “scemi” agli uomini del muretto via radio è servito ad aprire un varco, se non una voragine nei rapporti con la squadra. È parso che l'asturiano cercasse un pretesto per interrompere il rapporto con la Ferrari e per qualcuno potrebbe addirittura concedersi un anno sabbatico. RECUPERARE ALONSO Lo si sente dire in giro, ma la realtà è che questa Ferrari senza Fernando sarebbe una squadra zoppa. E lo sa bene anche lo spagnolo. Toccherà alla Ferrari riconquistare la piena fiducia del pilota di punta, perché sarebbe il più bel acquisto del mercato…

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