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F.1: il Mugello si defila, è Imola l'alternativa a Monza?

Il futuro del Gp è a rischio: potrebbe muoversi l'ACI Italia a fare da garante con Bernie per il governo

Maurizio Arrivabene, presente al Mugello per la MotoGP, ha spiegato che il Gp d’Italia di Formula 1 deve restare a Monza: “E' una gara storica, come Assen, Mugello e Jerez lo sono nelle moto, e deve restare in calendario". Il team principal della Ferrari ha preso posizione, dopo che aveva preso corpo l’ipotesi che l’impianto toscano potesse diventare la vera alternativa al “tempio della velocità” qualora la SIAS, società di gestione del tracciato lombardo non dovesse trovare i soldi per soddisfare le richieste di Bernie Ecclestone per il rinnovo contrattuale di tre anni dal 2017 al 2019. Si trattava di un “voglino” di Luca di Montezemolo, ex presidente del Cavallino, disponibile a ripetere l’esperienza riuscita da Dietrich Mateschitz al Red Bull Ring: il padrone della bibita energetica è riuscito a rilanciare il Gp d’Austria, mentre l’attuale presidente dell’Alitalia avrebbe fatto la sua parte per garantire all’Italia la sua gara nel calendario del Circus se Monza avesse dato forfait.

MARCHIONNE VUOLE VENDERE IL MUGELLO?
Il Mugello, invece, si chiama fuori: stando alle indiscrezioni raccolte da OmniCorse.it l’eventuale salvataggio del Gp d’Italia di F.1 sarebbe stato bocciato da Sergio Marchione, presidente della Ferrari. Il marchio del Cavallino detiene la proprietà dell’autodromo toscano che è un gioiello invidiato da tutti per la sua bellezza, ma con una gestione molto costosa. Dopo un 2014 in perdita o quasi, il bilancio di quest’anno viene salvato da Valentino Rossi in testa alla classifica della MotoGP e dal risveglio della Ducati dopo anni di vacche magre: i 140 mila spettatori conteggiati nello scorso weekend per il Gp d’Italia motociclistico hanno messo in sicurezza la gestione corrente, ma sarebbero bastati un paio di giorni di maltempo per far girare il barometro verso la burrasca.

LA PORSCHE ERA INTERESSATA ALL’ACQUISTO
Marchionne avrebbe chiesto di vedere il dossier sui costi del Gp d’Italia e avrebbe liquidato la questione molto in fretta, trattandosi di un’operazione in perdita. Anzi, il Mugello sarebbe addirittura in vendita se ci fosse qualcuno disposto a comprarlo. In realtà si era fatta avanti la Porsche, prima che il marchio sportivo del Gruppo VW comprasse il centro prove di Nardò nel 2012. Non se n’era fatto niente perché Luca di Montezemolo non voleva dare un proprio asset ad un marchio concorrente, visto che l’offerta pare fosse interessante dal punto di vista economico.

MONZA PRIORITARIA, L' ALTERNATIVA E' IMOLA
Lo scenario adesso è cambiato e il Mugello potrebbe uscire dal portafoglio della Ferrari se solo se ci fosse un Costruttore che fosse disposto a comprare. E allora bisogna tornare all’intervista che il presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ci aveva rilasciato a Monte Carlo nel corso del Gp di Monaco.
“Se avremo la Formula 1 a Monza vorrà dire che avremo svolto un buon lavoro, tutte le altre opzioni che ci sono sulla carta, non sarebbero il frutto di un buon lavoro. Monza è di gran lunga l’opzione A. E’ dal 1922 che si corre sullo stradale e la nostra storia in Formula 1 è là. Poi abbiamo avuto un’altra storia importante con il Gp di San Marino che si è disputato per venti anni a Imola, in Italia e, infine, c’è un circuito molto bello che è il Mugello. Sono cose cha sappiamo tutti…”.

CHI METTERA’ I SOLDI MANCANTI: IL GOVERNO O LE REGIONI?
Con il Mugello fuori gioco, l’unica alternativa a Monza, se non dovesse trovare i soldi, è Imola. L’Enzo e Dino Ferrari non ospita la Formula 1 dal 2006 quando a vincere era stato Michael Schumacher sulla 248 F1. Ma anche le casse dell’impianto emiliano piangono miseria. Che ne sarà del Gp d’Italia? “La prima Regione che sarà disposta a investire con un capitale a fondo perduto si aggiudicherà la corsa” ci ha detto un manager molto informato dei fatti. Roberto Maroni, governatore della Lombardia, è disposto a spendere 20 milioni di euro nel progetto di salvaguardia che coinvolge anche il Parco di Monza. Il leghista, insomma, può stanziare dei finanziamenti per il rifacimento e la messa in sicurezza della struttura, ma non ha il mandato per garantire i soldi che servono all’organizzazione del Gp.

STICCHI DAMIANI DEVE INCONTRARE IL PREMIER RENZI
E gli imprenditori che affiancherebbero la gestione della SIAS marchiata Confindustria ancora non si vedono all’orizzonte, mentre il tempo scorre inesorabile e Bernie Ecclestone riceve in continuazione offerte di governi che vorrebbero entrare nel Circus. Per tamponare la situazione potrebbe essere proprio Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI Italia, a chiedere un incontro a Palazzo Chigi con il premier Matteo Renzi per vedere se il Gp di Formula 1 è un evento da salvare. Si dice che bisognerebbe trovare una decina di milioni di euro da aggiungere alla cifra che già percepisce Mister E.

SARA’ L’ACI ITALIA A FARE DA GARANTE PER IL GP?
Non si tratta di poca cosa, ma sarebbe folle perdere il Gp per una cifra che è irrisoria per uno Stato (considerando gli sprechi e le ruberie che scopriamo tutti i giorni) tanto più che produce un grande indotto. L’ACI Italia potrebbe farsi garante del Gp con Bernie come ha fatto per la gara del WRC in Sardegna con la FIA. Potrebbe, quindi, affidare la corsa di Formula 1 a Monza o a Imola, alla conclusione di una sorta di asta. In Emilia non credevano possibile che si potesse riaprire una storia che sembrava già finita.

A IMOLA IL CON.AMI SI STA MUOVENDO
Mentre a Monza cincischiano, a Imola si sarebbe attivato il Con.Ami, il consorzio che nel 2013 ha proposto ai comuni associati di distribuire 7,5 milioni di euro per sostenere lo sviluppo del territorio e che controlla l’85% di Formula Imola, la società che ha in mano la gestione dell’Enzo e Dino Ferrari. Si sarebbe cercata subito una sponda politica per avere un supporto dalla Regione Emilia Romagna. In riva al Santerno c’è fermento, anche se restano i dubbi sulla capacità della struttura di reggere l’impatto di un Gp di Formula 1, tralasciando alcune perplessità sul tracciato che comunque dispone di un’omologazione FIA.

MA L’ENZO E DINO FERRARI SAREBBE IN GRADO DI REGGERE LA F.1?
Si tratta di speranze se non di sogni, ma almeno c’è chi sta provando a trovare una soluzione. A Monza, invece, non ci si rende conto dell’incedere del tempo. Angelo Sticchi Damiani ci ha detto che non sarà il presidente dell’ACI che perderà il Gp di Formula 1. Speriamo che abbia trovato le carte giuste da mettere sul tavolo di Mister E perché l’Italia si merita di restare nel Circus…

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