Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Il buco della Ferrari F138 ha funzione aerodinamica

La feritoia che si apre nella parte inferiore della scocca non è utile solo al raffreddamento, ma a cosa serve?

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Ferrari fa discutere. La squadra del Cavallino è al centro dell’attenzione. Felipe Massa è stato il più veloce nella prima sessione di prove invernali a Jerez portando la F138 in testa alla tabella dei tempi dopo aver fatto un run con poca benzina e le gomme Pirelli soft, mentre Red Bull, McLaren hanno centrato i loro tempi con le hard. PAURA PER LE FIAMME Pedro de la Rosa, esperto collaudatore scelto dal Cavallino rampante per sviluppare il simulatore, ha girato nel quarto e ultimo giorno: lo spagnolo ha vissuto un principio d’incendio per un’avaria al cambio dopo appena due giri (i tecnici della telemetria avevano visto il problema, ma avevano sperato che Pedro riuscisse a rientrare ai box in prima: un surriscaldamento, invece, ha provocato le fiamme prontamente spente dai commissari di percorso). MUSO MODIFICATO: C'E' IL BUCO Nel pomeriggio, quando la F138 è stata riparata, la Rossa è scesa in pista con un muso diverso che ha rivelato l’esistenza di un buco fra muso e scocca. Il presidente, Luca di Montezemolo, e il team principal, Stefano Domenicali, avevano chiesto ai tecnici diretti da Pat Fry di realizzare una monoposto che sapesse “interpretare” le norme al limite del regolamento: la Ferrari che avevamo visto alla presentazione di Maranello il 2 febbraio era parsa molto “scolastica”, troppo, per non nascondere delle soluzioni che vedremo fiorire man mano nei test invernali. DIVERSO DA RED BULL E SAUBER Nikolas Tombazis, chief designer, e il suo vice, Simone Resta, il tecnico che ha curato il progetto della F138, hanno recepito il messaggio: se Red Bull Racing e Sauber hanno creato un passaggio di flusso dalla zona inferiore del naso per soffiare in quella superiore, sfruttando lo scalino, la Ferrari ha aperto una vistosa feritoia che non mostra alcuno sfogo visibile finora. NON SERVE (SOLO) AL RAFFREDDAMENTO Gli ortodossi sostengono che la feritoia sia utile al raffreddamento delle centraline e dell’abitacolo, ma l’apertura è tale che ci permettiamo di ritenere che il flusso che l’attraversa sia molto più congeniale ad assolvere anche ad una funzione aerodinamica. Alla Ferrari, insomma, hanno deciso di osare con delle soluzioni inedite che fioriranno sulla F138. E non è detto che la funzione primaria coincida con la funzione secondaria... C’E’ LA BOCCA DI SQUALO Nel web sono apparse altre immagini molto interessanti nelle quali si delinea meglio la forma della presa d’aria a… bocca di squalo. Secondo Giorgio Piola, il nostro esperto di tecnica, sulla Gazzetta dello Sport di oggi ha scritto che “...la spiegazione più immediata è che sia una sorta di deflettore orizzontale che serva a gestire meglio il flusso d’aria in quella zona delicata. Lo proverebbe il fatto che l’apertura del buco ha in pratica la larghezza dei due grandi piloni di sostegno dell’ala anteriore. Le dimensioni del buco si sposano poi con i due grandi deviatori di flusso svergolati piazzati sotto il muso. Un allineamento perfetto fra tutte queste appendici aerodinamiche a vantaggio dei flussi nella parte bassa della monoposto”. LA FUNZIONE E’ AERODINAMICA In sostanza si può indirizzare meglio la grande portata d’aria in quell’area della monoposto, orientandone i flussi a secondo di dove debbano essere orientati. Ci sta, ma è possibile avanzare anche ipotesi più estreme: cosa vieta di alimentare il sistema di stallo dell’ala posteriore con la presa anteriore? Il sistema deve essere passivo, per cui non interagirebbe sul DRS (che quest’anno ha perso parte della sua funzione per l’uso molto limitato anche in qualifica). L’OBIETTIVO E’ LO STALLO? Non ci sarebbe l’esigenza di aggiungere le due orecchie in stile Lotus ai lati dell’airbox del motore, peggiorando l’efficienza della monoposto perché non solo si incrementerebbe la resistenza all’avanzamento, ma si coprirebbe anche una parte di alettone posteriore riducendone l’efficacia, mentre la feritoia sotto al muso annullerebbe questi inconvenienti. Lotus e Mercedes hanno già ripreso a Jerez gli esperimenti che avevano condotto nelle prove libere nella seconda parte della stagione 2012 sul sistema di stallo dell’ala dietro e ci aspettiamo di vedere spuntare delle idee sullo stesso tema anche su altre monoposto. DIFFERENZE FRA TEORIA E PRATICA Per il momento, fra teoria e pratica non si è ancora trovato un buon punto d’incontro: le simulazioni al CFD e le prove in galleria avrebbero dato dei risultati che non si sono ritrovati in pista. Chiedere a Michael Schumacher che era stufo di sentire all’improvviso delle variazioni di carico sul retrotreno della Mercedes perché si stallava l’ala quando non avrebbe dovuto… O SI ALIMENTA IL CANALE CENTRALE? Capiremo più avanti quale sarà l’effettiva funzione aerodinamica della “bocca da squalo” della F138: c’è anche chi pensa che si possa alimentare l’aria ai lati della chiglia anteriore per aumentare la portata nel canale centrale del diffusore posteriore. Tutto è possibile… LA FERRARI VUOLE ESSERE PROTAGONISTA Il dato di fatto che merita di essere messo in rilievo è il cambiamento di filosofia che contraddistingue la squadra del Cavallino: vuole essere protagonista attiva della stagione 2013, non intende subire passivamente le “geniali provocazioni” di Adrian Newey. Non deve illudere il fatto che Felipe Massa sia stato il più veloce a Jerez: in termini comparati la Rossa non è parsa la monoposto in grado di stare davanti a tutti, come si aspetta che sia Pat Fry. PER ORA LA F138 NON E’ LA PIU’ VELOCE La nuova Ferrari, però, per quanto “figlia” della F2012 sembra dare un taglio netto con il passato: Alonso, alla fine della stagione scorsa, si era trovato fra le mani una monoposto che era arrivata troppo presto al limite dello sviluppo. Le novità tecniche che erano state introdotte non avevano migliorato le prestazioni (Massa, infatti, negli ultimi Gp andava più forte con la versione “standard” o meno evoluta). I tifosi del Cavallino si augurano che la F138 non sia così e le premesse lasciano intendere che ci sia stato un cambio di passo, ma aspettiamo che tutti i protagonisti calino i propri assi prima di fare delle valutazioni più puntuali.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente La Pirelli porta le gomme supersoft in Australia
Articolo successivo Sutil dovrebbe girare con la Force India a Barcellona

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera