Con il passare dei giorni le possibilità che la
Formula 1 faccia ritorno in
Bahrein si stanno facendo sempre minori. La gara di
Sakhir, già saltata nella passata stagione per i disordini interni al paese, al momento è ancora in calendario, ma nei prossimi giorni potrebbero esserci delle novità perchè con l'avvicinarsi del Gp gli scontri si sono fatti sempre più duri ed i manifestanti hanno fatto capire chiaramente di voler provara a sfruttare la visibilità dell'evento per dare maggior risalto alla loro protesta.
Fino a qualche giorno fa
Bernie Ecclestone si era sempre detto certo del regolare svolgimento della corsa, ma questa mattina ha iniziato a tirare i remi in barca, come rivela una breve dichiarazione rilasciata al
Times. Mister E ha infatti spiegato di non aver nessuna intenzione di costringere i team a recarsi in Bahrein se questi dovessero essere contrari. Insomma, come fece anche un anno fa, continua a dare il suo appoggio all'evento, scaricando addosso ad altri le colpe di un eventuale cancellazione.
E puntualissima è arrivata sul
Guardian la testimonianza anonima di un
team principal del Circus, che ha confermato che al momento i team aspettano una decisione dalla
FIA, ma che la posizione di quasi tutti sarebbe contraria ad andare a Sakhir. Anzi, le squadre avrebbero fatto una richiesta ben precisa a
Jean Todt e soci: cancellare la gara o al massimo posticiparla.
A tutto questo si aggiungono anche gli spifferi arrivati sulle
prenotazioni dei biglietti aerei fatte dai team, che avrebbero già a disposizione dei posti sia per i voli che li porterebbero dalla Cina al Bahrein, ma in alternativa anche per quelli che li farebbero rientrare alla base in Europa, ecco che il quadro si fa davvero complicato per gli organizzatori del Gp.
La sensazione, dunque, è che nel weekend del 22 aprile si possa già cominciare a programmare una bella gita fuori porta...
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