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F1 e Le Mans in lutto per la scomparsa di Johnny Dumfries

Il mondo dei motori piange la morte di Johnny Dumfries, scomparso a 62 anni dopo una breve malattia.

Johnny Dumfries

Johnny Dumfries

LAT Images

Ufficialmente chiamato John Crichton-Stuart, ma noto agli amici come Johnny Bute, assunse il cognome con cui è diventato noto agli appassionati di corse in tutto il mondo per mantenere un profilo più basso possibile.

In carriera ha preso parte a diversi GP e vinto la 24h di Le Mans del 1988.

"E' stato un marito devoto, padre, fratello, zio, figlio e nonno amato da tutti", scrive la famiglia in una nota ufficiale.

Dumfries si fece conoscere nella FF1600 guidando una Ray, dopo aver raccolto fondi lavorando come pittore e decoratore, e come autista di furgoni per il team Williams. Quando arrivò sulle scene, poche persone sapevano che era in realtà il conte di Dumfries, figlio della marchesa di Bute.

Crebbe rapidamente in F3, vincendo il titolo britannico nel 1984. Dopo un anno frustrante nella prima stagione di F3000 nel 1985 - stagione in cui provò regolarmente per la Ferrari - approdò al team Lotus F1 accanto a Ayrton Senna nel 1986.

Tuttavia rimase all'ombra del brasiliano, andando a punti solo due volte, con un quinto posto in Ungheria e un sesto in Australia. Fu lasciato libero a fine anno al termine di quella che fu la sua unica stagione in F1, anche se più avanti fece il collaudatore della Benetton.

 

Nel 1987 passo alle ruote coperte, inizialmente con il team Porsche di Richard Lloyd, vincendo poi la 24h di Le Mans con la TWR Jaguar l'anno successivo. Successivamente passò al team TOM's Toyota e l'ultima apparizione in Francia fu con il team Courage nel 1991.

Terminata la carriera di pilota, la sua vita cambiò con la morte di suo padre nel 1993. Diventato settimo marchese di Bute, gestì la tenuta di famiglia di Mont Stuart sull'isola di Bute in Scozia.

"Lo spirito indomito e l'energia che Johnny ha portato nella sua vita ci mancheranno molto, e l'immenso calore e amore con cui ha abbracciato la sua famiglia".

Il suo cuore era legatissimo all'isola di Bute, dove ha trascorso gran parte del suo tempo. Johnny ha presieduto il consiglio di Mount Stuart Trust dalla sua inaugurazione attiva nel 2005, quando Mount Stuart e i suoi giardini sono stati aperti al pubblico, e la sua tenuta rurale è stata conferita al trust di beneficenza.

"Era un modernizzatore e un pensatore ispiratore, che ha trasformato una casa di famiglia in una struttura e in una tenuta progressiva e funzionante per i visitatori".

 

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