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E' David Sanchez che... mette le ali alla Ferrari?

Il francese, ex capo aerodinamico McLaren, sviluppa i concetti della flessibilità delle ali sulla F2012

Luca di Montezemolo ha chiesto ai tecnici del Cavallino una F2012 che consenta a Fernando Alonso di lottare per la pole position ad Austin. Il presidente della Ferrari subito dopo il secondo posto dello spagnolo ad Abu Dhabi aveva detto: “Abbiamo davanti dieci giorni cruciali, in cui dobbiamo fare di tutto per presentarci in Texas con una vettura in grado di puntare alla vittoria. Le parole stanno a zero: questo deve essere il nostro obiettivo". CONSTRASTARE VETTEL A Maranello i tecnici del Reparto Corse stanno producendo il massimo sforzo per cercare di contrastare la supremazia tecnica della Reb Bull RB8 che ha consentito ad un superbo Sebastian Vettel di restare in testa al mondiale piloti con dieci punti quando mancano solo due gare alla fine. AERO TEST A IDIADA La squadra diretta da Pat Fry è stata a Idiada, in Spagna, per effettuare un aero test con Jules Bianchi sulla F2012. Sulla Rossa c’erano diverse soluzioni riviste che ad Abu Dhabi non avevano dato i risultati visti in galleria del vento. Un impulso di idee fresche sarebbe stato portato da David Sanchez, il francese ex responsabile aerodinamico della McLaren, che sarebbe operativo a Maranello da non più di un paio di mesi. SANCHEZ IL VOLTO NUOVO Il tecnico transalpino è certamente un ottimo acquisto voluto da Pat Fry in primavera nella campagna di potenziamento che il direttore tecnico aveva portato avanti: David Sanchez ha completato il periodo di “gardening” per cui è pienamente operativo a Maranello. Formatosi all'Ecole Nationale Superiore de Mecanique et d'Aerotecnique, è stato poi chiamato nel team Renault F.1 nel 2005 e due anni più tardi è andato a Woking come aerodinamico e nel 2009 è stato promosso team leader del reparto, ruolo che in McLaren ha ereditato Marcin Budkwoski. David ha realizzato un sogno nell’arrivare a Maranello perché è un tifoso della Ferrari e conosce bene Fernando Alonso. L’ESPERIENZA MCLAREN Sanchez sarebbe l’artefice di alcuni cambiamenti sulle ali della F2012: lo sviluppo del sistema DRS e il diverso disegno dell’ala posteriore sarebbero il frutto di alcune delle sue esperienze, così come l’ala anteriore più flessibile che ad Abu Dhabi non ha dato tutti i riscontri che al Reparto Corse si aspettavano. ALI FLESSIBILI SULLA ROSSA? La Ferrari, infatti, sta “inseguendo” la Red Bul Racing su un terreno che ha generato molte discussioni nelle ultime settimane: gli aerodinamici di Maranello stanno applicando anche alla Rossa le flessioni programmate delle ali, ma con gradi di intervento che non sono quelli sfacciati visti a Milton Keynes, ma più simili a quelli non misurabili a vista della McLaren Mp4-27. La messa a punto di questi sistemi molto complicati non è immediata: non basta riprodurre una soluzione che funziona su un’altra monoposto perché questa dia analoghi risultati. TROVATA LA CHIAVE DI LETTURA DEI DATI A Idiada, comunque, i ferraristi avrebbero trovato le “chiavi” per interpretare con più precisione i dati della galleria del vento e sarebbero state apportate all’ultimo momento delle modifiche al materiale che è stato spedito negli Usa. David Sanchez, con la McLaren, aveva lavorato a Colonia in uno dei due wind tunnel che la Toyota affitta alle squadre di F.1. Fra i “clienti” c’è anche la Ferrari che ha preferito concentrare gli ultimi sviluppi della F2012 proprio in Germania, dove si usano modelli al sessanta per cento, in luogo di quelli al cinquanta per cento in uso a Maranello. DUE SCALE DEI MODELLI La correlazione dei numeri da leggere nelle due scale non deve essere stata facile (è andata in crisi anche la Mercedes che ha fatto lo stesso passaggio): fino ad Abu Dhabi la crescita della Ferrari è stata, nell’ultima parte del campionato, molto più lenta di quanto non siano stati gli sforzi prodotti dal reparto aerodinamico che è sempre sotto pressione. C’E’ ANCHE LUIC BIGOIS Dall’inizio di novembre è in pianta organica anche Loic Bigois, un altro francese (è il momento dei transalpini a Maranello) che è arrivato alla Ferrari dalla Mercedes per assumere il ruolo di capo del dipartimento aerodinamico, dopo essere stato in Brawn Gp, Honda, Williams, Minardi, Prost e Ligier. Toccherà a lui razionalizzare, insieme a Ben Agathangelou, le strutture del reparto adeguando il wind tunnel del Cavallino alle esigenze attuali. VEDREMO CHI HA LA MIGLIORE SIMULAZIONE La Ferrari, insomma, auspica che un colpo di reni sia ancora possibile: su una pista tutta nuova come quella di Austin non si potrà perdere troppo tempo nella scelta delle nuove soluzioni da provare, ma sarà importante trovare un valido set up di base per impostare il lavoro di messa a punto della F2012. Sull’interessante tracciato americano potremo verificare quale sarà la squadra con i migliori programmi di simulazione…

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