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Domani meeting dei motoristi: obiettivo 1000 cv!

A Ginevra i Costruttori discuteranno le norme del 2016: si vuole aumentare la potenza senza far esplodere i costi

Domani non verranno prese delle decisioni, ma la riunione dei motoristi che è stata indetta a Ginevra servirà a capire quali sono gli orientamenti dei Costruttori per le regole del 2016.

C’è un target che si vorrebbe raggiungere: 1000 cavalli. L’intenzione è di riportare la Formula 1 ad essere il pinnacolo del Motorsport. Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, ne aveva fatto un accenno al pranzo di Natale con i giornalisti, segno che il tema caldo è già stato discusso con i vertici del Circus, Bernie Ecclestone (FOM) e Jean Todt (FIA).

Sarà interessante capire in quale modo i singoli motoristi intenderanno arrivare a “bucare” il muro dei 1000 cavalli di potenza considerato che la PU106 A della Mercedes sia già in grado di arrivare oltre i 900 cavalli (circa 750 frutto del motore termico ai quali si aggiungono quelli elettrici).

L’intenzione sarebbe quella di non toccare l’architettura del 6 cilindri (per esempio, ci vogliono nove mesi a rifare le fusioni del basamento): lasciando lo stesso “involucro”, verrebbe lasciata la massima fantasia sui sistemi. In questo modo si eviterebbe di ridisegnare da zero i nuovi motori facendo nuovamente esplodere i costi.

Le possibile strade da percorrere sembrerebbero due: passare al doppio turbo (uno per bancata o due in linea, magari uno più piccolo e l’altro più grande per limitare il ritardo di risposta) o incrementare la capacità di generare energia elettrica.

È probabile che batta questa strada la Mercedes che è stata la più brava nell’interpretare il nuovo regolamento della FIA, mentre non dovrebbe sorprendere se qualcuno azzardasse l’idea di togliere il flussometro per dare più benzina in camera di combustione e aumentare il regime di rotazione dagli attuali 12.500 giri verso i 15 mila che le attuali norme già consentono.

Prima di trovare una sintesi che porterà a definire le regole 2016, anche se non c’è molto tempo, si scopriranno quali saranno i filoni di ricerca e le alleanze che si potranno creare al tavolo.

La Honda conta di sfruttare questo meeting svizzero per assicurarsi l’appoggio di altri motoristi e aggirare il veto di Charlie Whiting che non vuole consentire al V6 Turbo giapponese di lasciare sviluppare l’unità siglata 1X2 che sarà omologata il 28 febbraio. I nipponici, invece, una volta depositato il proprio propulsore a Parigi vogliono introdurre nel corso dell’anno gli stessi 32 gettoni  di avoluzione concessi a tutti gli altri…

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