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F1 | Dietro al solco della Red Bull germoglia la nuova Ferrari

Le prove libere del venerdì hanno sancito l'indiscutibile superiorità di Verstappen con la RB19, ma dietro al due volte campione del mondo c'è un grande equilibrio: l'Aston Martin conferma con Alonso di essere competitiva, ma la Ferrari con la SF-23 Evo sembra aver imboccato la strada giusta per migliorare il suo rendimento in gara, senza penalizzare troppo il giro secco. Chi sembra in difficoltà è la Mercedes con la W14 dotata di pance.

Charles Leclerc, Ferrari SF-23

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Nessuno vuole sbilanciarsi, ed è comprensibile. C’è una sola eccezione, anche perché da quanto visto nella prima giornata di attività in pista a Montmelò è difficile che si possa nascondere. Primo nella simulazione di qualifica, leader assoluto nei long-run, Max Verstappen ha posto una pesantissima candidatura sul Gran Premio di Spagna.

L’unica (piccola) notizia in arrivo dal box Red Bull è che le due RB19 sembrano figlie di un genitore diverso. Nelle mani di Verstappen il potenziale è tale da tracciare un solco sul resto del gruppo mentre con Sergio Perez al volante diventa un’ottima monoposto ma che lascia spazio alle speranze degli avversari.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Max Verstappen, Red Bull Racing RB19

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Assecondato da un feeling perfetto, Verstappen si è potuto occupare di altre problematiche, come la possibilità di seguire un avversario da vicino tra la curva 13 e 14, il nuovo tratto del circuito di Catalunya.
“Ho provato a seguire alcune monoposto – ha spiegato Max - sembra che si possa fare senza controindicazioni. Nel complesso penso che abbiamo avuto un'ottima giornata, la macchina era in una finestra perfetta. Mi sono sentito molto a mio agio e la priorità è stata prendermi cura delle gomme, ma per capire meglio dovrò guardare i tempi degli altri”.

Quando Verstappen lo vedrà, scoprirà che tra il suo passo e quello degli avversari c’è un abisso. Max ha completato due simulazioni di gara, undici giri con le medie (passo 1’19”947) e dodici con le soft, con una media di 1’19”296. Per avere un riferimento, il passo di Sainz con le soft (risultato uno dei migliori) è stato di 1’19”835 in un run di 10 giri.

Senza Verstappen lo scenario diventa più interessante e decisamente combattuto. E, un po' a sorpresa, dal venerdì di Montmelò emerge una buona Ferrari. Per quello che è stato possibile vedere Leclerc e Sainz non hanno avuto un degrado anomalo nei rispettivi long-run, e questa è la prima risposta che si aspettava il box della Scuderia.

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, nel box con il padre analizza i tempi della rossa

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari, nel box con il padre analizza i tempi della rossa

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

La Ferrari con uno stratagemma consentito dalla disponibilità di sue set di gomme hard di nuova costruzione (che debutteranno a Silverstone) ha completato con entrambi i piloti un long-run con mescola dura, senza evidenziare cali di performance anomali e salvando i due set di hard ordinari in vista di domenica.

Ancora più incoraggianti sono stati i riscontri emersi nelle simulazioni con le soft, che hanno soddisfatto entrambi i piloti.
“Avevamo molti nuovi particolari da provare – ha commentato Sainz - siamo stati impegnati in diversi cambi di set-up per analizzare le differenze tra le varie componenti nel corso delle due sessioni. Abbiamo anche girato con tutte e tre le mescole, quindi direi che abbiamo completato una buona giornata di preparazione per il resto del fine settimana”.

Leclerc ha coperto 15 giri con la mescola più morbida, confermando un tempo medio di 1’20”231, un valore un po' lontano da quello di Sainz non solo per la lunghezza maggiore del run. Charles nel turno del mattino ha utilizzato la monoposto in specifica ‘vecchia’ per poi montare gli update solo nel turno pomeridiano, e ha avuto bisogno di più giri per trovare il feeling migliore.

Al di là dei numeri, comunque incoraggianti, ci sono anche i pareri dei piloti, ed entrambi hanno giudicato la monoposto più guidabile, promuovendo le novità. Rimandati a domani, invece, i riferimenti sul giro veloce.

La Ferrari ha voluto sfruttare tutto il venerdì (immune dal rischio pioggia) per le valutazioni tecniche sul passo gara, e nella sessione FP2 è stata la prima squadra a concludere la simulazione di qualifica, completata quando la pista era meno performante. Il programma prevedeva più di mezz’ora per i long-run, e questa è stata la priorità, per la performance assoluta tutto è rimandato a domani.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W14

Photo by: Jake Grant / Motorsport Images

La lotta alle spalle di Verstappen ha al momento gerarchie non definite. La Mercedes, al primo test della W14 ‘rivisitata’ su un circuito permanente, ha vissuto una giornata difficile, con Lewis Hamilton che al termine della sessione FP2 ha lanciato un allarme non da poco:
“Valutando il ritmo visto oggi credo che domani dovrò lottare per entrare nella top 10”.

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Fernando Alonso, Aston Martin AMR23

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

I margini sono molto stretti, come confermato da Alonso, autore di una giornata buona (secondo nella classifica dei tempi) anche se ancora con del lavoro da fare sul fronte del passo gara.

“Basta davvero poco e ti ritrovi in una posizione di classifica completamente diversa – ha spiegato Fernando – non credo che oggi la classifica di giornata sia molto chiara, penso che anche i programmi di lavoro siano stati in alcuni casi differenti”.

La giornata di domani inizierà a dare le prime risposte, a parte una sola arrivata oggi in modo decisamente chiaro.

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