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Da Silverstone stop agli scarichi soffianti in rilascio

La FIA limita al 10% la possibilità di tenere aperte le farfalle quando il gas è chiuso

Il Technical Working Group della FIA si è riunito oggi a Londra per definire i vincoli nell'uso degli scarichi soffianti nei diffusori. Alla fine dell'incontro è passata la linea della Federazione Internazionale imposta da Charlie Whiting: dal Gp di Gran Bretagna a Silverstone sarà vietato tenere aperte le farfalle del propulsore in fase di scarico se non per il 10%, una valore indispensabile a garantire il freno motore e l'affidabilità delle unità. Il provvedimento, quindi, non vieta affatto che i gas roventi degli scarichi soffino nel diffusore posteriore, ma sie limita l'effetto di post combustione che oggi determina alti valori di carico. In sostanza la miscela di aria-benzina non subisce la fase di scoppio nella camera di combustione, perché quasi tutte le candele vengono momentanemanete disattivate, ma transita attraverso la valvola di scarico nei terminali che sono roventi e con temperature di circa 900 gradi. E' qui che si determina un fenomeno di auto combustione e si sprigiona una grande energia che viene incanalata opportunamente nel diffusore posteriore per aumentare il carico aerodinamico della monoposto, senza dare alcun moto all'albero motore. All'inizio cedevano puntualmente gli scarichi perché venivano sottoposti a delle sollecitazioni per i quali non erano stati progettati, mentre ora sono stati sviluppati con materiali molto costosi e più resistenti. La FIA, però, non si vuole limitare a imbrigliare i gas roventi in fase di scarico: per la Federazione se il motore non agisce per creare coppia o potenza, significa che viene usato per ragioni aerodinamiche. I gas roventi soffianti, gli inglesi li chiamano hot blowing, sono considerati alla stregua di appendici aerodinamiche mobili e come tali vanno considerate al di fuori dello spirito del regolamento. Tanto più che il presidente della FIA, Jean Todt, sta facendo una campagna per la riduzione dei consumi e delle emissioni in F.1: questa soluzione, infatti, va in netta controtendenza rispetto ai desiderata del manager francese, visto che proprio i consumi hanno subito un sensibile incremento (circa il 10%). L'intenzione del legislatore, comunque, è quello di obbligare le squadre nel 2012 a portare nuovamente gli scarichi in coda alla monoposto, come eravamo abituati a vederli fino a qualche anno fa, in modo da evitare che i gas roventi possano diventare un elemento di sviluppo aerodinamico. Cosa cambierà da Silverstone? C'è chi come la Ferrari spera di variare i valori in campo nella seconda parte della stagione. Ma non crediate che Newey stia con le mani in mano: messa da parte una soluzione, certamente ne starà sviluppando un'altra per non perdere il vantaggio che Sebastian Vettel e la Red Bull Racing hanno dimostrato dall'inizio del campionato...

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