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F1 Commission: sì al freezing dei motori, ni alla Sprint Race

Le 10 squadre di Formula 1, la FIA e la Formula 1 hanno approvato all'unanimità il blocco dello sviluppo dei motori a partire dal 2022. Il congelamento è condizionato al livellamento delle prestazioni che verrà discusso prossimamente, mentre è stata definito un ok di base alla Sprint Race, per quanto ci siamo ancora molti aspetti da chiarire del nuovo format.

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, Sergio Perez, Racing Point RP20, Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, e il resto delle auto alla partenza

Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11, Sergio Perez, Racing Point RP20, Charles Leclerc, Ferrari SF1000, Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, e il resto delle auto alla partenza

Charles Coates / Motorsport Images

La F1 Commission ha approvato il congelamento delle power unit a partire dal 2022 e c’è stata un’apertura alla Sprint Race del sabato, sebbene i team abbiano chiesto maggiori dettagli.

Stando alle indiscrezioni emerse dall’incontro che si è svolto giovedì a Londra sarebbe stata raggiunta l’unanimità dei votanti (i 10 team, 10 rappresentanti FIA e altrettanti di Formula 1 sul freezing dei motori che entrerà in vigore con l’omologazione delle unità del prossimo anno.

Il congelamento è stato voluto dalla Red Bull che ha posto come condicio sine qua non per la sua permanenza nel Circus il fatto che i propulsori si fermino nello sviluppo, potendo rilevare la fornitura dei motori Honda nel momento in cui la Casa giapponese lascerà i GP alla fine dell’anno.

La Red Bull avrebbe già raggiunto un accordo con Honda per gestire le power unit in proprio, ma non avrebbe avuto le risorse necessarie a sviluppare l’unità giapponese. Inizialmente c’era la contrarietà di Renault e Ferrari che poi hanno cambiato idea, potendo contare sul fatto che saranno presi dei provvedimenti per bilanciare le prestazioni.

Si parla di ridurre la portata istantanea di carburante ai team forniti Mercedes, concedendo magari più potenza elettrica della MGU-K in modo differenziato per chi insegue.

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Si è parlato anche di introdurre le Sprint Race nel calendario, discutendo la proposta che è stata portata dal promotore del campionato: l’idea è di fare dei test (Montreal, Monza e Interlagos) per scoprire nel concreto se il concetto può funzionare. Ma come abbiamo anticipato su Motorsport.com ci sono molti punti discutibili che devono essere approfonditi che riguardano il format del weekend, il parco chiuso delle vetture, le prove libere e le gomme.

C’è stata un’intesa di massima, ma ora dovranno essere sviscerati tutti quegli aspetti che possono avere un impatto molto forte sulla Sprint Race da 100 km del sabato pomeriggio.

I team di F1 hanno anche discusso con la FIA e la F1 l'idea di introdurre un tetto salariale sui contratti dei piloti che entrasse in vigore nei prossimi anni, ma a tal proposito non è stata presa alcuna decisione finale.

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