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Commissari inadeguati: la Corea è bocciata

Prima le bandiere gialle per 10 giri perché non si è spostata la Mercedes, poi l'erba sintetetica che si è strappata

La monoposto di Nico Rosberg parcheggiata all’imboccatura di una postazione dei commissari di percorso nel rettilineo nel quale era previsto l’uso del DRS. La Mercedes sporgeva leggermente sulla pista e così sono state esposte le bandiere gialle che hanno inibito i tentativi di sorpasso e l’uso dell’ala mobile. Il contatto di Kamui Kobayashi con Jenson Button e Nico Rosberg è avvenuto nel corso del primo giro, mentre l’esposizione delle bandiere gialle è rimasta attiva fino al decimo giro. Decisamente troppo, specie in una situazione nella quale non c’era alcun pericolo! I commissari di percorso della Corea si sono rivelati inadeguati e la F.1 ha rimediato una pessima figura: nel punto di sorpasso più efficace dell’anonimo tracciato di Yeongam si è impedito che lo spettacolo avesse luogo. Chissà cosa sarebbe successo se ci fosse stato il bisogno di un intervento in pista! Nel finale della gara abbiamo assistito anche al cedimento dell’erba sintetica che si è strappata al ripetuto passaggio delle monoposto oltre il cordolo di contenimento. Il tappetino verde si è proprio strappato al passaggio della Williams di Pastor Maldonado, mentre un pezzo è venuto via quando Lewis Hamilton ha cercato di riprendere le due Toro Rosso. La McLaren si è trascinata una sorta di "bandiera verde" che penzolava dal deviatore di flusso di destra. L’impianto coreano, per quanto faraonico, si è rivelato non all’altezza di un Gp di Formula 1: Bernie Ecclestone insegue i soldi dei governi emergenti e tende a cancellare le gare con tradizione e storia per mettere in calendario Gp in posti dimenticati da Dio. Un cammino perverso che porta a situazioni paradossali come quella che abbiamo visto in Corea…

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