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Mercedes davanti ma Verstappen è un pungolo

Le prove libere del venerdì del GP di Spagna hanno confermato la superiorità delle Mercedes nel giro secco che domani si contenderanno la pole position. La gara, invece, sarà condizionata dalle alte temperature e dalle gomme: Verstappen con la Red Bull ha effettuato un eccellente long run, ma sarà difficile per l'olandese puntare a una strategia alternativa se le V11 partiranno con le Medie. Per il terzo posto sarà sfida fra Ricciardo e Perez.

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11 EQ Performance

Steven Tee / Motorsport Images

Nulla di nuovo, leggendo le classifiche delle prime prove del Gran Premio di Spagna. Eppure, nonostante Valtteri Bottas e Lewis Hamilton abbiano monopolizzato le prime due posizioni sia in FP1 che FP2, in casa Mercedes non c’è l’abituale tranquillità.

Nel paddock c’è chi sostiene che siano solo le scorie della sconfitta subita domenica scorsa a Silverstone, ma Lewis Hamilton non aiuta a sposare questa ipotesi.

“Non credo di essere mai stato in Spagna con queste temperature – ha attaccato Hamilton – e vi assicuro che in macchina non è semplice gestire il caldo. Ovviamente è dura anche per le gomme, ma complessivamente è stata una giornata okay, in particolare la seconda sessione mi ha soddisfatto, e nei long run, ci siamo confermati molto vicini alla Red Bull, quindi prevedo che ci aspetti una gara davvero combattuta”.

Mercedes non vede il blister, ma…

Partiamo da un dato: le due Mercedes oggi non hanno evidenziato il temutissimo blister, nonostante la pista abbia raggiunto i 49 gradi di asfalto nella sessione pomeridiana, quando i team hanno completato le simulazioni di gara.
“Non ho visto le ‘vesciche’ sulle gomme – ha confermato Hamilton – ma non le avevo viste neanche a Silverstone lo scorso venerdì…”.

Lewis teme che le temperature a Montmelò possano salire ulteriormente, una possibilità che rischia di mettere in crisi del due W11, ma al momento in casa Mercedes possono essere tranquilli.

La simulazione di qualifica ha confermato che ancora una volta saranno Hamilton e Bottas (Valtteri ha ottenuto il migliore tempo di giornata nella FP1) a contendersi la pole position, motivo per cui la prima fila dovrebbe essere roba loro.

Un secondo è stato il margine tra Bottas e Max Verstappen (primo degli altri) nella sessione del mattino, nove decimi nel pomeriggio. La simulazione di qualifica ha lasciato pochi dubbi. È un aspetto chiave nell’economia del weekend Mercedes, perché alla luce dei dati emersi dai long-run, se Hamilton e Bottas non fossero certi (e lo sono, al netto di soprese) di partire dalle prime due posizioni, le prospettive in vista della corsa non sarebbero così rosee se l’obiettivo è quello di vincere.

Si punta sulla ‘media’ per il primo stint di gara

Con le gomme medie la simulazione di gara più veloce è stata infatti di Verstappen, che si è confermato costantemente sotto la soglia del minuto e ventitré secondi con un finale di long-run esaltante.

Hamilton ha coperto più giri dell’olandese (14 contro 10), ma la media è stata di quattro decimi a favore di Max. L’impressione è che Mercedes punti con decisione a prendere il via della corsa con la mescola media, che si è confermata sufficientemente veloce per potersi assicurare un buon ritmo nei primi giri, e costante da poter coprire il primo stint senza affanni.

La conferma è arrivata anche dalla mappatura del motore utilizzata da Lewis quando è sceso in pista con le gomme ‘gialle’, che è stata quella che abitualmente viene utilizzata nel primo stint di gara.

Resta ancora qualche dubbio su quelle che saranno le scelte strategiche, ma l’impressione è che questa volta non sarà semplice per la Red Bull pescare una strategia alternativa. Se Mercedes può ipotizzare una gara media-hard, o media-media-soft, a seconda del numero di soste che saranno necessarie, Red Bull se vuole cambiare i piani dovrà giocare molto più d’azzardo rispetto a domenica scorsa.

Verstappen sa bene che le sue possibilità di vincere sono legate ad una partenza eccezionale o da un ritmo di gara che possa garantirgli undercut/overcut. Non ci sono però tante variabili a disposizione come lo scorso weekend a Silverstone, perché le gomme hard oggi hanno confermato poco grip, e nel suo long-run con le ‘bianche’ Bottas (il migliore con le soft) ha accusato un ritardo importante (4 decimi al giro) nei confronti di Hamilton con le medie.

Ricciardo-Perez, duello per la terza forza

Vedremo quali saranno le condizioni meteorologiche nei due prossimi giorni, ma intanto si è delineata una scala di valori non senza sorprese. A contendersi il ruolo di terza forza sono Renault e Racing Point, ma sarebbe meglio dire Daniel Ricciardo e Sergio Perez.

Nella simulazione di qualifica completata in FP2, l’australiano si è confermato ad un decimo da Verstappen, mentre i suoi long-run hanno testimoniato la crescita della Renault in ogni condizione. A fare lo sgambetto a Ricciardo potrebbe però essere Perez (7. e 8. nelle simulazioni di qualifica) ma molto veloce e costante nei long-run. La Racing Point ha ritrovato il suo interprete migliore, e se Perez (candidato anch’egli alla qualifica in Q3 con gomme media) riuscirà a conquistarsi una buona posizione di partenza, si candida a protagonista subito dietro i big.

E la Ferrari? Un buon inizio in FP1 (4. Leclerc e 5. Vettel) poi una conferma in FP2 nella simulazione di qualifica (con il solo Leclerc) mentre Vettel non è riuscito a mettere insieme il giro veloce che era alla sua portata. Altra storia è il passo gara, dove l’unico acuto è arrivato nei minuti finali, montando gomme con serbatoi semivuoti.

È vera gloria? Difficile ipotizzare una Ferrari protagonista come a Silverstone, almeno per quanto si è visto oggi, ma qualora salissero ulteriormente le temperature, le due SF1000 potrebbero emergere, e provare a giocare la carta del singolo pit-stop.

Q2 ad alta tensione

Per farlo è però indispensabile passare la Q2 con mescole medie, ed al momento sembra un obiettivo per nulla scontato.

Tra le ‘gialle’ e la soft ci sono circa sei decimi, una differenza che a Montmelò vuol dire rischiare di restare fuori dalla top-10, come confermano i margini registrati oggi.

Nella classifica finale della FP2 in sei decimi si sono ritrovati ben 11 piloti, da Grosjean (quinto a sorpresa) e il suo compagno di squadra Magnussen, sedicesimo, un equilibrio che renderà la sessione Q2 di domani una partita a scacchi. Tutti vorranno provare a passare il turno con le medie, ma a parte le due Mercedes e Verstappen nessuno può contarci.

Se ci sarà un solo pilota di centroclassifica che uscirà dai box con un set di soft, obbligherà tutti gli avversari diretti a fare altrettanto, azzerando la possibilità di poter pianificare un Gran Premio con una sola sosta.

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