La metamorfosi di
Lewis Hamilton va messa in evidenza: l'inglese è in testa al mondiale piloti senza aver vinto una gara nel 2012. Per la terza volta sale sul terzo gradino del podio.
Ha incrociato le... ruote con Felipe Massa e questa volta non ha visto... Rosso, ma ha aspettato qualche secondo per completare un sorpasso in sicurezza sul brasiliano.
Partito settimo per la penalizzazione che gli è costata cinque posizioni in griglia, Hamilton non ha rinunciato al ruolo del lottatore, visto che è stato autore di tanti sorpassi, specie nel finale, ma non ha mai mostrato i "muscoli", facendo affidamento sulla competitività della Mp4-27.
L'unica intemperanza l'ha fatta sul dritto quando ha cercato di difendersi dal ritorno delle due Red Bull Racing e ha cambiato due volte traiettoria davanti a Sebastian Vettel. Niente di grave, che non merita altro se non una sottolineatura: la F.1 non è roba per mammolette.
Lewis, quindi, è stato bravo a saper gestire le gomme Pirelli mentre altri hanno patito un clamoroso degrado proprio nei giri conclusivi...
«Sapevamo che Nico sarebbe stato davvero veloce, e sapevamo che avrebbe lottato per la prima vittoria - ha ammesso Hamilton -
faccio le mie congratulazioni a Rosberg per il suo splendido lavoro. Quanto a me, sono felice di essere sul podio dopo essere partito settimo. Abbiamo scelto la strategia giusta per andare all'attacco e ho fatto la migliore gara della stagione».
Però manca ancora la prima vittoria...
«C'erano molte monoposto dietro di me alla fine, ma nel complesso è stata una giornata fantastica: ho lottato con i primi e ho fatto grandi sorpassi. Noi continueremo a spingere per ottenere dei risultati migliori. Non sono preoccupato per la mancanza di vittorie, siamo competitivi ed è quello che conta: se continuoamo a lavorare così allora sono sicuro che i successi arriveranno».
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