Chester: "Nel 2015 non ripeteremo gli errori del 2014"
Il direttore tecnico della Lotus ha parlato degli aggiornamenti alla E22 e della progettazione della E23
Dopo due stagioni ad alti livelli, il Lotus F1 Team ha dovuto fare i conti con un numero elevato di problemi e difficoltà manifestatisi sulla E22, vettura innovativa ma altrettanto imprevedibile e poco affidabile.
Nick Chester, direttore tecnico della squadra che ha sede a Enstone, ha rilasciato interessanti dichiarazioni al sito ufficiale della F1 riguardo lo sviluppo della E22 e sulla progettazione della monoposto 2015, che dovrà rappresentare la vettura del ritorno ai vertici a partire proprio dalla prima gara della prossima stagione.
"La stagione è partita in salita con il test mancato a Jerez de la Frontera ed è proseguito non bene a Melbourne, nella prima gara della stagione corrente, ma dall'Australia in poi siamo riusciti a comprendere molte cose della vettura, riuscendo a lottare per la Top Ten".
I progressi della E22 sono arrivati tutti dopo il primo Gran Premio...
"Infatti Melbourne è stata per noi un banco di prova vero e proprio. Praticamente un test supplementare che ci ha consentito di capire molte cose della nuova vettura. I miglioramenti sono arrivati sia sul telaio che - soprattutto - nell'unità motrice. Abbiamo compreso molto riguardo le mappature del propulsore Renault e questo ci ha permesso di aumentare il nostro livello di affidabilità nel corso delle gare successive così come di migliorare le nostre prestazioni complessive".
Quindi le principali difficoltà iniziali erano dovute al propulsore Renault e ai suoi componenti?
"Le centraline non sono state la sola causa dei nostri problemi, ma una delle principali. Inoltre il nostro problema è stata la mancanza di potenza rispetto alla concorrenza. Negli anni passati l'aspetto predominante era l'aerodinamica, anche perché i motori erano tutti molto vicini nelle prestazioni, mentre nel 2014 conta molto di più la potenza rispetto ai dati della galleria del vento, soprattutto al centro della classifica di questa stagione, meno nelle parti alte e basse".
In quali altre aree avete deciso di agire per migliorare la E22?
"Abbiamo cercato di migliorare il raffreddamento del retrotreno e delle componenti della power unit francese. Inoltre abbiamo cercato di recuperare quanto più carico aerodinamico possibile. Certo è impossibile replicare quanto visto sino allo scorso anno con gli scarichi soffianti. Quei livelli di carico aerodinamico non sono riproducibili con il regolamento entrato in vigore in questo 2014. La mancanza di downforce implica inoltre un cambiamento di assetto delle vetture e una guida differente da parte dei piloti".
Come funziona il vostro sistema brake-by-wire? Siete soddisfatti?
"Il sistema è stato oggetto di sviluppo e di taratura nel corso della stagione. Abbiamo avuto difficoltà nella prima parte della stagione, soprattutto nei primi Gran Premi, perché avevamo bisogno di trovare il giusto compromesso, ma ora posso dire che funziona abbastanza bene, anche se ci sono ancora aree dove vogliamo intervenire per migliorarlo ulteriormente".
Il progetto della vettura 2015 è già definito?
"No, la vettura 2015 è sotto progettazione e stiamo lavorando molto sul raffreddamento da garantire all'unità motrice, perché pensiamo sarà la mossa giusta per la prossime stagione. Noi abbiamo le nostre soluzioni ma guardiamo anche alla concorrenza per trarre qualche spunto da integrare eventualmente sul progetto del prossimo anno. Il raffreddamento del retrotreno è un affare molto importante perché definisce il disegno dell'intero telaio ed è un particolare da non sottovalutare mai".
Siete sicuri di aver appreso la lezione in questo 2014 ed evitare i medesimi errori l'anno prossimo?
"Sono abbastanza fiducioso a riguardo. Crediamo di avere imparato dopo le incognite sorte in questo 2014. A inizio anno eravamo preoccupati di determinati particolari che invece hanno funzionato molto bene, mentre altri hanno dato problemi inaspettati, dunque abbiamo appreso molto nell'arco di questa prima parte di stagione".
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