Caso Renault: Grosjean alimenta la polemica. Ma quanti sapevano?
Il francese della Haas ammette che già ai tempi della Lotus nel GP del Belgio 2015 era in uso il ripartitore di frenata automatico. La Racing Point quest'anno ha chiesto di usarlo ma la FIA l'ha bocciato e allora il team di Silverstone ha deciso di fare reclamo alla Renault che lo stava utilizzando. Così la questione si complica...
Nico Hulkenberg, Renault F1 Team R.S. 19
Simon Galloway / Motorsport Images
Nessuno sapeva, ma tutti ne erano a conoscenza. Romain Grosjean ha ammesso che il ripartitore di frenata automatico che ha determinato la squalifica delle Renault nel GP del Giappone, in realtà la squadra di Enstone lo ha usato già dal GP del Belgio 2015, quando il team era la Lotus e il francese era uno dei due piloti insieme a Pastor Maldonado.
In verità Cyril Abiteboul, CEO del team Renault F1, aveva rivelato che il dispositivo contestato da un reclamo della Racing Point era stato utilizzato "…già da un po'" senza voler specificare quanto prima della stagione 2019.
E Romain non ha avuto problemi nell’ammettere che avrebbe corso con quella soluzione in passato, ma alla fine della stagione 2015 aveva lasciato la Lotus per passare alla Haas. E allora gli è stato chiesto: “Consideravi quel sistema illegale?” e la replica di Grosjean è stata: “Beh, diciamo che ho chiesto di realizzare il sistema dov’ero e non hanno voluto. E comunque era efficace”.
Insomma alla Haas quanto meno erano consapevoli dell’esistenza di un sistema in Casa Renault, mentre la Racing Point è stata informata proprio da un ex tecnico Renault. E qui nasce un caso che è molto imbarazzante per la FIA.
La squadra di Silverstone, infatti, ha scritto alla Federazione Internazionale per chiedere se fosse possibile utilizzare il ripartitore di frenata pre-impostato e Otmar Szafnauer, team principal Racing, Point ha confermato che non gli era stato permesso di replicare la soluzione illegale.
Abiteboul, invece, ha affermato che la Renault non aveva chiesto l'approvazione della FIA per la versione più recente perché erano convinti che il ripartitore automatico fosse legale dato che era utilizzato sulla monoposto da tempo.
Appare evidente che nel mondo della F1 c’è quanto meno un po’ di confusione quando si parla di regolamenti: la FIA ha bocciato la soluzione della Racing Point, ma i commissari sportivi del Giappone hanno messo nero su bianco che il ripartitore di frenata automatico era conforme alle norme tecniche 2019.
Le R.S.19, però, sono state squalificate dal Gran Premio del Giappone del 2019 per la non conformità al regolamento sportivo di F1 che vieta gli aiuti ai piloti. Evidentemente, la mano destra non sa cosa succede nella sinistra.
La Renault sperava che il “caso” si sgonfiasse con la squalifica di Suzuka e, invece, monta come la panna. Qualcuno dovrebbe dare delle giustificazioni su una questione che sembra andare oltre le spy story e la fantasia…
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