F1 | Caso Ocon: la paura di Baku modifica la procedura del podio
La FIA ha emesso un comunicato nel quale si spiega che il personale del team e gli ospiti VIP non saranno ammessi alla corsia box fintanto che l'ultima monoposto non avrà tagliato il traguardo, evitando i rischi che si sono corsi durante la fase finale del GP dell'Azerbaijan, quando Esteban ha effettuato il suo pit-stop obbligatorio all'ultimo giro di gara.
La FIA ha definito delle nuove procedure mirate ad evitare situazioni di potenziale pericolo come avvenuto nel corso dell’ultimo giro del Gran Premio di Azerbaijan. Ci sono stati attimi di tensione quando Esteban Ocon, entrato in corsia box per il pit-stop, ha trovato davanti a sé delle persone in fast-lane intente ad allestire il parco chiuso.
I funzionari della FIA sono stati tratti in inganno dal passaggio dei primi piloti che avevano già iniziato il loro ultimo giro, e non hanno considerato che una monoposto potesse ancora entrare in pit-lane per il cambio gomme, come è stato nel caso di Ocon.
Dopo la gara i commissari sportivi presenti a Baku hanno convocato i responsabili delle operazioni in parco chiuso, definendo un nuovo protocollo che dovrà essere osservato a partire dalla gara di Miami.
“Abbiamo esaminato in dettaglio tutti i passaggi per garantire che non possa ripetersi una situazione come quella accaduta a Baku – riporta la comunicazione della FIA – sono state riviste le procedure e i protocolli con le parti interessate (FOM, squadre e la FIA)”.
Il personale dei team che normalmente al termine della corsa si porta in parco chiuso, così come gli ospiti VIP che assistono alla premiazione nella zona sottostante il podio, non avranno accesso alla corsia box fino a quando l’ultimo pilota non sarà transitato sotto la bandiera a scacchi, avendo così la certezza che non ci saranno più soste ai box. Il provvedimento vale anche per i meccanici che attendono le monoposto in parco chiuso con i sistemi di raffreddamento.
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