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C'è un terzo team che rischia di non partire nel 2015

La Marussia ha lasciato debiti di 25 milioni di dollari alla Ferrari e 11 alla McLaren. Dubbi sulla solidità della Lotus

In Formula 1 c’è agitazione perché nel Circus si teme che una terza squadra potrebbe avere delle difficoltà a partire nel mondiale 2015: oltre a Caterham e Marussia ci sarebbe un’altra struttura a non aver risolto i problemi economici.

Gli occhi sono puntati sulla Lotus, più che sulla Sauber,  perché ha un’iscrizione vincolata da un asterisco, segno che non tutto è in ordine per la FIA affinché sia assicurata la presenza della squadra di Enstone. Come abbiamo già accennato ieri, si sta definendo un passaggio di quote del team e non è detto che l'attuale team principal, Gerard Lopez resti in sella alla conduzione del team, sebbene i "cantori" della squadra siano sempre pronti a limitare i problemi di questa struttura che merita di restare nel Circus, specie ora che potrà disporre della power unit Mercedes.

Bob Fernley, vice team principal della Force India, è molto preoccupato, perché già un anno fa aveva avvertito che team come Marussia e Caterham erano a rischio con un budget di partenza troppo risicato.
"Adesso, invece, stiamo parlando di strutture con budget di almeno 155 milioni dollari che impiegano oltre 350 persone – spiega Fernley - . Stiamo per iniziare una nuova stagione con lo stesso allarme, ma nessuno sembra capire che cosa stia succedendo e come certe decisioni da prendere siano diventate urgenti. Mi sembra di vedere i marinai del Titanic che riordinano le sdraio mentre la nave sta affondandando".

Christian Sylt sul Telegraph ha scritto quali sono gli effetti dei mancati pagamenti della Marussia: la Ferrari ci ha rimesso 25 milioni di dollari per la fornitura della power unit e del cambio, mentre la McLaren è creditrice della squadra di Banbury di 11 milioni di dollari per tutte le forniture elettroniche. I buchi, quindi, non generano seri ammanchi solo nei team decotti, ma aprono delle crepe anche nelle squadre più forti.

L'amministratore fallimentare della Marussia, Geoff Rowley, dà per scontata la mancata presenza del team Manor (così è pendente l’iscrizione della squadra alla FIA), nel 2015.

La Caterham sta trattando un compratore solvibile che ancora non ha voluto uscire allo scoperto, visto che Finnebar O’Connor sembra piuttosto fiducioso di chiudere una trattativa che dovrebbe permettergli di recuperare della liquidità da girare ai creditori privilegiati.

Il rischio, comunque, è che una terza squadra finisca sotto alla linea di galleggiamento: in questo caso la griglia del Circus sarebbe composta solo da 16 monoposto. Troppo poche per assicurare la stabilità del sistema, visto che all’inizio del campionato c’erano 11 team e 22 vetture. Eppure nessuno nello Strategy Group sembra preoccuparsi del rischio immediato: prepariamoci ad altri movimenti tellurici sulle fondamenta del Circus…

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