C'è anche un sistema di punti per la Superlicenza
Dal 2016 le vittorie in GP3 e World Series non basteranno. La FIA vuole rilanciare anche la Formula 2
Nel comunicato diffuso in occasione dell'ultimo Consiglio Mondiale, la FIA ha spiegato i nuovi criteri in base a cui verranno assegnate le Superlicenze a partire dal 2016, ma a quanto pare ne aveva tralasciato uno abbastanza importante: i successi ottenuti nelle formule minori verranno pesati con un sistema di punteggio che è già stato stabilito (gli altri due punti chiave erano stati indicati nel limite minimo di 18 anni, oltre all'ottenimento della patente di guida).
Le vittorie conseguite nella fase che potremmo definire di "gavetta" della carriera di un pilota non avranno tutte lo stesso peso. Quel che è certo è che per avere la possibilità di correre in Formula 1 bisognerà totalizzare 40 punti (nell'arco di un trienno), un bottino ottenibile in una sola stagione conquistando il titolo continentale di Formula 3, quello della Indycar o quello LMP1 nel FIA WEC.
Per esempio, Max Verstappen ne avrebbe totalizzati solamente 20 con il suo terzo posto nel FIA F3, ma anche Daniil Kvyat non avrebbe potuto avere accesso al Circus in questa stagione con il titolo di campione della GP3, perché questo peserà solamente 30 punti, così come quello della World Series by Renault conquistato quest'anno da Carlos Sainz Jr.
La cosa curiosa è che il titolo nel monomarca della Casa francese non basterà, mentre in GP2 saranno addirittura i primi due a guadagnarsi il diritto alla Superlicenza, visto che il primo totalizzerà 50 punti ed il secondo 40. Appare evidente anche la volontà della FIA di provare a rilanciare la Formula 2, che metterà a disposizione addirittura tre Superlicenze, con un bottino di 60, 50 e 40 punti. Il tutto però è ovviamente vincolato all'effettiva ripartenza della serie nel 2016.
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