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F1: Bottas vince in Turchia, Verstappen leader, Leclerc emoziona

Valtteri conquista la decima vittoria con la Mercedes e coglie anche il giro più veloce, precedendo le due Red Bull di Verstappen e Perez che completano il podio. L'olandese va in testa al mondiale con 6 punti di vantaggio su Hamilton che è solo quinto. Il quarto posto di Leclerc non ripaga la Ferrari di una gara che l'ha vista anche in testa. Bella la rimonta di Sainz alla fine ottavo. Ocon, decino, ha concluso il GP con le Intermedie senza pit stop.

Valtteri Bottas, Mercedes W12

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

E' un mondiale davvero imprevedibile, spettacolare e divertente. I pronostici saltano puntualmente di fronte a ciò che ogni appuntamento ci propone quest'anno: la pioggerellina che ha accompagnato i piloti al via del GP della Turchia ha scombussolato i piani strategici delle squadre, offrendo una gara disputata con le gomme intermedie.

Valtteri Bottas si è aggiudicato la gara di Istanbul partendo dalla pole: il finlandese ha centrato la decima affermazione con la Mercedes, coglienendo il primo successo di questa stagione difficile che lo porterà lontano dalla Stella. Lo scudiero questa volta ha svolto al meglio il compito a cui era stato chiamato, firmando anche il giro più veloce (1'30"432) all'ultimo giro.

Max Verstappen conquista un altro secondo posto dopo quello russo e con il piazzamento sul podio l'olandese torna a casa con la leadership del mondiale piloti e un vantaggio di sei punti su Lewis Hamilton che si è dovuto accontentare di un quinto posto che gli sta molto stretto.

La Red Bull, in difficoltà a Istanbul con una messa a punto sbagliata già nelle simulazioni di casa, è la squadra che ha trovato maggiore giovamento dalla trasferta turca perché dietro a Max Verstappen è spuntato un po' a sorpresa, ma con pieno merito Sergio Perez. Il messicano ha dovuto sgomitare con Hamilton, quando il campione del mondo lo ha costretto a finire all'ingresso della corsia dei box, oltre il birillo che divide i due tratti di pista. Perez non si è impaurito e ha costretto Hamilton ad accodarsi con gomme meno performanti.

Nella gara in cui la Red Bull ha dovuto stringere i denti, Verstappen torna a condurre la classifica del mondiale piloti: l'olandese è partito male sullo sporco e da quel momento ha solo cercato di gestire la sua prova evitando un errore. Del resto Bottas (che non vinceva dal GP di Russia 2020) aveva un passo decisamente migliore e non era prendibile. Il grande deluso della Turchia è certamente Hamilton: Lewis è stato uno degli ultimi a fermarsi per sostituire le gomme intermedie che ormai erano diventate slick. L'epta campione sperava di arrivare in fondo risparmiando il pit stop, ma è stato richiamato ai box dal team che temeva un cedimento degli pneumatici che erano ormai arrivati alla carcassa.

Hamilton era terzo davanti a Verstappen: non poteva sperare niente di meglio, ma l'usura delle gomme stra-finite lo ha costretto ai box al giro 50 e il britannico si è visto montare ancora un treno di intermedie che al posteriore hanno accusato subito del graining, mentre aveva chiesto di passare alle slick soft. Il team di Brackley temeva un errore che potesse costare per il mondiale, ma il pilota ha protestato energicamente per non essere stato ascoltato dal muretto. Tanto che dopo la bandiera a scacchi Vowles, lo stratega, si è scusato con l'epta campione.

Il mondiale è apertissimo, per niente scontato. E' bello pensare che la Ferrari possa diventare una protagonista in grado di inserirsi nella lotta al vertice: Charles Leclerc è stato al comando della gara con autorevolezza mantenendo un'andatura che conferma la nostra sensazione che la nuova power unit rappresenti un importante salto di qualità e oggi, in condizioni non ideali, si è visto. Ricordiamo che Leclerc si è schierato con una SF21 molto scarica aerodinamicamente, pensata per un asfalto asciutto.

La Ferrari è parsa molto solida e non è arrivato almeno un podio solo perché il monegasco ha risentito del graining con le nuove intermedie. Peccato, ma la Rossa sembra aver fatto un grande passo in avanti, confermato anche dalla rimonta di Carlos Sainz che dall'ultima fila è risalito fino all'ottavo posto. Un pit stop lento (8"1) ha condizionato il piazzamento dello spagnolo che poteva ambire a due posizioni meglio. La Ferrari, comunque, guadagna 10 punti sulla McLaren: impensabile fino a poche ore fa.

Positivo il sesto posto di Pierre Gasly che ha pagato con l'AlphaTauri una penalità di 5 secondi per la sgomitata inflitta a Fernando Alonso alla prima curva. A punti anche un consistente Lance Stroll con l'Aston Martin: il canadese nono ha preceduto Esteban Ocon con l'Alpine, l'unico pilota che ha concluso il GP senza pit stop (nonostante l'allarme sicurezza lanciato dalla Pirelli!).

L'Alfa Romeo è arrivata al margine della zona punti con Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen.

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Distacco Distacco km orari Punti
1 Finland Valtteri Bottas
Mercedes 58 1:31'04.103 26
2 Netherlands Max Verstappen
Red Bull 58 1:31'18.687 14.584 14.584 18
3 Mexico Sergio Pérez Mendoza
Red Bull 58 1:31'37.574 33.471 18.887 15
4 Monaco Charles Leclerc
Ferrari 58 1:31'41.917 37.814 4.343 12
5 United Kingdom Lewis Carl Davidson Hamilton
Mercedes 58 1:31'45.915 41.812 3.998 10
6 France Pierre Gasly
AlphaTauri 58 1:31'48.395 44.292 2.480 8
7 United Kingdom Lando Norris
McLaren 58 1:31'51.316 47.213 2.921 6
8 Spain Carlos Sainz Vázquez de Castro
Ferrari 58 1:31'55.629 51.526 4.313 4
9 Canada Lance Stroll
Aston Martin 58 1:32'26.121 1'22.018 30.492 2
10 France Esteban Ocon
Alpine 57 1 lap 1
11 Italy Antonio Maria Giovinazzi
Alfa Romeo 57 1 lap
12 Finland Kimi-Matias Räikkönen
Alfa Romeo 57 1 lap
13 Australia Daniel Ricciardo
McLaren 57 1 lap
14 Japan Yuki Tsunoda
AlphaTauri 57 1 lap
15 United Kingdom George Russell
Williams 57 1 lap
16 Spain Fernando Alonso
Alpine 57 1 lap
17 Canada Nicholas Latifi
Williams 57 1 lap
18 Germany Sebastian Vettel
Aston Martin 57 1 lap
19 Germany Mick Schumacher
Haas 56 2 laps
20 Russian Federation Nikita Mazepin
Haas 56 2 laps

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