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Intervista

F1 | Bottas: "Sauber? Credo nel progetto ma serve personale"

Il finlandese fa un bilancio della prima stagione in Alfa Romeo: "Il nostro è un progetto a lungo termine nel quale credo. Con l'Alfa Romeo siamo partiti bene, subito in Top-10 e poi ci siamo un po' persi perché ci serve un organico maggiore". "Siamo in 500 mentre alla Williams sono 750: cresceremo a sarà un passaggio importante per noi". "Non si devono fare più di 25 GP altrimenti servono due squadre e non ha senso per i costi". "In Giappone avremo un pacchetto di novità". "Ammiro Alonso è ancora al top".

Valtteri Bottas, Alfa Romeo

Foto di: DPPI

Valtteri Bottas, trentatré anni, ha sempre spaccato le opinioni. Da promessa Mercedes a gregario, da pilota di punta della squadra campione del mondo a titolare, ma in una squadra di centro-classifica.

Chi crede che questo ragazzo finlandese sia tormentato da un presente e da un futuro non del tutto nitido si sbaglia di grosso. Bottas non è ‘iceman’, ma neanche un chiacchierone di suo.

Se stimolato, viene fuori Valtteri, e la prima sensazione è quella di una grande solidità, su tutti i fronti. Crede ciecamente nelle sue scelte e nelle opinioni di un ristrettissimo numero di persone, e sembra avere ben chiaro ciò che lo attende.

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Photo by: DPPI

Ha sposato il progetto Alfa Romeo e sarà lì anche quando il team tornerà a chiamarsi Sauber, spinto da ciò che ha visto in questa stagione e dalla fiducia in Fred Vasseur.

Per la prima volta nella tua intera carriera hai trascorso un’estate senza dover firmare un contratto che ti garantiva la stagione successiva. È stato strano?
“È stato molto piacevole! Nessuna domanda sul mio futuro, finalmente. Molto meno stress, decisamente piacevole”.

E a proposito di novità, questa stagione stai indossando per la prima volta i panni del team leader. Dopo due terzi di campionato, che bilancio fai?
“È stato un passaggio naturale, considerando che il mio compagno di squadra è un esordiente, ovviamente nel corso della stagione mi ha chiesto molte cose e sono stato contento di poter essere d’aiuto. In merito al mio ruolo in squadra, provenendo dalla Mercedes ho messo a disposizione ciò che ho appreso in una squadra di vertice e per me è stato gratificante poter fare la mia parte e mettermi a disposizione del team”.

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42

Photo by: DPPI

Le aspettative che avevi alla vigilia di questa stagione sono state rispettate? Il vostro inizio di campionato è sembrato molto positivo, poi in estate l’impressione è che abbiate perso competitività...
“Il nostro è un progetto a lungo termine, siamo concentrati sulla prossima stagione, anche se abbiamo alcuni aggiornamenti che dovrebbero arrivare nel Gran Premio del Giappone. Tra le cose che abbiamo imparato nel corso di questo campionato ci sono anche i motivi che ci hanno portato ad iniziare bene e a perdere un po' di terreno gara dopo gara".

"Uno dei problemi che abbiamo riscontrato è relativo alla velocità di produzione di diverse componenti, la squadra ha affrontato molto seriamente questo aspetto, siamo coscienti di avere bisogno di più risorse perché ci siamo ritrovati ad avere progetti portati in galleria del vento ma non realizzati per mancanza di personale. Il prossimo anno avremo a disposizione un organico maggiore e sarà sicuramente un passaggio importante per la crescita della squadra”.

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42, Zhou Guanyu, Alfa Romeo C42

Valtteri Bottas, Alfa Romeo C42, Zhou Guanyu, Alfa Romeo C42

Photo by: Alfa Romeo

È solo una questione di risorse?
“Sì, abbiamo una buona struttura ma servono più persone. Al momento siamo in 500, ma, per fare un esempio, in Williams sono 750. Quindi sappiamo cosa ci manca, la squadra è alla ricerca di personale, il budget per il prossimo anno non è un problema”.

Il cambio di regolamento introdotto quest’anno ha un po' diviso l’opinione dei piloti in merito alla guida. Hai trovato un buon feeling con questa monoposto o preferivi le precedenti?
“Se penso al giro di qualifica preferivo le monoposto di vecchia generazione, e questo esclusivamente per una questione di peso. Oggi hai la percezione di guidare una vettura meno reattiva, ma questo si sente soprattutto nel giro veloce. Se invece parliamo di gara, non ho dubbi nel dire che le monoposto 2022 sono migliori, puoi stare vicino a chi ti precede e questo è un cambiamento molto positivo”.

Anche con il nuovo regolamento alla fine si finisce sempre a parlare di gestione degli pneumatici. È davvero l’elemento più significativo nella gestione di qualifica e gara?
“Personalmente credo che rispetto allo scorso anno in gara la situazione sia un po' migliorata. Ma in qualifica resta fondamentale, se non riesci a centrare la giusta temperatura di utilizzo sei fregato. Resta un obiettivo molto importante per ogni pilota ed ogni squadra, e spesso fa la differenza tra un weekend eccellete o deludente. A Zandvoort mi sono ritrovato sedicesimo in qualifica proprio a causa del warm-up delle gomme, è un passaggio che può fare una grande differenza”.

Alfa Romeo Racing C42, dettaglio del cambio realizzato in Sauber come la sospensione posteriore

Alfa Romeo Racing C42, dettaglio del cambio realizzato in Sauber come la sospensione posteriore

Photo by: Uncredited

È una procedura complessa da eseguire? Quali sono le difficoltà da affrontare per poter iniziare un giro con la temperatura delle gomme corretta?
“Su ogni pista abbiamo delle manovre precise da fare. Nel giro di preparazione ci sono un numero preciso di Weaving (i cambi di direzione sui rettilinei) da fare in certi punti, tratti in cui accelerare, frenate più o meno decise che variano a seconda della curva. E se non è fatto tutto alla perfezione c’è il rischio di non centrare l’obiettivo, bastano pochi gradi di temperatura sopra o sotto la finestra per perdere grip. Ovviamente anche il meteo può incidere, se c’è un cambio repentino delle condizioni ambientali la procedura deve essere rivista, quindi non è facile”.

Quanto hanno impattato i problemi tecnici sulla tua stagione? Hai perso molte sessioni per guasti, soprattutto alla power unit...
“Abbastanza. Non ho terminato due delle ultime tre gare, a Spa per un incidente e a Zandvoort per un problema tecnico. Per noi l’affidabilità è una priorità assoluta, come lo è anche per la Ferrari, ma c’è ancora del lavoro da fare”.

Fino allo scorso anno eri stabilmente nelle prime file, quest’anno a metà schieramento. Situazioni ed obiettivi differenti, ovviamente, ma cosa cambia dal punto di vista di un pilota?
“È un ambiente con meno pressione, il contesto in cui sono ora è meno ‘azienda’ e più squadra corse, ma la motivazione di tutti è la stessa. È stato molto bello iniziare subito la stagione conquistando dei punti in Bahrain, credo che quel weekend abbia dato una spinta in più, il team ha capito che ci sarebbero state altre gare in cui saremmo stati in grado di finire nella top-10".

"Quel ‘boost’ c’è ancora, quando non otteniamo punti vedo la squadra delusa, ed è questo lo spirito giusto. Poi, ovviamente, gli obiettivi sono diversi rispetto a quelli che dovevo raggiungere lo scorso anno, ma alla fine l’approccio è lo stesso, nel 2021 il target era vincere, oggi è la top-10”.

Frederic Vasseur, Team Principal Alfa Romeo Racing

Frederic Vasseur, Team Principal Alfa Romeo Racing

Photo by: Germain Hazard / DPPI

Lo scorso anno non hai nascosto di aver accettato la proposta Alfa Romeo anche per la presenza di Fred Vasseur, il team principal con cui nel 2011 hai vinto il titolo nella GP3 Series. Hai ritrovato lo stesso Fred?
“Assolutamente! È la stessa persona che ricordavo, divertente e con un gran senso dell’umorismo, ma allo stesso tempo Fred può anche essere molto diretto, ed è molto concentrato sull’andamento del lavoro. Lui è stato uno dei principali motivi per cui oggi sono qui, e sono contento di esserci”.

La tripletta Spa-Zandvoort-Monza e i 24 Gran Premi che comporranno parte del calendario 2023 hanno riportato d’attualità il tema dell’incremento delle gare, un argomento che spacca il paddock. Come la vedi?
“Un limite ci deve essere, credo che oltre un certo numero di gare per i team diventi impegnativo anche fisicamente, e non possiamo neanche pensare che si debbano avere due squadre, uno scenario costoso ed anche complicato da mettere in atto".

"Personalmente credo che siamo molto vicini al limite, non tanto per non piloti, che arriviamo in pista il giovedì e partire domenica sera, quanto per il personale che arriva molto prima e parte dopo. Credo che il limite invalicabile sia 25 gare, farne di più vorrebbe dire rendere indispensabile avere due squadre”.

Ti manca un po' la Formula 1 dei test? Credi che sarebbe opportuno ridurre un po' le gare per avere delle giornate di prove?
“Credo che per i piloti che ormai hanno una buona esperienza non sia un problema, ma lo è invece per i giovani. È difficile prepararsi bene all’esordio senza poter girare, non vorrei essere nei loro panni”.

Valtteri Bottas sorridente: positivo per il finlndese il primo annco con l'Alfa Romeo

Valtteri Bottas sorridente: positivo per il finlndese il primo annco con l'Alfa Romeo

Photo by: Alfa Romeo

Ti immagini in Formula 1 a 41 anni come Fernando?
“Non ne sono sicuro. Sono davvero impressionato dalle performance di Fernando, è ancora ad un livello davvero ottimo, ma per quanto mi riguarda non so, quindi dico… mai dire mai”.

La tua visione del motorsport non è però ‘Formula 1 o niente’. Ti vedi in altri contesti?
“Sono assolutamente aperto ad ogni sfida, amo guidare, e potrei trovare le motivazioni in molti altri contesti. Credo che il giorno in cui terminerà la mia avventura in Formula 1 continuerò a guidare in altri campionati, l’unica condizione sarà trovare qualcosa che mi garantisca più tempo libero”.

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