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Binotto: "Poter lottare non significa fare errori sciocchi"

Il team principal ancora una volta ci ha messo faccia dopo il contatto fra Vettel e Leclerc al giro 66 del GP del Brasile. Mattia è chiaro: "Non si tratta di multare o incolpare uno dei due piloti. Oggi erano liberi di giocarsi la posizione, ma sono deluso per la Ferrari. Ne parleremo con la dovuta calma".

Sebastian Vettel, Ferrari, con la monoposto danneggiata dopo il contatto con Charles Leclerc, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari, con la monoposto danneggiata dopo il contatto con Charles Leclerc, Ferrari SF90

Jerry Andre / Motorsport Images

Nei momenti peggiori Mattia Binotto ci mette sempre la faccia. Era accaduto nel sabato di Monte Carlo, quando un errore di valutazione aveva lasciato fermo ai box Charles Leclerc poi escluso dal turno Q1, ed è accaduto anche ieri a San Paolo.

Nel tradizionale incontro con i media della domenica sera, il team principal del Cavallino si è presentato da solo, orfano dei due piloti che un paio di ore prima avevano gettato la vento il bottino di tappa della rossa.

La Ferrari ha deciso di non far parlare Vettel e Leclerc, e a far luce su quanto è accaduto in pista ai due piloti della Scuderia è stato Binotto.

Le domande, e non sarebbe stato possibile diversamente, sono state tutte in merito al ‘fattaccio’ del 66esimo giro del Gran Premio del Brasile, un episodio che sarà uno spartiacque nel rapporto futuro tra Leclerc e Vettel.

Cosa ne pensi dell'incidente e quanto sei deluso?
“Non ho ancora esaminato l'incidente, e non voglio farlo oggi. Queste non sono situazioni che vanno giudicate a caldo, credo che si possa arrivare a conclusioni errate. Ho sentito entrambi i piloti, si incontreranno di nuovo per discutere su quanto è successo oggi, e ci sarà tempo per analizzare tutti i video e i dati a disposizione".

"Al di la di quello che sarà il giudizio, oggi l’aspetto più rilevante è che siamo delusi e dispiaciuti per la squadra, ed i piloti dovrebbero essere dispiaciuti per i disagi creati al team. È vero che è stato un incidente molto piccolo che ha avuto conseguenze ben maggiori, ma sono cose che non dovrebbero accadere”.

Ritieni che la colpa sia di un pilota in particolare? Come gestirai questa situazione?
“Non si tratta di multare o incolpare uno dei due piloti. Oggi erano liberi di giocarsi la posizione, li abbiamo lasciati correre poiché abbiamo già consolidato il secondo posto nella classifica Costruttori, e di fatto stavano solo lottando per la loro posizione nel campionato piloti. Ma essere liberi di confrontarsi non significa commettere errori sciocchi, specialmente tra i due compagni di squadra che corrono per la Ferrari. Per me oggi, è stata semplicemente un'azione sciocca”.

In passato la Ferrari era piuttosto severa nel vietare confronti tra i suoi piloti, mentre quest'anno abbiamo visto un approccio opposto. Sei pentito? Potresti rivedere questa politica?
“Non so cosa intendiate per ‘in passato’. Non voglio approfondire questo aspetto, ma quando nel corso di questa stagione abbiamo gestito i piloti dal muretto siamo stati criticati, ed oggi che li abbiamo lasciati liberi di correre probabilmente saremo criticati".

"C'è sempre una ragione dietro le decisioni che prendiamo, e credo che oggi sia stato giusto lasciarli correre, non ho dubbi in merito. Perché, come ho detto, ci eravamo già assicurati il ​​secondo posto nel campionato Costruttori”.

Credi che sia un bene per voi avere due piloti molto veloci o pensi che questa relazione potrà difficilmente andare avanti nel modo corretto nel 2020?
“Sono ancora convinto che sia un lusso avere due piloti di questa caratura, parliamo di ottimi piloti. Entrambi rappresentano un buon punto di riferimento reciproco, abbiamo visto quanto sono migliorati, e Seb nella seconda metà è stato sicuramente molto veloce. Quindi penso che nel complesso sia ancora un vantaggio per la squadra".

"Sotto certi aspetti è fortuna che questa situazione si sia verificata oggi, perché ci lascia il tempo di intervenire in vista del prossimo anno. Coglieremo l’occasione per chiarire come ci si dovrà comportare in futuro”.

 

Sebastian ha uno storico abbasta chiaro, non gli piace essere gestito. Ci sono i precedenti in Red Bull, ed anche recentemente in Russia ha ignorato gli ordini di squadra. Alla luce di quanto accaduto oggi, come interverrete?
“Non penso che si tratti di gestirlo, ma di riconoscere quali sono state le azioni non corrette e gli errori. Che tu sia un pilota o un ingegnere, qualunque cosa tu stia facendo, riconoscere gli errori è cruciale per andare avanti nel modo corretto, è solo così che si migliora".

"Ciò che sarà importante per entrambi i nostri piloti sarà capire cosa è successo, non nel caldo, ma quando saranno insieme a Maranello, e mi aspetto che siano loro a riconoscere gli errori, non io a doverli spiegare”.

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C’è il precedente del Gran Premio di Russia, la confusione nelle qualifiche di Monza e l’episodio di oggi. Descriveresti la relazione tra i vostri due piloti come un rapporto corretto?
“Quanto si vede dall’esterno è molto differente dalla realtà che viviamo nel team. È vero che a Monza si è verificata una situazione non facile da gestire, hanno dovuto chiarirsi e lo hanno fatto parlandosi molto apertamente faccia a faccia".

"Lo stesso è accaduto dopo la Russia, e credo che partendo da inizio stagione, quando Charles e Sebastian non si conoscevano, si sia costruito tra i due un buon rapporto. Ma ovviamente quanto accaduto oggi non è d’aiuto, anche se allo stesso tempo non è neanche un dramma. Questo episodio può diventare un’opportunità in vista del prossimo anno, e la sfrutteremo”.

Dopo i momenti molto caldi verificatisi in Mercedes nel 2016 (tra Hamilton e Rosberg) Wolff ha fissato regole e un codice di comportamento. Farete lo stesso?
Non so cosa abbia fatto Toto, non voglio giudicare e non sono interessato. Ma certamente dovremo chiarire all’interno della squadra cosa è sciocco e cosa no, così come i limiti delle azioni. Gli incidenti accadono, ma quando sei lasciato libero di combattere bisogna capire quanto si può rischiare così come quando non bisogna farlo. È una linea sottile, ed oggi è stata oltrepassata in modo inutile”.

Dopo le prime valutazioni sull’episodio incriminato, i vostri due piloti si accusano a vicenda?
“Ci siamo parlati e li ho ascoltati perché la ragione principale per cui li ho visti è stato perché io avevo qualosa da dire loro. Mi piacerebbe vederli porre delle scuse sincere alla squadra".

In questo weekend avete confermato il ritmo ‘normale’. Avere capito cosa non ha funzionato ad Austin e credi che siate riusciti a mettere a tacere tutti coloro che hanno accusato la Ferrari di barare?
“La performance vista oggi in gara mi ha ricordato il Gran Premio del Messico. Manca ancora qualcosa sul fronte del passo in gara, ma Sebastian non ha avuto problemi ad occupare la terza posizione, così come era in cassaforte la quarta piazza di Charles. Quella di Austin per noi è stata una brutta gara ma, ripeto, non sappiamo ancora con precisione cosa sia successo”.

Avreste potuto fare qualcosa per impedire il contatto tra Seb e Charles?
“C'è sempre qualcosa che si può fare meglio, ma oggi gli errori sono stati commessi dai piloti. Cosa avremmo potuto fare meglio come squadra? Dovremo fare luce su tutti e fare in modo che non accada più”.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La monoposto incidentata di Charles Leclerc, Ferrari SF90

La monoposto incidentata di Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari, durante la conferenza stampa

Sebastian Vettel, Ferrari, durante la conferenza stampa

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari parla ai media

Sebastian Vettel, Ferrari parla ai media

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

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