F1 | Binotto: "Più importante consolidare che rischiare"
Il team principal Ferrari ha voluto incontrare i giornalisti italiani nell'hospitality prima del weekend di Imola che propone la Sprint Race. Mattia è fiducioso ma non vuole che i piloti cerchino rischi inutili: "Penso che sia sempre importante pensare ai punti. Perché male che vada si finisce quarti". E sulle troppe bandiere rosse ha detto: "Il direttore di gara deve farsi le ossa. Non si nasce imparati. Ma c'è la voglia di fare bene e in modo solido".
Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images
Mattia Binotto ha invitato i giornalisti italiani nell'hospitality della Ferrari per una chiacchierata prima della Sprint Race: Imola è la prima gara della stagione europea e le squadre hanno fatto debuttare le strutture di accoglienza nel paddock.
Il team principal è ottimista e guarda al GP dell'Emilia Romagna con fiducia, consapevole della forza della F1-75, anche se Charles Leclerc dovrà schierarsi secondo nella garetta del pomeriggio, dietro al poleman Max Verstappen. Per ora ci limitiamo a riportare le dichiarazioni che riguardano questo weekend...
"Nell'ultimo giro delle qualifiche erano tutti più lenti rispetto al giro che avevano fatto in precedenza - spiega Mattia - quindi nessuno si sarebbe migliorato. Indipendentemente da Norris nessuno sarebbe riuscito a fare meglio rispetto al primo run. Da parte nostra dispiace un po', perché in quel primo run Charles era davanti".
Charles Leclerc, Ferrari F1-75
Photo by: Andy Hone / Motorsport Images
"Max ha continuato a spingere e si è migliorato, Charles invece in quel giro ha mollato perché non voleva danneggiare troppo le gomme e averle buone per i giri successivi. Se avesse continuato a spingere avrebbe ottenuto un risultato migliore. Detto questo non si può indovinare. Se ci fosse stata una bandiera rossa avrebbe potuto avere ragione o meno. Alla fine partire secondi oggi è sempre un punto di partenza importante".
Non hai la sensazione che ora si stia esagerando con le bandiere rosse? In due occasioni i piloti sono addirittura rientrati in pista subito...
"Il direttore di gara deve farsi le ossa e l'esperienza. Da parte sua credo che fare le cose in modo sicuro sia la cosa migliore sino a quando non avrà fatto esperienza. Bisogna anche capire. Non si nasce imparati. Da parte loro c'è la voglia di fare bene e in modo solido".
Carlos Sainz Jr, Ferrari F1-75, va in testacoda durante la Q2 e sbatte contro le protezioni
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
Siamo già in una fase in cui è più importante pensare ai punti per il campionato che alla soddisfazione della singola gara?
"Penso che sia sempre importante pensare ai punti. E la soddisfazione del risultato deve essere una conseguenza. Quindi anche in gara, quando hai una macchina buona come la nostra, anche se siamo a inizio di stagione conta finire la gara. Perché mal che vada finisci quarto e sono sempre punti importanti. Più che prendersi dei rischi per guadagnare una posizione è meglio consolidare. E' determinante".
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