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Binotto: "Lo sport diverte ma ha anche una finalità sociale"

Il team principal della Ferrari ha rilasciato una lunga intervista a Sky Sport britannica nella quale ha messo in evidenza il ruolo responsabile della Scuderia nell'affrontare l'emergenza del Coronavirus. Mattia ha voluto sottolineare il ruolo dello sport nella comunità.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mark Sutton / Motorsport Images

Mattia Binotto ha rilasciato un’intervista a Sky Sport britannica nella quale ha fatto il punto sui molti argomenti e sulle problematiche a cui la Formula 1 sarà chiamata a dare una risposta nelle prossime settimane.

Gli interrogativi sono molti, ma ci sono anche dei punti fermi, come la disponibilità garantita dalla Ferrari ad accettare decisioni per il bene comune del Circus.

Binotto ha spiegato il suo punto di vista su alcuni argomenti spinosi, come il budget cap e la sfida tecnica che arriverà nel 2022, lanciando anche un messaggio molto importante in merito al ruolo che lo sport riveste nella nostra società, ed in particolar modo in un periodo difficile come quello che stiamo vivendo.

Come state tu e la famiglia?
“Sto bene, grazie, sia io che la mia famiglia e sicuramente siamo fortunati considerando la situazione molto difficile che stiamo vivendo. È sempre doloroso vedere cosa stanno vivendo persone meno fortunate, qui nel nord Italia, l’unico suono che senti per le strade è quello delle sirene delle ambulanze. Dobbiamo cercare di rimanere forti e rispettare le indicazioni, è l'unica cosa che possiamo fare in questa situazione”.

Anche la Ferrari sta garantendo il suo aiuto in questo momento così difficile. È questa è la priorità attuale?
“Penso che quando ti trovi in una situazione di emergenza di tale portata è doveroso mettere a disposizione la nostra conoscenza per essere d’aiuto. Oltre alla Scuderia, tutta la Ferrari sta facendo il possibile per essere d’aiuto dove possibile”.

Abbiamo visto Leclerc domenica scorsa vincere la sua prima gara virtuale di F1. Ti senti spesso con lui? Come sta?
“Sono in contatto con entrambi i nostri piloti, ci sentiamo quotidianamente, mi assicuro che tutto vada bene. Stanno entrambi cercando di tenersi occupati, ovviamente hanno bisogno di rispettare le indicazioni dei loro paesi, ma si stanno allenando, stanno cercando di mantenersi in forma, non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale, in modo da essere pronti nel momento in cui potremo tornare alla normalità".

"Leclerc si è divertito partecipando agli eSport, e ha fatto centro al suo primo colpo. Penso che per lui sia stato importante tornare a prendere un volante in mano, gli mancavano le emozioni del confronto con gli avversari e penso che alla fine sia stata una bella iniziativa che ha riscontrato molto entusiasmo. È stato divertente, è scattato dalla pole e ha vinto”.

Leclerc e Vettel sono in due fasi diverse della loro carriera sportiva. Credi che di questa pausa ne beneficerà di più Sebastian visto che da molti anni non ha mai avuto così tanto tempo libero a disposizione?
“Non credo che una pausa sia l’ideale per qualsiasi pilota, penso che tutti adorino davvero correre, fa semplicemente parte della loro vita. So che a Sebastian manca la normalità, gli manca il fatto che non siamo in pista e vorrebbe tornare al più presto in attività".

"Credo che il suo desiderio sia davvero quello di tornare al volante della monoposto, Seb è una persona genuina e semplice, ama il suo lavoro, e questo è uno dei motivi per cui alla Ferrari lo apprezziamo così tanto”.

Quando pensi che torneremo a correre? Sei fiducioso che sarà nel 2020?
“È difficile rispondere, credo che nessuno oggi possa ipotizzarlo. Abbiamo avuto (due giorni fa) un incontro con Formula 1, FIA e i rappresentanti delle altre squadre, ed ovviamente abbiamo discusso anche di questo punto".

"La Formula 1 (Liberty) sta cercando di pianificare il miglior calendario realisticamente possibile per questa stagione, eventualmente iniziando all'inizio di luglio, un periodo teoricamente possibile, ma al momento non abbiamo alcuna conferma, entro la fine di maggio forse avremo un quadro più chiaro".

"Penso che sia davvero nell'interesse di tutti poter iniziare a correre appena sarà possibile e disputare il numero maggiore di gare che potremo fare, ma oggi è troppo presto per avere un quadro chiaro di quello che sarà il futuro”.

Come vedi la possibilità di disputare weekend di due giorni o una doppia gara sullo stesso circuito?
“Il regolamento dice che dare la validità Mondiale ad un campionato sono necessarie almeno otto gare. Ma credo che ci sia la volontà di disputarne di più e da parte nostra sarà importante essere flessibili. Sono sicuro che Chase (Carey) e le squadre saranno in grado di mettere in campo il miglior campionato che realisticamente sarà possibile avere, da parte nostra daremo disponibilità per fine settimana ridotti e/o doppie gare”.

Un’altra possibilità è che la stagione 2020 possa concludersi a febbraio per poi ripartire con il Mondiale 2021 a marzo…
“Anche qui è presto per dirlo. Da parte nostra siamo preparati anche a questo scenario, e se sarà proposto lo supporteremo. Oggi non sono certo che sarà così, ma qualunque cosa accada, penso che sia importante da parte nostra garantire il massimo supporto”.

Avete votato la decisione di posticipare di dodici mesi il nuovo regolamento tecnico e la Ferrari non ne ha certo tratto beneficio. È stata una decisione difficile da prendere?
“Penso che sia stata la scelta giusta, perché siamo stati chiamati a prendere una decisione responsabile. L’emergenza che stiamo affrontando ha la priorità, non possiamo solo agire nell'interesse di un singolo team, nell'interesse della Ferrari, ma guardare al quadro più ampio".

"Sappiamo che il tempo sarebbe stato molto stretto per portare avanti i piani originali, quindi credo che alla fine sia stata la scelta giusta, anche se in qualche modo non favorevole per la Ferrari, ma è una sfida che ci vedrà impegnati a recuperare terreno ed essere più forti”.

Il regolamento attuale ha di fatto messo le ali alla Mercedes dal 2014, credi che le nuove regole potranno ripristinare una situazione più equilibrata?
“Non puoi mai essere completamente fiducioso e credo che se una squadra ha fatto meglio di altre vuol dire che la squadra stessa era più forte degli avversari, non è solo una questione di regole, ma anche di capacità di un team".

"Ovviamente il nuovo regolamento che sarà introdotto nel 2022 è stato pensato tenendo bene in mente il bene per lo sport, e si spera possa livellare il campo e garantire uno spettacolo migliore. Speriamo che quel tipo di regole possano impedire ad una squadra di avere un ruolo dominante sulle altre”.

Come giudichi lo stato finanziario di questo sport e della Formula 1 in generale come azienda? Sei preoccupato visto che anche Ross Brown ha recentemente dichiarato che quattro squadre potrebbero essere a rischio a causa della situazione attuale?
“Certamente è fonte di apprensione. Credo che sia la prima preoccupazione se valutiamo il contesto generale, siamo consapevoli delle difficoltà di alcune squadre e sappiamo che in qualche modo dobbiamo affrontare l’argomento ‘costi’ per il bene futuro della F1, ovviamente provando a ridurre i budget".

"Stiamo discutendo con la F1, la FIA e tutti i team in merito ad una riduzione del budget cap, ma non dovremmo dimenticare che ci sono squadre con strutture e risorse diverse da altre. Ci sono team che sono Costruttori, come Ferrari e altre squadre di vertice, in cui si è impegnati in progetti, sviluppi, omologazioni e produzione di ogni singolo componente delle proprie monoposto".

"Altri team sono ‘clienti’, che acquistano esternamente diverse componenti senza accollarsi le spese che i top team si sobbarcano per realizzare quelle parti. Quindi credo che quando discutiamo di un limite di budget, non dobbiamo dimenticare che viviamo situazioni diverse".

"Ritengo che sia stato un passo importante trovare un punto di vista comune che valuta le diverse realtà, e sono convinto che la risposta non debba essere un limite di budget uguale per tutte le squadre, proprio per i motivi che ho spiegato prima".

"L’incontro che abbiamo avuto con tutti i team, la FIA e la Formula 1, credo che sia stato costruttivo e positivo, ci sono ancora delle analisi necessarie per prendere le giuste decisioni, ma la strada è quella giusta. Personalmente credo che bisogna evitare di fare scelte sull’onda dell’emotività legata al momento difficile che stiamo vivendo, sappiamo di dover affrontare situazioni faticose, ma dobbiamo anche mantenere in qualche modo il DNA e l'essenza della Formula 1, ovvero la competizione”.

La situazione che stiamo vivendo ci ha fatto uscire un po' dalla ‘bolla’ della Formula 1. Credi che in futuro apprezzeremo di più alcuni aspetti della vita e del mondo dello sport? E lo sport in sé, può essere d’aiuto in questi momenti?
“Siamo tutti a casa, abbiamo tempo per pensare ed è importante che ognuno faccia le proprie considerazioni. Penso che tutti rivedremo un po' le nostre priorità, così come le capacità e i valori anche su un aspetto personale o professionale".

"Dovremmo guardare al futuro e non dimenticare che come aziende e come squadre abbiamo responsabilità sociali, ad iniziare dalle persone che lavorano per noi. Amiamo il lavoro che facciamo, penso che sia un aspetto molto importante, posso dire di essere davvero appassionato del mio lavoro, come lo sono tutte le persone che sono in questo ambiente".

"Lo sport è una grande passione, per noi e per i fans, e sarà così anche in futuro. In questa situazione abbiamo visto come anche gli eSports, ovvero una gara virtuale, abbiano regalato un’ora di distrazione, un momento in cui molta gente ha potuto distrarsi e pensare ad altro. Penso che lo sport sia passione, lo sport sia divertimento ma ha anche una sua responsabilità sociale. Non dovremmo mai dimenticarlo”.

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Charles Leclerc, Scuderia Ferrari

Foto di: Jack Ke

Sebastian Vettel, Ferrari, arriva in pista

Sebastian Vettel, Ferrari, arriva in pista

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Volante della Ferrari SF90

Volante della Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Hospitality Scuderia Ferrari

Hospitality Scuderia Ferrari

Foto di: Roberto Chinchero

Ferrari SF1000 sospensione anteriore

Ferrari SF1000 sospensione anteriore

Foto di: Giorgio Piola

Charles Leclerc, Ferrari, gioca a calcio nel paddock

Charles Leclerc, Ferrari, gioca a calcio nel paddock

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un pit stop

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, fa un pit stop

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Il fondo della Ferrari SF1000

Il fondo della Ferrari SF1000

Foto di: Giorgio Piola

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Laurent Mekies, Sporting Director, Ferrari, sul pit wall

Laurent Mekies, Sporting Director, Ferrari, sul pit wall

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala anteriore

Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala anteriore

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Pneumatico della Ferrari SF1000

Pneumatico della Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

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