Binotto: "La Mercedes ha centrato una scommessa!"
Il team principal della Ferrari ammette che nella Scuderia non avevano stimato che la gomma hard potesse permettere uno stint molto lungo, ma Mattia non ritiene giuste le critiche di chi se la prende con le strategie e resta ottimista per gli Stati Uniti: "Andiamo per vincere così voltiamo subito pagina".
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Simon Galloway / Motorsport Images
Mattia Binotto si lascia scivolare di dosso qualsiasi delusione. Il team principal della Ferrari ha una dote non comune: riesce a mantenere una calma olimpica anche quando le cose non vanno come avrebbe voluto.
Il GP del Messico, con due SF90 in prima fila, aveva attizzato l’idea di una Rossa in grado di tornare a vincere e, invece, è stata la Mercedes a cogliere il terzo successo di fila proprio sulla pista dove le frecce d’argento sarebbero dovute andare in crisi.
Sebastian Vettel secondo e Charles Leclerc solo quarto non hanno raccolto quanto ci si poteva aspettare…
“Quando si parte in prima fila ci si aspetta qualcosa di diverso, ma il ritmo era buono e non ci siamo sentiti in inferiorità. Certo sapevamo che sarebbe stata dura e tirata. Chi era dietro ha preso una scommessa, quella di fermarsi presto e di andare in fondo con le hard con una sola sosta. È un tipo di scommessa che fa uno quando è dietro, ma non te lo puoi permettere quando sei davanti. Meriti a loro, da parte nostra siamo dispiaciuti per non aver portato a casa il risultato”.
Charles ha detto che deve imparare a imporsi di più nella scelta delle strategie…
“No, no, adesso ne parleremo con lui. Credo che nel suo caso non ci fosse molto di diverso da fare. Quando ti trovi in testa alla gara, a quel punto non puoi rimanere fuori. E, invece, con lui è da capire perché nel secondo stint non ha funzionato la gomma che gli ha fatto perdere del tempo e poi abbiamo avuto anche un problema al pit stop nel quale abbiamo perso tre secondi. Senza quelli si sarebbe trovato a ridosso dei primi. E poi le gomme a stare dietro si surriscaldavano e questo non facilitava certo la situazione”.
Cosa si può dire della partenza?
“La partenza è stata quella che è stata, poi la gara ha preso subito il suo ritmo, sapevamo che sarebbe stata lunghissima e la è stata. Ci dispiace, da un lato non ci si soddisfa più di un secondo posto quando si combatte ad armi pari. Partiamo da questo punto e guardiamo agli Stati Uniti d’America in modo positivo e ottimista”.
Sul secondo posto di Vettel, che voto dai?
“Bene, poi è chiaro che si discute sulla strategia, i piloti sentono le gomme in quel momento e come va la macchina. Noi vediamo il traffico in pista. Insomma a bene parlarne…”.
Le Mercedes avevano qualcosa di più sul passo gara?
“Non credo che avessero qualcosa di più sul passo, non credo nemmeno che il traffico gli abbia fatto perdere qualcosa, quello che cercavamo noi era di allungare il più possibile, per avere un vantaggio di ritmo verso la fine della gara, quando le gomme magari avrebberopotuto degradarsi, cosa che invece non è capitata”.
“Credo che questa sia stata la sorpresa di oggi, almeno per noi. La analizzeremo, c’è stato un comportamento delle gomme diverso dalle aspettative”.
Quali sono le aspettative su Austin?
“Vedo tutta la squadra dispiaciuta, delusa, è questa è la cosa che mi fa più piacere: andiamo negli Stati Uniti con la voglia di vincere, così giriamo subito pagina tra una settimana”.
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