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Binotto e Tombazis: il chiarimento sulle direttive tecniche

Il team principal Ferrari e il responsabile tecnico FIA hanno risposto alle domande di Sky UK in un confronto incrociato a distanza sui chiarimenti tecnici. Mattia ha ribadito la piena legalità della power unit del Cavallino, mentre il greco ha posto l'accento sulle modalità dei controlli: "Noi vediamo tutto di tutti, sempre!"

Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Le polemiche Ferrari-Red Bull sul caso power unit forse volgono al termine, o forse no. Probabilmente dipenderà dai riscontri del Gran Premio del Brasile e del weekend di Abu Dhabi.

Ad Interlagos ci sono state non solo polemiche e veleni sussurrati, ma anche occasioni per rispondere alle domande in materia in modo chiaro, come hanno fatto Mattia Binotto ed il responsabile tecnico della FIA Nicholas Tombazis, che hanno fatto il punto della situazione con Sky UK.

Infastiditi dalle ultime polemiche?
Binotto: “Ma no, non è fastidioso. È normale procedura che la FIA emetta dei bollettini tecnici a stagione in corso, normalmente sono una cinquantina, e la maggior parte contengono chiarimenti regolamentari, visto che a volte i punti sono molto complessi".

"A volte si possono anche presentare casi che si offrono ad interpretazioni, quindi è il caso di fare chiarezza e la FIA spiega come interpretare una specifica regola. Al momento abbiamo un vantaggio di potenza rispetto alle altre power unit, probabilmente non così grande come gli altri possono ipotizzare, ed è normale che gli avversari in qualche modo provino a chiedere chiarimenti”.

Nelle ultime due settimane, le direttive tecniche sono finite sotto i riflettori…
Tombazis: “Noi della FIA emettiamo molte direttive tecniche: l'anno scorso ne sono state emesse circa 60, quest'anno siamo arrivati vicini alle 40. Le informazioni che forniamo ai team a volte sono chiarimenti, non sempre la prima stesura del libro dei regolamenti è perfettamente chiara".

"In altre occasioni puntiamo a fare completa chiarezza su ciò che è legale e cosa non lo è. Può capitare che si chiedano ai team delle informazioni tecniche per consentirci di fare chiarezza su dei punti in particolare, un’azione diciamo di sorveglianza sullo sport, altre volte semplicemente forniamo informazioni su una decisione, che può essere ed esempio la data definita per un test di gomme. Concludendo la direttiva tecnica copre una notevole vastità di argomenti, ed è un sistema che adottiamo da decenni”.

Ultimamente ci sono state voce di paddock che additavano la power unit Ferrari, adesso qualcuno guarda anche altrove: voi della FIA avete tutti i dati di tutti i team sempre a disposizione?
Tombazis: “Controlliamo tutto, e tutto il tempo. E per esperienza dico che nel nostro ruolo non bisogna mai essere completamente soddisfatti nel non rilevare anomalie, perché potremmo essere noi controllori a non aver fatto tutto nel modo corretto".

"Verifichiamo tutte le monoposto in ogni momento, nel modo più dettagliato possibile. E quando abbiamo dei dubbi, poniamo le domande del caso alla squadra in questione, e magari sondiamo se una particolare situazione è in comune anche con altri team, e se questa ricerca di informazioni viene intercettata dai media diventa subito un caso in cui si salta a conclusioni affrettate”.

Che ruolo hanno le altre squadre in questo? La FIA fa affidamento sui team che in qualche modo si sorvegliano a vicenda?
Tombazis: “Non è responsabilità delle squadre sorvegliarsi a vicenda. Ma come dite, i team hanno molte risorse e molte persone di grande talento e a volte pensano a un modo potenziale per abusare delle normative che poi ci chiedono di chiarire".

"In alcune occasioni sono cose già note e risolte, in altri casi può capitare che si identifichi una situazione potenzialmente illegale, così interveniamo con dei chiarimenti. Così spesso i team vengono da noi e ci chiedono: si può fare questa cosa o no? E noi rispondiamo al team dicendo: 'No, non puoi farlo'. E poi nella maggior parte dei casi la squadra ci chiede di comunicare agli altri team il chiarimento, per essere certi che nessun avversario utilizzi una certa soluzione. E questo è quanto accaduto ad Austin".

Avete dovuto cambiare qualcosa sulla monoposto tra Austin e in Interlagos?
Binotto: “No, non abbiamo cambiato nulla. Abbiamo letto attentamente la direttiva tecnica, come facciamo sempre, per cercare di capire se sono necessarie delle modifiche. Ma non è stato questo il caso, non abbiamo modificato nulla e neanche il nostro modo di utilizzare i motori, che è lo stesso da inizio stagione”.

Come spieghi l’apparente calo di performance sui rettilinei rispetto alle gare pre-Austin?
Binotto: “Abbiamo sempre un vantaggio sui rettilinei, lo abbiamo avuto anche ad Austin. Sappiamo da inizio anno che ci manca il carico aerodinamico rispetto agli avversari diretti, ma la nostra monoposto è in qualche modo la più veloce sui rettilinei".

"Da quando esiste la Formula 1 se si abbassa la deportanza si ottiene un vantaggio in termini di velocità in rettilineo, ma si riduce di conseguenza quella in curva. Abbiamo sofferto di più su piste come Ungheria ed anche Messico, poi in altri casi come ad Austin abbiamo scelto di avere un setup con più carico, rinunciando a un po' di performance sul dritto”.

Perché voi avete velocità sempre molto elevate mentre i vostri team clienti spesso fanno fatica su questo fronte?
Binotto: “Sono concetti di auto differenti. Da parte nostra abbiamo trovato un po' più di carico aerodinamico nella seconda metà di stagione, il che è stato un vantaggio per la nostra vettura, ad esempio in circuiti come Singapore, ma è difficile giudicare gli altri”.

In questo paddock ci sono ingegneri decisamente brillanti, ed oggi in molti si scervellano per capire come siate riusciti a fare un passo avanti così importante sul fronte power unit. È qualcosa che ti lusinga?
Binotto: “Quando ti confermi competitivo è decisamente qualcosa di cui essere orgoglioso, ed è ciò che è successo nella seconda metà di stagione”.

Nikolas Tombazis
Nikolas Tombazis durante la conferenza stampa di presentazione del regolamento tecnico 2021 della Formula 1
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Mattia Binotto, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Prova di pit stop per il team Ferrari, con una Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Il casco di Sebastian Vettel, Ferrari
Il casco di Sebastian Vettel, Ferrari
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