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Binotto: "Conclusione deludente, salutiamo Sebastian"

La Ferrari ha concluso la stagione 2020 al sesto posto nel mondiale Costruttori dopo un'ultima gara ad Abu Dhabi molto negativa con le Rosse che non sono riuscite a tenere il passo dell'Alfa Romeo di Raikkonen a parità di motore. Mattia Binotto, assente a Yas Marina, analizza la chiusura deludente: "Dobbiamo voltare pagina e pensare al futuro". Il reggiano riconosce il tributo delle armi a Vettel dopo sei anni di Maranello.

Sebastian Vettel, Ferrari e Charles Leclerc, Ferrari, con il team

Sebastian Vettel, Ferrari e Charles Leclerc, Ferrari, con il team

Ferrari

Mattia Binotto non è andato ad Abu Dhabi, è tornato a casa dal Bahrain per un malessere che è coinciso con l’uscita dalla Ferrari dell’amministratore delegato, Louis Camilleri.

Per il Cavallino è stato un weekend molto difficile, in pista come fuori. Le SF1000 hanno concluso il GP di Abu Dhabi fuori dai punti con Charles Leclerc 13esimo e Sebastian Vettel 14esimo, alle spalle dell’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen a parità di motore.

La Rossa ha deluso una volta di più le aspettative su una pista storicamente ostica nella storia di Maranello, rivelando che la crescita mostrata in precedenza sia stata più labile di quanto si potesse pensare.

Il sesto posto nel mondiale Costruttori delinea qual è stata la picchiata della Ferrari nelle gerarchie della F1, con i piloti incapaci di difendersi dagli attacchi di chi arrivava alle loro spalle in rettilineo con il DRS aperto. Insomma abbiamo visto una Scuderia trafitta anche nelle battaglie di centro gruppo e ora sarà importante uscire da un’annata storta cambiando passo per il 2021…

“C’è poco da dire, purtroppo, sulla gara di domenica: la conclusione deludente di una stagione deludente – spiega il team principal - . Dobbiamo voltare pagina e pensare al futuro, senza dimenticare quello che abbiamo imparato in questi mesi molto duri e difficili. Dobbiamo risalire la china, lavorando senza sosta sulla vettura del prossimo anno per recuperare il deficit di prestazione che ci separa dai migliori”.

Mattia glissa sul 2020 preferendo riconoscere a Vettel il tributo per l’uscita dalla squadra del Cavallino dopo sei anni di assoluta fedeltà…
“Oggi è stato comunque un giorno speciale perché per l’ultima volta Sebastian ha corso per i nostri colori. È il terzo pilota della Ferrari più vincente nella nostra storia in Formula 1: solo Michael Schumacher e Niki Lauda hanno fatto meglio di lui. Basta questa statistica per definire quale sia l’impronta che ha dato nei suoi sei anni con noi”.

“Sebastian era arrivato a Maranello con tante speranze ed era stato accolto con molta attesa: ci lasciamo con molte gioie in archivio ma anche con qualche rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Un peccato, ma fa parte della vita, di quella di un pilota e di una squadra. Quello che è certo è che anche se dall’anno prossimo sarà un avversario in pista, lui resterà per sempre parte della famiglia Ferrari”.

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