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Per Hembery si possono fare anche solo due soste

Secondo il responsabile della Pirelli i tempi delle simulazioni aprono anche a questa ipotesi

La mescola media, attualmente otto decimi di secondo più veloce della hard, è stata il fattore chiave delle qualifiche a Barcellona. Ieri il gap tra le due mescole era di oltre un secondo ma il distacco si è ridotto. I piloti hanno affrontato delle qualifiche molto impegnative, con temperature della pista che sono aumentate considerevolmente nel pomeriggio, fino ad arrivare a 44 gradi centigradi. Le stesse condizioni meteo sono previste per la gara di domani. Nonostante ciò e nonostante gli alti carichi di energia scaricati sulle gomme, non sono attese più di tre pit stop a vettura. Non c’è stato graining, ed anche l’ usura e il degrado si sono ridotti. Quella di Barcellona è stata solo la seconda qualifica dell’anno ad essersi disputata completamente in condizioni di asciutto (la prima è stata in Bahrain). Per la prima volta nella sua storia, Mercedes ha conquistato la quinta pole position consecutiva, mettendo a punto anche la seconda doppietta della stagione. Lewis Hamilton, Mercedes, ha ottenuto oggi la 35° pole position della sua carriera, risparmiando un set di gomme medium per la gara di domani dopo aver completato tutta la Q1 con gomme hard. L’inglese adesso è a soli 10 pole di differenza da Sebastian Vettel che, con il record di 45 pole, è il pilota con più successi dell’era Pirelli. Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha commentato: "Dopo aver analizzato i dati stasera, le squadre decideranno se fare una gara a due o tre pit stop: i dati di simulazione suggeriscono tempi di gara quasi identici per i due approcci. Come sempre, il primo stint con pieno di benzina sarà fondamentale in questo senso. Le qualifiche di oggi sono state in linea con le aspettative, nonostante i Team non avessero mai provato qui quest’anno e nonostante ci siano state due bandiere rosse ad interrompere la sessione, influenzando le strategie. Le condizioni di pista tra le prove libere di stamane e le qualifiche sono cambiate molto, e questo ha senz’altro influenzato i livelli di grip. Domani sono attese le stesse condizioni. Storicamente, su questo circuito il pilota che parte dalla pole è il favorito per la vittoria. Ma il successo di Fernando Alonso lo scorso anno dimostra che tutto è possibile con una buona strategia di gara; lo spagnolo, infatti, partiva dalla quinta posizione in griglia. Stasera i Team studieranno attentamente i dati delle gomme per capire le possibili opportunità. Le gomme sono uguali per tutti e in Formula Uno vige la meritocrazia: quindi daranno il meglio a quei Team e a quei piloti che sapranno sfruttarle di più".

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