Le indicazioni che arrivano dalla seconda sessione di prove libere del
Gp di Spagna parlano di un nuovo dominio
Mercedes annunciato anche a
Barcellona, con le due
W05 Hybrid (è questa la nuova dicitura scelta dal team per la monoposto) che hanno raggiunto limiti inarrivabili per il resto del gruppo sia per quanto riguarda la simulazione di qualifica che quella di gara.
Ma la cosa interessante è che anche all'interno della stessa squadra di Brackley sembra esserci una differenza di passo importante tra i due piloti, con
Lewis Hamilton che è parso in forma strepitosa, realizzando un crono di 1'25"524 con cui ha distanziato di poco più di quattro decimi
Nico Rosberg. Ma anche la semplicità con cui è stato in grado di girare sul piede dell'1'30" sia con le gomme dure che con le medie, lo mette decisamente in cima alla lista dei favoriti.
Assente
Sebastian Vettel, che dopo i problemi elettrici di questa mattina ha dovuto rinunciare alla sessione pomeridiana a causa di una riparazione che è andata per le lunghe, a tenere alto l'onore della
Red Bull ci ha pensato
Daniel Ricciardo, che è stato l'unico a riuscire a rimanere al di sotto del secondo di distacco dalle
Mercedes, anche se per pochi millesimi.
Dietro di lui ci sono le due
Ferrari di Fernando Alonso e Kimi Raikkonen, che hanno realizzato dei tempi più alti di circa mezzo secondo. La nota positiva comunque è che sul passo le due
F14 T hanno dato la sensazione di potersela giocare con l'australiano per il podio, in particolare quella dello spagnolo.
In sesta e settima posizione troviamo le due
McLaren di Kevin Magnussen e Jenson Button, ma anche in questo caso c'è una forbice di oltre mezzo secondo tra le
MP4-29 e le rosse che le precedono. Compatto invece il gruppetto degli inseguitori, con la top ten che si completa con
Felipe Massa (Williams), Pastor Maldonado (Lotus) e Daniil Kvyat (Toro Rosso).
Da segnalare nel finale il brivido provato dalla
Toro Rosso di Jean-Eric Vergne: subito dopo essere ripartito dai box, il francese ha perso la posteriore sinistra, che probabilmente era stata fissata male, in prossimità della curva 2. Un episodio che potrebbe anche costargli una penalità sulla griglia di partenza se considerato "unsafe release".
A tempo scaduto poi si è insabbiata alla curva 4 la
Marussia di Max Chilton, con il britannico che si è reso protagonista di un "drittone". In precedenza la sua vettura aveva perso anche il "monkey seat" in mezzo alla pista all'altezza dell'ingresso box.
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