Nonostante tutte le rassicurazioni del caso di
Bernie Ecclestone, le manifestazioni di protesta contro il governo del
Bahrein vanno avanti. Anzi, tra oggi e domani sono attese le più importanti, con una
marcia lungo Budaiya Road a Manama che dovrebbe coinvolgere circa 50.000 persone.
Per garantire la sicurezza di piloti ed addetti ai lavori tutte le strade che collegano al circuito di
Sakhir sono state disseminate di posti di blocco, che dovrebbero evitare che i manifestanti si possano avvicinare all'impianto durante i giorni del
Gp. La sensazione comunque è che la situazione non sia poi troppo differente rispetto a quella quasi surreale vissuta un anno fa.
Il leader per i diritti umani del partito di opposizione,
Sayed Haidi Al Musawi intanto ha spiegato alla
Gazzetta dello Sport di non essere assolutamente contrario all'arrivo della
Formula 1, quanto all'uso che il governo ne fa per dare una visione distorta di quello che accade nel paese. Per questo ha promesso delle manifestazioni.
"
Non sono contrario alla Formula 1. All’inizio è servita a far conoscere il Bahrein e ha giovato all’economia. Ma ora, in questa situazione, è un vantaggio solo per il governo, che può propagandare un’immagine accomodata del Paese. Anche il tavolo del dialogo, voluto due mesi fa, è stata una trovata per l’evento. Ma la Formula 1 dura tre giorni, mentre i problemi della gente tutto l’anno. Perciò faremo sentire la nostra voce" ha detto
Al Musawi.
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