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Carey: "Trovato l'accordo, ma tre team volevano correre"

Chase Carey, col promoter del GP e il direttore di gara Michael Masi, ha risposto alle domande in merito alla cancellazione del GP d’Australia. Il presidente della F1 ha ammesso che in poche ore è cambiato il mondo, ma che Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point volevano correre.

I media di tutto il mondo riuniti per la conferenza stampa della cancellazione del Gran Premio d'Australia

I media di tutto il mondo riuniti per la conferenza stampa della cancellazione del Gran Premio d'Australia

Sam Bloxham / Motorsport Images

Chase Carey, insieme ai promoter del Gran Premio d’Australia e al direttore di gara Michael Masi, ha indetto stamane a Melbourne una conferenza stampa per rispondere alle domande in merito alla cancellazione del Gran Premio d’Australia.

Un incontro all’aperto tenutosi all’esterno dell’area del paddock di Albert Park per permettere la presenza della stampa locale, non accreditata all’evento.

Il tutto mentre qualche spettatore deluso si aggirava ancora nelle aree merchandising (chiuse) con sottofondi i cicalini dei carrelli elevatori, tornati in massa per smontare il paddock poche ore dopo aver terminato le operazioni di montaggio.

Carey ha aperto la conferenza con un pensiero per il meccanico della McLaren risultato positivo al test Coronavirus, augurandosi una pronta guarigione ed un pronto ritorno alla sua attività, poi è arrivata la raffica di domande sul weekend terminato sul nascere.

“Siamo delusi, come lo sono i fans – ha confermato – questa è una delle gare che attendiamo di più, una grande manifestazione, e ci dispiace molto non averne potuto garantire il regolare svolgimento. Allo steso tempo penso che abbiamo preso le decisioni giuste, lavorando fianco a fianco con i nostri partner. Siamo delusi ma sono tempi difficili”.

“C’è stato un accumulo di eventi che ha portato alla decisione finale – ha spiegato Carey - certamente la positività del tecnico McLaren è stata cruciale, ma in realtà la situazione era già iniziata a cambiare molto rapidamente. Se torniamo indietro e valutiamo la situazione di quattro giorni fa, vediamo che nel mondo c’era un panorama differente, sia in Europa che negli Stati Uniti. È una situazione in evoluzione, la scorsa domenica qui a Melbourne c’è stato un evento di cricket che ha visto la presenza di quasi 100.000 spettatori, ma in pochi giorni i cambiamenti sono stati drastici”.

“Col senno di poi si vede tutto in modo diverso – ha proseguito Carey - ma quando i contesti cambiano così rapidamente come in questo caso, non resta che decidere in tempo reale. Ieri sera abbiamo analizzato tutte le informazioni che arrivavano in continuazione, è stata una decisione congiunta tra la FIA, noi (Liberty), i nostri partner australiani e i team, che hanno messo sul tavolo le differenti opinioni. Non è stato semplice ma siamo giunti ad un accordo”.

È emerso che tre dei dieci team erano favorevoli al proseguimento del weekend di Melbourne (Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point) ma alla fine è prevalsa una linea comune.

Caray ha commentato anche le parole pronunciate il giorno prima da Lewis Hamilton, che ha puntato il dito contro il business come unico motivo dietro la scelta di essere a Melbourne, non condivisa dal campione del Mondo.

“Se il denaro fosse il Re (parole usate da Hamilton) – ha concluso il manager statunitense - non avremmo preso la decisione di annullare l’evento. Col senno di poi le cose sembrano diverse, ci sono stati eventi hanno cambiato la situazione. Quando abbiamo deciso di essere qui, a Melbourne si tenevano eventi con grande affluenza di pubblico e con una diversa situazione in generale nel mondo".

"Quando siamo partiti lo abbiamo fatto valutando una situazione diversa, ovvero il numero di casi Coronavirus presenti in Australia, ed anche il quadro generale in Europa era differente. Purtroppo quando i team erano in viaggio verso Melbourne la situazione è cambiata drasticamente, ed è una situazione che abbiamo dovuto affrontare in tempo reale arrivando alla decisione che abbiamo preso”.

Chase Carey, Chairman, Formula 1

Chase Carey, Chairman, Formula 1

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

I tifosi in coda fuori daL Gate 10

I tifosi in coda fuori daL Gate 10

Foto di: Andrew van Leeuwen

I tifosi in coda fuori daL Gate 10

I tifosi in coda fuori daL Gate 10

Foto di: Andrew van Leeuwen

Dettagli del circuito

Dettagli del circuito

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

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