Aston Martin: ambizioni e dubbi di un marchio che guarda in alto
Il prestigioso marchio britannico al ritorno in F1 dall'inizio degli Anni 60 ha già ottenuto il suo miglior risultato della storia con il secondo posto di Vettel a Baku, ma i risultati colti finora hanno deluso le aspettative. Lawrence Stroll vuole potenziare lo staff tecnico portandolo da 500 a 800 persone, per puntare al mondiale entro il 2025, mantenendo il legame con Mercedes per motore e cambio, ma puntando su una maggiore autonomia sul resto.
La stagione del ritorno in F1 per l’Aston Martin è davvero strana, perché la Casa inglese che ha rilevato la Force India l’anno scorso, si aspettava di lottare un campionato a ridosso dei top team.
Così, finora non è stato, se non si esclude il secondo posto conquistato da Sebastian Vettel nel GP dell’Azerbaijan in una gara rocambolesca che ha visto fuori gioco per le prime posizioni i due sfidanti del mondiale, Max Verstappen (Red Bull) e Lewis Hamilton (Mercedes). Eppure il prestigioso marchio inglese ha già conquistato il miglior risultato della sua storia, sebbene nel 1959 avesse cominciato con una prima fila di Roy Salvadori con la DBR4/250 a Silverstone.
Share Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.