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La Ferrari 2015 con il muso a bulbo tipo Red Bull?

Anteprima sulla Rossa che non avrà più l'"aspirapolvere": è in ritardo perché il progetto è stato riaperto a ottobre

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Ferrari 2015 con la sigla di progetto 666 sarà diversa dalla deludente F14 T? A giudicare dallo sguardo sbalordito di Sergio Marchionne poco dopo l’insediamento alla presidenza della Casa di Maranello a metà ottobre, sembrerebbe di no: quando Nicholas Tombazis e Pat Fry gli avevano mostrato al CFD le sembianze della macchina del prossimo anno, il grande capo di FCA pensava si trattasse della monoposto del 2014.

VIA TOMBAZIS E FRY, TOCCA A RESTA E CLEAR
Il silenzioso imbarazzo che si era creato nei tecnici subito dopo quel momento, probabilmente ha dato il via ad una delle più epiche epurazioni nella storia del Cavallino rampante. Nicholas Tombazis non è più il chief designer del Reparto Corse, così come Pat Fry ha lasciato l’incarico di responsabile dell’ingegneria: i due sono stati sostituiti rispettivamente da Simone Resta, vice del greco promosso sul campo, e da Jock Clear, l’ingegnere di pista di Lewis Hamilton, che arriverà presto dalla Mercedes.

FERRARI IN RITARDO: RIAPERTO A OTTOBRE IL PROGETTO DELLA 666
Intanto si è riaperto il progetto della 666: ferma restando la prima scocca che è già stata ultimata (Maurizio Arrivabene nel Pranzo di Natale con i giornalisti ha ufficializzato che il telaio è già stato omologato avendo superato tutti i crash test della FIA), la macchina è stata rivista in diversi dettagli, dal momento che se la sua gestazione è in ritardo (la presentazione web è prevista per la fine del mese di gennaio).

RIMANE LA SOSPENSIONE ANTERIORE PULL ROD
Pare assodato che sulla vettura 2015 dovrebbe rimanere la sospensione anteriore con lo schema pull rod. Il sistema a tirante sarebbe stato uno dei motivi del mancato adattamento di Kimi Raikkonen sulla Rossa: il finlandese (proprio come Sebastian Vettel), ama una monoposto molto precisa all’avantreno, mentre Fernando Alonso puntava su quella soluzione proprio per fare la grande differenza con i compagni di squadra. I dati di simulazione dicono che non stava lì il male della F14 T, per cui i tecnici non avrebbero voluto cambiare tutti i concetti della macchina.

CAMBIA IL MUSO: NIENTE ASPIRAPOLVERE
Con la riscrittura delle regole da parte della FIA per i musi (oltre alla sezione estrema di 9000mq a 850 mm dall’asse anteriore ha introdotto un'altra sezione di 20.000 mq a 750 mm dallo stesso asse), per impedire che si rivedessero gli orribili nasi a forma di… pene apparsi nella stagione 2014. Si pensava che il muso ad “aspirapolvere”, piatto e basso della F14T potesse restare uno dei punti fermi della nuova Ferrari visto che era l’unico che rispettava le nuove norme. Sembrava una “concessione” fatta alla squadra del Cavallino rampante, ma gli studi in galleria del vento avrebbero dimostrato che non sarebbe la soluzione più efficiente dal punto di vista aerodinamico.

DALLA GALLERIA ESCE IL BULBO DELLA RED BULL RACING?
La Lotus, dopo che è stata vietata la “forchetta asimmetrica” della deludente E22, aveva provato ad Austin una soluzione simile a quella della Ferrari, ma è stata rapidamente accantonata perché non dava i valori di carico che i tecnici di Enstone si aspettavano. E così non dovrà sorprendere se sulla Rossa vedremo un muso con il “bulbo” di tipo Red Bull Racing che verrà ripreso anche da McLaren, Toro Roso e, forse, anche dalla Mercedes...

 

VEDREMO IL TRIANGOLO A DIAPASON NELLA SOSPENSIONE ANTERIORE?
La Ferrari, dunque, punta sulla discontinuità: la 666 dovrà essere la monoposto del rilancio del Cavallino (il team principal Arrivabene si augura due o tre vittorie nel 2015, segno che la Rossa dovrà diventare l’anti-Mercedes). E il fatto che si sia rimesso mano al progetto all’inizio dell’autunno, proprio come avevano fatto lo scorso anno a Brackley, è segno che si vuole accelerare la rinascita della squadra di Maranello, dopo il “torpore” dell’ultimo anno. Secondo il nostro specialista di tecnica, Giorgio Piola, non è da escludere che la nuova Ferrari possa adottare il triangolo inferiore della sospensione anteriore con la forma a “diapason”, permettendo di creare una sorta di secondo profilo alare che dovrebbe lavorare in sinergia con l’ala anteriore, consentendo che un flusso più pulito e meno perturbato possa arrivare al diffusore posteriore per generare più carico.

INSTALLAZIONE DELLA POWER UNIT PIU' TRADIZIONALE
Sulla Ferrari 666 saranno abiurate alcune soluzioni rivoluzionarie che però non hanno funzionato: lo spostamento più avanti del motore, con il serbatoio dell’olio e la MGU-K montati nella scatola del cambio. Ci sarà un’installazione più “tradizionale” così come sono attesi gli sviluppi della power unit, dopo che Maurizio Arrivabene e Sergio Marchionne sono riusciti a ottenere lo sblocco del congelamento dei motori per i 32 gettoni di sviluppo concessi dalla FIA. Se la Ferrari avesse dovuto omologare il nuovo motore a fine febbraio avrebbe dovuto rinunciare ad una parte dei cavalli che in fase di sperimentazione sono stati trovati sul 6 cilindri turbo, perché a Maranello non sono ancora pronti tutti i banchi dinamici necessari alla delibera (ricordiamo che ogni power unit dovrà durare 5 Gp, essendone disponibili solo 4 a pilota per tutta la stagione).

NON ASPETTIAMOCI UNA MONOPOSTO VINCENTE SUBITO
Non aspettiamoci una Ferrari vincente da subito, visto il ritardo con cui sta nascendo, ma è auspicabile che nel corso della stagioni inizi con Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen una rimonta sulle frecce d’argento che partiranno ancora come le grandi favorite...

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