Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

E se alla McLaren tornasse in auge Dennis?

Ron sarebbe l'uomo di garanzia della Honda che vuole investire a Woking prima di diventare il fornitore di motori

La McLaren ha aspettato Carlos Slim inutilmente. L'appiedamento di Sergio Perez nel 2014 non è dovuto solo al caratterino del pilota messicano, come è stato raccontato ad Austin, ma al fatto che il giovane sudamericano ha raccolto venti punti iridati in meno di Jenson Button e, soprattutto, al fatto che a Woking non si sono visti i (tanti) soldi promessi. La squadra diretta da Martin Whitmarsh sta attaversando un momento molto delicato, visto che alla fine dell'anno perderà la Vodafone come sponsor principale e all'orizzonte non sembra esserci un finanziatore in grado di garantire lo stesso gettito economico del colosso della telefonia che chiude il suo rapporto alla regolare scadenza del contratto. TORNA RON DENNIS? In Gran Bretagna stanno prendendo quota le voci secondo le quali ci potrebbe essere un ritorno di Ron Dennis in sella alla conduzione della squadra. Non fosse altro per traghettare la McLaren al 2015 quando ci sarà il debutto della Honda in qualità di motorista. Sembra che siano stati proprio i giapponesi a cercare Ron come uomo di garanzia di un progetto che porterà la Casa nipponica ad un forte investimento in Formula 1, non avendo dimenticato gli importanti successo che Dennis aveva regalato al marchio di Soichiro Honda con Ayrton Senna e Alain Prost. LA HONDA INVESTE SUBITO La Honda sta stringendo relazioni con la McLaren che vanno ben al di là di quelle di un fornitore di motore. Si racconta che potrebbe finanziare le attività del team di Woking pagando anche i piloti. E Sergio Perez, orfano dei soldi di Carlos Slim, si è sentito all'improvviso un pesce fuori dall'acqua nel laghetto del Technocentre. MAGNUSSEN E' UNA SCOMMESSA? Gli è stato preferito Kevin Magnussen, il campione della World Series by Renault, che è il gioiellino del McLaren Young Driver Program. Il giovane danese si è conquistato la piena fiducia della squadra di Woking, effettuando un eccellente lavoro al simulatore, risultando molto spesso nettamente più veloce dei piloti titolari. KEVIN COME LEWIS? A Woking provano a ripetere l'operazione che con Lewis Hamilton aveva avuto un grande successo nel 2007, visto che la carriera del pilota inglese era stata seguita da Ron Dennis con un occhio di riguardo. E l'ex team principal, esautorato dal ruolo decisionale nella McLaren Cars, anziché concedersi una pensione dorata, sarebbe pronto a offrire le necessarie garanzie per tutelare la Honda nell'anno di transizione che la squadra dovrà affrontare l'anno prossimo. WHITMARSH UN PO' SPIAZZATO E non devono sorprendere, quindi, le dichiarazioni piuttosto contrastanti di Martin Whitmarsh della scorsa settimana, quando il team principal era parso piuttosto ondivago nelle dichirazioni sull'epurazione di Sergio. ALONSO E BRAWN SONO DUE SOGNI L'orologio della McLaren è puntato al 2015: il desiderio della Honda sarebbe quello di avere Fernando Alonso come pilota, se lo spagnolo non conquisterà l'agognato mondiale con la Ferrari l'anno prossimo, scommettendo su una rottura anticipata del contratto dello spagnolo con Maranello. C'è chi vuole legare il destino dell'asturiano a quello di Ross Brawn che potrebbe seguire la compagnia dopo un anno sabbatico al di fuori della Mercedes. MORRIS E PRODROMOU E' curioso che la strategia di Woking sia a due anni: lo stesso Peter Prodromou, attuale capo degli aerodinamici della Red Bull Racing, ha firmato un contratto con la McLaren per la stagione 2015, quando la Honda diventerà un partner attivo. La squadra inglese, che quest'anno festeggia i cinquant'anni di storia, ha subito uno svuotamento di tecnici e il gruppo di lavoro va irrobustito: l'arrivo di Matt Morris dalla Sauber (è lui il chief designer della MP4-29 che riferisce al direttore tecnico Tim Goss, mentre l'aerodinamica è nelle mani dell'ingegnere aerospaziale Doug McKiernan) dà il segno dell'inversione di tendenza, anche se la perdita di Paddy Lowe è una lacuna che si sente molto. E la deludente MP4-28 ne è una prova evidente...

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Perez vuole la F.1, ma solo con una vettura competitiva
Articolo successivo Massa: "Orgoglioso di essere parte della Ferrari"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera