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Benzina refrigerata per ridurre le masse radianti?

Per i motori V6 turbo del 2014 si studiano soluzioni innovative per il sistema di raffreddamento

Rob White, direttore tecnico della Renault Sport, parlando del motore turbo V6 del 2014 ha accennato al fatto che con l’adozione della sovralimentazione dovrà aumentare la massa radiante nelle fiancate per l’adozione di intercooler e scambiatori di calore. L’aerodinamica delle monoposto, quindi, rischia di essere pesantemente condizionata da una maggiore esigenza di raffreddamento del propulsore. SERVE PIU’ RAFFREDDAMENTO I costruttori stanno studiando delle soluzioni per minimizzare questi effetti: oltre al V6 ci saranno da raffreddare il turbocompressore e l’ERS, il sistema di recupero dell’energia che sarà installato in parallelo con turbina e girante che si aggiunge al tradizionale KERS, senza dimenticare ovviamente cambio e differenziale. REFRIGERARE LA BENZINA Stando alle prime indiscrezioni, alcuni motoristi, e fra questi anche quelli della Ferrari, starebbero sperimentando un’idea molto interessante che si basa su un principio semplice. Di che si tratta? L’intenzione sarebbe di usare la benzina. Non come ha fatto la Renault per raffreddare la parte alta della testata del suo V8 (che ha offerto a Adrian Newey l’opportunità di studiare gli scarichi soffianti in fase di rilascio), ma per contribuire a ridurre scambiatori e intercooler. MASSE RADIANTI RIDOTTE DEL 20%? Chi si è occupato di carburatori si ricorderà che dall’ugello in certe condizioni si poteva formare del ghiaccio. Quel rimembrare ha fatto venire in mente a qualcuno che si potrebbe prendere la benzina dal serbatoio e farla passare in una sorta di tubo Venturi: grazie alla variazione di pressione sarebbe possibile produrre intorno al condotto del ghiaccio. Insomma ci sarebbe la possibilità di avere una sorta di “frigorifero” grazie alla benzina refrigerata. Integrando questo sistema alle masse radianti dovrebbe essere possibile ridurre le superficie dal 20 al 30%, con un importante guadagno dal punto di vista aerodinamico. INIEZIONE DIRETTA PIU’ FRESCA Naturalmente la benzina verrebbe nuovamente riportata nel serbatoio grazie ad un circuito chiuso e andrebbe ad alimentare l’iniezione diretta con una temperatura più bassa di quella ambiente. Questa soluzione funziona solo con il motore in moto, per cui nessuno pensi a usare la benzina refrigerata per ridurre la capienza dei serbatoi (in passato i progettisti avevano sviluppato questa opportunità – vietata oggi dal regolamento - perché il carburante riduce il suo volume se si abbassa la temperatura). MOTORISTI AL SERVIZIO DEI TELAISTI I motoristi, quindi, anche con il nuovo regolamento starebbero lavorando per favorire il compito di telaisti e aerodinamici, non limitando la loro ricerca alle prestazioni del V6 Turbo, ma cercando la massima efficienza già nelle scelte di progetto delle monoposto 2014. E in questo caso essere costruttori globali come Ferrari e Mercedes può essere un vantaggio…

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