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Analisi Ferrari: ha da passare la nottata

Leclerc ammette che Monza, come Spa, rappresenta una delle piste peggiori per la SF1000, mentre auspica che le cose possano cambiare al Mugello. La celebrazione del 1000esimo GP della Ferrari avrà una funzione purificatrice da una stagione di "purga"? A Maranello stanno preparando questa gara all'antica, vale a dire con i dati della pista e non con le solite simulazioni. E sulla Rossa potrebbero apparire delle novità rimaste a lungo nascoste.

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, passa sulla ghiaia

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, passa sulla ghiaia

Mark Sutton / Motorsport Images

Rassegnazione. La Ferrari è stordita dalle qualifiche del GP d’Italia. Due macchine fuori dalla Q3 non devono sorprendere, perché la caduta del Cavallino è verticale. Prevedibile e prevista. Charles Leclerc l’aveva detto timidamente prima della trasferta a Monza che il “tempio della velocità” rischiava di essere una fotocopia di un canovaccio già vissuto a Spa-Francorchamps.

Monza sta mettendo a nudo tutti i difetti della SF1000. E nemmeno l’abolizione del party mode ha minimamente cambiato le gerarchie con una Mercedes sempre più saldamente al comando, con e senza le mappature ora vietate, e la Ferrari ultima degli ultimi in materia di power unit.

Niente di nuovo sotto il sole, solo la conferma che il cambio di regole in corsa forse ha colpito di più chi lo voleva e l’ha auspicato. Sta di fatto che anche sfogliando collezioni di giornali ormai ingiallite non si trovano vigilie del GP d’Italia con le Ferrari così in basso: Charles Leclerc 13esimo e Sebastian Vettel 17esimo.

"Siamo arrivati a questo weekend sapendo che sarebbe stato più o meno così - spiega Leclerc -. Eravamo consci che Spa e Monza sarebbero state le piste peggiori per noi ma purtroppo questa è la situazione in questo momento. Non è il massimo ritrovarsi ad essere soddisfatti del proprio giro e poi vedere che quella performance è valsa solo la tredicesima posizione”.

“Per il momento però non ci resta che continuare a lavorare per cercare di estrarre il massimo della performance dalla vettura. È chiaro che fa ancora più male ritrovarsi in questa situazione nella gara di casa, ma è la realtà e dobbiamo farci i conti purtroppo”.

“Dobbiamo continuare a fare del nostro meglio e speriamo che al Mugello, che sarà ancora una gara di casa per la Ferrari, le cose possano migliorare. Nel corso della scorsa settimana così come in questa abbiamo provato tante cose sulla macchina, ma per ora non abbiamo trovato una soluzione ai problemi. Dobbiamo rimanere concentrati e non perdere la motivazione: sono sicuro che giorni migliori arriveranno".

Quasi non viene da commentare, sapendo di sparare sulla Croce Rossa. Laurent Mekies, direttore sportivo della Scuderia, ha detto chiaramente che è ora di voltare pagina e guardare al futuro.

Il fatto è che il futuro è dietro l’angolo: il Mugello chiama mentre Monza è ancora nel vivo. E, forse, per la squadra di Maranello può essere un bene tornare subito in pista dopo l’ubriacatura brianzola. Monza non è la casa della Ferrari, quasi che il successo di un anno fa sia lontano come un secolo.

Lo Stradale è diventato pista avversa alla Rossa, mentre nei periodi di grama come quello di oggi, rappresentava un’ancora di salvezza dove cercare un risultato insperato sui rettilinei che doveva esaltare almeno le doti di motore. I tempi sono cambiati e le regole hanno blindato qualsiasi fantasia.

Ma se l’attesa di Monza era ammantata di presagi negativi, non si può dire altrettanto per il Mugello. La Ferrari guarda alla gara del 1000esimo GP della sua storia come a un’occasione di riscatto. Sarà così davvero? Ce lo auguriamo, perché la SF1000 mortifica ogni speranza dei tifosi.

I protocolli anti-Covid hanno mantenuto le tribune vuote (domani ci saranno solo 300 operatori sanitari invitati dall’ACI Italia per ringraziare gli eroi che durante il lockdown hanno lavorato giorno e notte per salvare delle vite), ma quali sarebbero state le reazioni dei tifosi del Cavallino se fossero stati ammessi sugli spalti? Avrebbero accettato con rassegnazione questo momento no, o avrebbero dato il via a un dissenso con sonori fischi?

Non lo sapremo mai, ma ha da passare la nottata, perché al Mugello la musica dovrebbe cambiare spartito. Intanto sulla pista di proprietà della Ferrari i due piloti hanno avuto il privilegio di girare con una monoposto 2018 e avranno il vantaggio di aver preso confidenza con un tracciato senza passare dal simulatore.

Una volta tanto si tornerà a preparare un GP con i dati della pista e non con le simulazioni che mai combaciano con la realtà. Sul suo impianto la Ferrari ha raccolto i dati necessari a deliberare una macchina, la SF1000, che dovrebbe mostrare il suo meglio. E per l’occasione ci aspettiamo che sulla Rossa compaiano anche alcune delle soluzioni tecniche che troppo a lungo sono rimaste nel “frigorifero” del Reparto Corse.

E, allora, aspettiamoci una Ferrari meno prona al suo destino, come in questi giorni, ridando un senso all’hastag #essereferrari. In Toscana ci sarà tutto lo stato maggiore del Cavallino e su tre tribune torneranno a esserci anche tremila tifosi al giorno. Sarà importante non deluderli come in Brianza, dando una svolta che deve andare al di là della celebrazione di una ricorrenza.

Sebastian Vettel, Ferrari, in pit lane

Sebastian Vettel, Ferrari, in pit lane

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Team Ferrari sul pit wall

Team Ferrari sul pit wall

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala frontale

Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala frontale

Foto di: Giorgio Piola

Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala posteriore

Ferrari SF1000, dettaglio dell'ala posteriore

Foto di: Giorgio Piola

PitStop di Charles Leclerc, Ferrari SF1000,

PitStop di Charles Leclerc, Ferrari SF1000,

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Allestimento dell'ala anteriore all'esterno del garage della Ferrari

Allestimento dell'ala anteriore all'esterno del garage della Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Charles Leclerc, Ferrari SF1000

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Sebastian Vettel, Ferrari SF1000

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

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