Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

F1 | Alpine, parla Rossi: "Mie parole dure? Hanno fatto effetto"

Laurent Rossi, CEO di Alpine, torna a parlare delle sue dichiarazioni che fecero scalpore per la durezza e la schiettezza dei contenuti. Ma il team ha reagito bene ed è arrivato il podio di Monaco.

Esteban Ocon, Alpine F1 Team, festeggia la sua terza posizione sul podio

Foto di: Alpine

Laurent Rossi ha chiamato e Alpine ha risposto. Al Gran Premio di Monaco, sesto appuntamento del Mondiale 2023 di Formula 1, il team che ha sede a Enstone è riuscita a cogliere il primo podio della stagione grazie a una gara perfetta di Esteban Ocon, bravo a sfruttare le qualifiche del sabato per piazzarsi davanti a Ferrari e Mercedes, finendo poi il lavoro nella gara di domenica, dove la pioggia è stata un problema grosso solo per gli avversari.

Un epilogo momentaneo che rasserena almeno parzialmente un inizio di stagione di Alpine ben al di sotto delle iniziali aspettative. Il team aveva come obiettivo quello di confermarsi al quarto posto nel Mondiale Costruttori e avvicinarsi ai tre top team nelle prestazioni e nel gap da loro. Missione fallita.

Per questo motivo Laurent Rossi, amministratore delegato della Casa francese, non aveva esitato un istante a utilizzare parole molto pesanti nei confronti del team dopo le prime uscite stagionali.

E' deludente, è davvero negativo. Quest'anno è iniziato con prestazioni e risultati pessimi. E' molto evidente. La nostra posizione in classifica non è degna delle risorse che spendiamo, e siamo abbastanza lontani, per non dire molto lontani, dall'obiettivo finale di quest'anno", aveva dichiarato il manager transalpino a inizio maggio, in seguito al Gran Premio di Miami.

"Sto notando non solo un'evidente mancanza di prestazioni e di rigore nei risultati, ma anche potenzialmente uno stato d'animo che non è all'altezza degli standard passati di questa squadra. Il primo GP non mi è piaciuto, perché c'è stato molto dilettantismo che ha portato a un risultato che era mediocre, cattivo".

La musica, però, è cambiata non poco dopo il bel podio ottenuto da Esteban Ocon a Monte-Carlo, arrivato principalmente per ottime scelte gestionali del team e del pilota più che per le prestazioni pure delle A523.

"È un buon risultato, è importante, abbiamo ottenuto dei punti di cui avevamo un disperato bisogno", ha detto. "Perché nelle prime gare non abbiamo raggiunto il livello di prestazioni che avremmo dovuto, che era lo scopo del mio messaggio. Così abbiamo recuperato un bel po' di punti, che ci hanno aiutato a rafforzare almeno la quinta posizione in modo positivo, il che è positivo".

Laurent Rossi, Alpine F1 Team CEO

Laurent Rossi, Alpine F1 Team CEO

Photo by: Alpine

"Ora, non esageriamo. Dubito che saremo P3, a prima vista. Probabilmente torneremo all'ordine naturale la prossima settimana a Barcellona, ipotizzando una posizione compresa tra la sesta e la decima, credo.

"E poi continueremo a fare quello che mi aspettavo che facesse la squadra, ovvero raggiungere l'eccellenza operativa e mostrare una mentalità diversa in termini di analisi degli errori, delle mancanze, della loro correzione e di risultati concreti, il che è molto positivo".

Rossi riconosce che non sarà facile rendere la A523 più competitiva ed essere regolarmente a contatto con Mercedes e Ferrari. Tuttavia, è fiducioso che sia stata trovata una buona direzione".

"Per quanto riguarda le prestazioni dell'auto, ci vuole tempo. Ci saranno degli aggiornamenti. Possiamo vedere che la maturità aerodinamica sta arrivando, tutti capiscono meglio l'auto e siamo in una sorta di plateau".

"Quindi ora si tratta di fare il resto, di gestire la macchina in qualsiasi condizione e di assicurarsi di fare risultato. Il resto della stagione sarà molto interessante".

"Ma sì, almeno le ultime due gare, Miami e Monaco, hanno mostrato il tipo di comportamento e di eccellenza operativa che ci ha permesso di arrivare quinti nel 2021, quando avevamo la sesta macchina, e di arrivare quarti l'anno scorso, quando avevamo la quarta macchina".

"Perché è stato forte, è stato solido. E sono felice di vedere che la squadra è tornata a quel livello. Questa è Alpine. E sono sicuro che sono molto orgogliosi, e possono esserlo".

Rossi è poi tornato a parlare del celebre quanto duro messaggio dato alla squadra e che ha esternato alla stampa qualche settimana fa, dopo un inizio di stagione ben al di sotto delle aspettative. L'amministratore delegato di Alpine ha affermato che quelle parole erano già state dette alla direzione del team ben prima che fossero esternate ai media.

"Ho trasmesso quel messaggio anche alle singole persone. Una cosa che si dimentica è che io non sono il direttore della squadra. Per questo motivo, ora dedico solo una piccola parte del mio tempo alla F1, perché ho un gruppo di manager molto capaci a capo di Alpine F1. Quindi ho detto loro molte volte quello che pensavo".

Esteban Ocon, Alpine F1 Team, 3a posizione

Esteban Ocon, Alpine F1 Team, 3a posizione

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

"E poi mi è stato chiesto da giornalisti, investitori, persone del mondo esterno se ero soddisfatto o meno, e qual era la mia diagnosi, quindi devo anche dirlo".

"Quindi, se pensavate che fosse rivolto alla mia squadra, era rivolto quasi allo stesso modo al mondo esterno e a quello interno".

"Non dimenticate che facciamo parte di un gruppo quotato in borsa. Abbiamo molti partner e sponsor. E a volte si chiedono se, a prima vista, la squadra stia andando nella giusta direzione. Quindi è necessario inviare loro un messaggio rassicurante: c'è qualcuno che sa che il risultato è inferiore alle nostre ambizioni".

"Era [un messaggio] rivolto anche al management. Anche per capire che chiaramente il mondo là fuori ha occhi puntati su di loro, non solo su di me. Stavo parlando ai miei sponsor, agli investitori e agli azionisti, ma anche a nome loro. Mi è stato chiesto di fare una diagnosi e l'ho fatto".

Il rischio di dichiarazioni pubbliche di questo tipo è che possano creare scompiglio e incertezza all'interno di una squadra e generare pettegolezzi nel paddock. Tuttavia Rossi pensa che le sue parole non abbiano avuto un impatto così importante in senso negativo.

"Non so, qualunque cosa abbia fatto, ad essere sincero. Ho potuto constatare che la cosa viene percepita in modo molto diverso da un posto all'altro. Negli Stati Uniti è stato accolto bene, in Francia è stato accolto bene, nel Regno Unito forse un po' meno".

"Va bene così, purché produca l'effetto desiderato. La squadra sa cosa penso di loro. Gliel'ho detto più volte, ho un'ottima opinione di loro".

"Nella mia intervista ho anche detto che so di cosa è capace questa squadra. Lo hanno dimostrato l'anno scorso. Ero solo deluso. Quindi, in realtà, era un messaggio molto semplice che chiunque potesse leggere la classifica poteva capire, perché mi chiedevano solo: perché siamo lì? E se siamo soddisfacenti? E questi sono i motivi", ha concluso Rossi.

Leggi anche:

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | Ferrari: a Barcellona per una resa dei conti sulla SF-23
Articolo successivo F1 | Stella: "In Austria nuovi aggiornamenti per la MCL60"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera