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Analisi

F1 | Alpine: il casting dei piloti dimostra idee poco chiare

Cinque conduttori (Giovinazzi, Hulkenberg, Schumacher, De Vries, Herta e Doohan) sono stati scelti dalla squadra di Enstone per partecipare a un test comparativo in Ungheria: in palio c'è il posto da titolare al fianco di Ocon nel 2023. La Casa transalpina mostra non avere una visione sul futuro, come se ogni elemento del management spinga un proprio candidato. Salvo poi vedere la scelta di Gasly che non partecipa allo shoot out, per costituire una squadra tutta transalpina.

Esteban Ocon, Alpine A522

Foto di: Alessio Morgese

Nei vari campionati di Formula 4 uno degli appuntamenti fissi di fine stagione è il test di valutazione mirato a scegliere i migliori kartisti da avviare alla carriera in monoposto. Molti addetti ai lavori lo chiamano il Casting, ovvero una o più giornate in cui vengono valutati giovanissimi alle prime armi, con grande attenzione (e tanto di ricerca ad ‘hoc’) mirata a capire chi ha già disputato dei test in precedenza e chi invece arriva alla prova a chilometri ‘zero’.

Il test che l’Alpine ha organizzato per la prossima settimana all’Hungaroring (la data non è ancora trapelata) assomiglia molto ai Casting di Formula 4, con un gruppo di piloti chiamati per essere valutati e confrontati in vista di una chiamata per un solo sedile, quello lasciato libero da Fernando Alonso.

Chi sarà il pilota che prendere il posto di Fernando Alonso all'Alpine nel 2023?

Chi sarà il pilota che prendere il posto di Fernando Alonso all'Alpine nel 2023?

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

C’è però una grande differenza in questo caso, perché parliamo di un contesto ben diverso (è pur sempre Formula 1) e diversa è ovviamente la caratura dei candidati. Si tratta di un gruppo di piloti composto da nomi noti, che sono nelle corse da anni, e le cui caratteristiche dovrebbero essere note da tempo, soprattutto ad una squadra di Formula 1.

Antonio Giovinazz con Otmar Szafnauer, Alpinee Luca De Meo a Monza: l'italiano parteciperà al test Alpine?

Antonio Giovinazz con Otmar Szafnauer, Alpinee Luca De Meo a Monza: l'italiano parteciperà al test Alpine?

Photo by: Franco Nugnes

Nico Hulkenberg, Aston Martin

Nico Hulkenberg, Aston Martin

Photo by: Jerry Andre / Motorsport Images

È un’operazione sorprendente, sotto molti punti di vista, di difficile interpretazione considerando diversi aspetti. Il primo è la diversa tipologia di candidati. A scendere in pista saranno piloti d’esperienza, come Nico Hulkenberg e Antonio Giovinazzi, insieme a piloti come Mick Schumacher che ha quasi due stagioni in Formula 1 all’attivo, oltre all’ormai ex-rookie Nyck De Vries e insieme a esordienti assoluti come Colton Herta e probabilmente (la presenza non è certa) Jack Doohan.

Mick Schumacher, Haas F1

Mick Schumacher, Haas F1

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

Nyck de Vries, Williams

Nyck de Vries, Williams

Photo by: Williams

Questo mix fa pensare che i vertici della squadra non abbiano le idee chiare sulla tipologia di pilota che affiancherà Esteban Ocon e, probabilmente, ogni singolo candidato è legato a diverse opinioni emerse nel confronto tra il management del team.

Parliamo pur sempre di un team ufficiale, con un Costruttore alle spalle, che dovrebbe avere il polso del paddock e soprattutto del mercato. Recentemente, commentando l’arrivo in squadra di Oscar Piastri, il team manager della McLaren, Andreas Seidl, ha riassunto bene uno dei compiti che spettano al suo ruolo: “Dobbiamo conoscere ogni scenario, essere consapevoli di cosa accade sul mercato, e avere un quadro chiaro della situazione contrattuale di tutti i piloti nel paddock nonché dei giovani che militano in Formula 2 e altre categorie. È un processo normale, una nostra responsabilità, ed è quello che alla fine ha portato alla firma di Oscar Piastri”.

Colton Herta, Andretti Autosport

Colton Herta, Andretti Autosport

Photo by: Gavin Baker / Motorsport Images

Jack Doohan, Alpine Academy

Jack Doohan, Alpine Academy

Photo by: Alpine

Un test come quello organizzato in Ungheria dalla Alpine può avere senso per la valutazione di un pilota con una storia sportiva atipica come Herta, che in Europa ha corso solo nel 2016, ma per il resto una idea sui piloti dovrebbe già essere a disposizione del team.

Oggi, però, diverse squadre (non solo Alpine) tra le centinaia di dipendenti che compongono l’organico non hanno una sola persona che si occupi di osservare e valutare i piloti, sia in Formula 1 che in altri contesti.

Il risultato è evidente: si conoscono i nomi ma non il pilota, la sua storia, la tipologia di percorso di crescita, le esperienze fatte negli anni. Può sembrare paradossale, ma è così per la maggior parte dei team di Formula 1, con poche eccezioni.

Pierre Gasly, AlphaTauri

Pierre Gasly, AlphaTauri

Photo by: Alessio Morgese

E il paradosso più grande rischieremo di vedere quando l’Alpine annuncerà il nome del pilota che schiererà nel prossimo mondiale al fianco di Ocon. Già, perché al momento in cima alla lista di Laurent Rossi e Otmar Szafnauer c’è sempre il nome di Pierre Gasly, che ovviamente non sarà in pista in Ungheria, e che probabilmente avrebbe risposto con un ‘no grazie’ qualora avesse ricevuto un invito di questo tipo.

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